Cultura

“Chiese Aperte”, eventi in tutta Italia

Da Sabato 9 Ottobre a Lunedì 11 Ottobre. Rosario Santanastasio ( Presidente Nazionale Archeoclub d’Italia) : “Per la prima volta mostreremo restauri iniziati o proseguiti proprio durante la pandemia nel 2020!  Ad esempio a Messina due importanti pale del tardo ‘500 presso la Chiesa della Madonna della Mercede. Nel Lazio, Sabato 9 Ottobre, alle ore 9 e 45, visita nella Cattedrale di S.Cesareo a Terracina con studi recenti su un’opera attribuita a  Roberto D’Oderisio, seguace del Giotto. Nelle Marche a Corinaldo entreremo nella Chiesa di Santa Maria in Portuno ora Madonna del Piano. L’edificio edificato sopra un edificio di epoca romana dedicato al dio fluviale Portuno si trova lungo il fiume Cesano”.

 

Napoli, 7 Ottobre – “Al via da Sabato 9 a Lunedì 11 Ottobre, l’evento “Chiese Aperte” ideato e organizzato da Archeoclub d’Italia con  eventi su tutto il territorio nazionale. Daremo la possibilità al pubblico e alla stampa di vedere opere davvero importanti che sono state restaurate durante il Covid. Ad esempio a Messina  due importanti pale del tardo ‘500 presso la Chiesa della Madonna della Mercede sono state restaurate di recente e per la prima volta verranno mostrate al pubblico. Nel Lazio, nella Cattedrale di S.Cesareo a Terracina studi recenti su un’opera attribuita a  Roberto D’Oderisio, seguace del Giotto, e le vedremo. Nelle Marche a Corinaldo entreremo nella Chiesa di Santa Maria in Portuno ora Madonna del Piano. L’ edificio è stato edificato sopra un edificio di epoca romana dedicato al dio fluviale Portuno si trova lungo il fiume Cesano“. Loha annunciato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia. 

Nelle Marche, Domenica 10 Ottobre, alle ore 16, a Corinaldo, visita alla Chiesa di Santa Maria in Portuno situata sopra ad un edificio romano!

“Per “Chiese Aperte” iniziativa promossa dall’ Archeoclub Nazionale entreremo, Domenica 10 Ottobre, nella Chiesa di Santa Maria in Portuno ora Madonna del Piano. L’ edificio edificato sopra un edificio di epoca romana dedicato al dio fluviale Portuno si trova lungo il fiume Cesano. Alcuni scavi archeologici hanno evidenziato un edificio religioso  – ha proseguito Santanastasio – a tre navate edificato attorno all’ anno mille utilizzando reperti provenienti dalla distrutta città romana di  Suasa.

Attualmente dell’edificio religioso resta solo la navata centrale. piena di opre d’ arte tra cui la Maddalena eseguita dal pittore seicentesco Claudio Ridolfi.Particolarmente interessanti sono gli ex voto presenti all’ interno della chiesa. La visita guidata, che si terrà domenica 10 ottobre alle ore 16 propone una lettura dell’ edificio attraverso le opere d’ arte in esso contenute. A Montegiorgio in occasione del suo 25° dalla fondazione della sede locale di Archeoclub d’Italia apertura alle visite della Chiesa di S.Michele Arcangelo. Si tratta di una delle chiese più antiche del centro storico del paese, se ne hanno notizie dal 1263 quando dai benedettini passò al Vescovo di Fermo. Successivamente, nella seconda metà del ‘700 acquisì l’attuale impronta barocca l’esterno e rococò negli interni.  S.Michele, oltre a conservare una notevole serie di opere (notevoli quelle di Filippo e Ubaldo Ricci) è sede delle Confraternite riunite di Montegiorgio.  L’appuntamento è dalle ore 10 alle ore 12. Ed ancora nelle Marche visite anche alla Chiesa di Sant’Agostino ad opera di Archeoclub d’Italia sede di Ripatransone. In questo caso l’appuntamento è per Domenica 10 Ottobre alle ore17. L’evento è organizzato in collaborazione coni Musei Sistini del Piceno”.  

Nel Lazio ad  Ausonia straordinaria visita alla Chiesa rurale di S.Marino.  

“In occasione di “Chiese Aperte”, Domenica 10 Ottobre, la sede “Latium Novum” di Archeoclub d’Italia di Cassino, condurrà in visita alla Chiesa rurale di S. Marino. L’interessante costruzione è ubicata su di un piazzale sostenuto da possenti mura, fuori dal centro abitato, alle falde del monte Fammera, nel territorio di Selvacava nel comune di Ausonia.

Risalente, presumibilmente, ai sec. XIII – XIV,  sarebbe stata edificata sui resti romani. Sorge in un’area archeologica interessante per reperti di antiche tombe – ha continuato Santanastasio –  e di mura poligonali. L’edificio faceva  parte dell’antico convento di S. Marino (sec. XI)”.

Notizie documentate si hanno a partire dal 1427 (Chiesa rurale di S.Marino).

