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Brusciano, inaugurato un nuovo murale dedicato a Maradona

Brusciano, 19 Giugno – “Eravamo 4 amici al bar…” potrebbe essere il brano di Gino Paoli a fare da cornice alla realizzazione dello splendido murales di Diego Armando Maradona realizzato a Brusciano, in provincia di Napoli ed inaugurato lo scorso giovedì 17 Giugno.

Si, perché è proprio così che a fine Novembre, a pochi giorni dalla morte del Pibe de Oro, Dario Contursi esprime la sua idea ad alcuni di amici creando poi un gruppo Facebook. Dario, tifosissimo del Napoli, è uno di quei ragazzi che, dovesse cascare il mondo, ma mai si perde una partita del Napoli, sempre al fianco degli azzurri, allo stadio, in trasferta, per Dario Contursi  il Napoli è  davvero l’unica fede.

La morte di Diego Armando Maradona ha sconvolto il mondo intero. Ha sconvolto tutto il mondo dello sport, non solo quello calcistico, basta ricordare i diversi atleti che hanno dedicato un pensiero a Diego il giorno della sua morte. Mai nessuno prima aveva smosso e commosso il mondo intero, dallo sport alla politica fino ai capi di stato, non c’è stata Nazione che non ha ricordato Maradona.

In molti napoletani il dolore e stato forte, molto forte, come la perdita di un familiare. Diego per i napoletani non è stato solo colui che ha portato alto nel mondo il nome della città, Diego è stato l’uomo che attraverso il calcio ha abbattuto le disparità sociali tra Nord e Sud. Diego è stato l’uomo che ha fatto portare rispetto alla città di Napoli, un rispetto spesso mancato per i troppi stereotipi sociali.

Molti giovani, come Dario, che negli anni 80 erano appena nati,  non hanno potuto godere dal vivo delle prodezze di D10s, ma le sue gesta, le sue giocate, la felicità e la gioia che ci ha regalato, hanno fatto sì che di Maradona se ne parlasse sempre, nel bene, e spesso fuori dal campo, anche nel male.

È così che questa idea del murales, per rendere immortale l’icona di Diego a Brusciano inizia a prendere forma. A Dario Contursi si uniscono da subito Daniele Abate ed Antonio Di Pietrantonio. Si crea un gruppo WhatsApp, tra amici più stretti tifosissimi del Napoli per scambiarsi idee ed opinioni ed iniziare il progetto.

Viene individuata una parete comunale per la realizzazione, e l’allora Amministrazione del Sindaco Peppe Montanile, entusiasta della bellissima iniziativa per la città di Brusciano approva ed autorizza i giovani tifosi a procedere.

Da qui la prima difficoltà, una cabina dell’Enel proprio dove si è pensato di realizzare il murales. Si inoltrano le informazioni alla sede Enel per poter ugualmente iniziare, ma i bastoni tra le ruote sono tanti. Volano Pec in diversi uffici fino ad arrivare alla sede principale Enel di Roma, ma nulla da fare, l’autorizzazione viene negata. Amareggiati, le speranze iniziano a perdersi. Ma stiamo parlando di Maradona, e forse proprio Diego ci ha messo la mano come nei quarti di finale del Mondiale 1986,  ai danni dell’Inghilterra.

Ai ragazzI arriva l’inaspettata proposta di un cittadino di Brusciano di poter utilizzare tutta la parete di casa sua per la realizzazione della loro idea. I cuori si rianimano, partono i primi lavori di realizzazione finanziati di tasca propria da tutto il gruppo, cresciuto nel frattempo fino ad arrivare a circa 20 supporter. Le spese sono tante la situazione inizia a diventare insostenibile economicamente. È proprio in questo momento che lo scetticismo iniziale della cittadinanza verso questa splendida idea si fa da parte e Brusciano si unisce al fianco di questi ragazzi. Quasi tutti i commercianti del paese offrono il loro contributo economico per portare a termine l’opera. Un bellissimo gesto, che vede la cittadinanza unirsi per un bene comune.

Con grande stupore, non solo i Bruscianesi contribuiscono, come racconta Dario Contursi che “anche persone di passaggio, vedendo il progetto in corso d’opera, si sono fermate ed hanno detto, bellissimo, voglio lasciarvi un contributo anch’io”, a dimostrazione che l’amore per Diego Armando Maradona non conosce confini.

Grazie alla bravura dell’artista Mario Casti, si materializza una vera e propria opera d’arte. È stato proprio Dario che con testuali parole “ringraziamo tutti, tutti quelli che hanno collaborato. Vi chiediamo una sola cosa, RISPETTIAMOLO, non fate i monelli vicino questo murales” accende un fumogeno di colore rosso e con le note del brano di Rodrigo -il pibe de oro– suonate dal maestro Rocco Di Maiolo da inizio alla cerimonia inaugurale. Non finisce qui, il cuore di questi ragazzi è davvero grande e va contro ogni scettico e mal pensante, che purtroppo non manca mai. Una cospicua somma di denaro, frutto dei contributi raccolti, avanzata dopo il pagamento di tutte le spese, sarà donata all’