La chiesa edificata secondo i dettami dello stile romanico, ha pianta rettangolare con tetto a due falde ed una piccola abside rotonda su piano rialzato. Al centro della facciata, si erge la possente torre campanaria sorretta da quattro pilastri con archi a tutto sesto, che definiscono, quasi, un piccolo atrio. E’ suddivisa in cinque ordini  da una semplice e particolare decorazione in laterizi con, al centro delle pareti, una serie di monofore con coronamento a mattoni, disposti a raggiera. Orario visita ore 9.30 – 13 di Domenica 10 Ottobre!

Ed in Italia c’è un paese che si chiama Moscufo, è in Abruzzo regione che ospiterà molteplici eventi.

“A Massa D’Albe, in provincia De L’Aquila, in Abruzzo – ha proseguito il Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia, Rosario Santanastasio –  dove visiteremo la chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta che è uno dei più interessanti esempi di arte romanica abruzzese. L’edificio, un tempo parte di un monastero benedettino, risale all’XI secolo ed è legato ai Berardi, Conti dei Marsi che lo donarono a Montecassino. L’aula, a tre navate divise da arcate rette da pilastri, sormontati dai capitelli originali dell’XI secolo, contiene pregevoli arredi liturgici, costituiti da ambone, iconostasi e ciborio, collocabili cronologicamente intorno alla metà del XII secolo e firmati da Roberto e Nicodemo, forse entrambi della stessa famiglia di scultori e stuccatori che realizzò altre opere nelle chiese monastiche abruzzesi. Particolarmente pregevole è la rara trabeazione lignea dell’iconostasi, uno dei pochi esempi conservati nelle forme originali. Ciborio ed ambone al nuovo tema tipicamente romanico dei tralci vegetali abitati sovrappone i motivi ad intreccio della tradizione scultorea altomedievale, riproposti con grande perizia, e citazioni desunte da un repertorio decorativo ricco di suggestioni dell’arte orientale e islamica”. L’appuntamento è per Domenica 10 Ottobre alle ore 10 e 30″.

Nel borgo di Moscufo, Chiesa di S. Maria del Lago.

“La Chiesa di S. Maria del Lago sorge fuori dal borgo di Moscufo a ridosso del cimitero e sarà visitabile dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 e 30 alle 19, di Domenica 10 Ottobre. Il toponimo richiama un bosco sacro (lucus) che fa derivare la sua origine a un luogo di culto pagano romano. La Chiesa è di fondazione altomedievale – ha proseguito Santanastasio – ma ebbe il suo massimo splendore nel XI secolo quando venne corredata di uno splendido apparato scultoreo riscontrabile nel portale, nelle monofore absidali, nelle cornici marcapiano e all’interno nei capitelli delle colonne. All’interno spicca il maestoso ambone decorato in stucco colorato che fu realizzato dal Maestro Nicodemo da Guardiagrele nel 1159, come ricorda la data impressa sul manufatto lungo la balaustra della scalinata di accesso. Vi sono rappresentate scene bibliche e simboliche della magnanimità di Dio”. 

A L’ Aquila  visita all’Oratorio di San Giuseppe dei Mimi e alla Chiesa della SS. Annunziata.

“L’Oratorio di San Giuseppe dei Minimi si trova in via Roio a L’Aquila nei pressi della piazza del Duomo. L’Oratorio fu edificato nel XVII dalla Confraternita del Suffragio e venduto nella seconda metà del ‘700 alla Confraternita di San Giuseppe dei Minimi che ne determinò la denominazione e lo restaurò nelle attuali forme barocche. Oggi, la facciata, dopo una sistemazione degli anni ’30 del ‘900, presenta una gradevole muratura rustica in pietra calcarea locale, con coronamento “a capanna”, con portale e due finestre ogivali laterali, risalenti ad epoca medievale

Della fase settecentesca – ha concluso Santanastasio –  all’esterno, rimane un campanile “a vela” tipologia diffusa nelle chiese cittadine e riconducibile ai restauri o alle ricostruzioni degli edifici sacri dopo il sisma del 1703″.

L’interno è caratterizzato da una forma ellittica, da eleganti decorazioni in stucco dei tre altari, delle porte di passaggio e dei balconi sovrapposti che lo rendono uno dei migliori esempi di tardo barocco della città. Visite Domenica 10 Ottobre dalle ore 16.

“Chiese Aperte” sarà anche con visite alla chiesa della SS. Annunziata a partire dalle ore 10 e 45 di Domenica 10 Ottobre. La chiesa della SS. Annunziata si trova a Colle di Roio, frazione dell’Aquila, inserita in un ambiente naturale di particolare pregio. Ha origini molto antiche e i numerosi affreschi al suo interno svelano una ricchezza artistica che la semplicità dell’edificio non fa immaginare. Una lapide testimonia l’anno della consacrazione: 1178. La chiesa fu edificata probabilmente su un antico edificio di epoca romana e vari elementi lapidei di tale epoca sono incastonati nella facciata e all’interno. La facciata è piana, molto semplice, tipica delle chiese pievane del territorio, un portale e un oculo la completano. La chiesa presenta sia sulle pareti della navata, sia sulla parete d’altare numerosi affreschi datati dal ‘300 al ‘500 in parte scoperti e restaurati dopo il sisma del 2009 in occasione del restauro. Rappresentano un vero tesoro conservato in questa piccola chiesa di campagna. Chi vorrà visitarla potrà ammirare opere d’arte in un ambiente naturale di particolare pregio”.

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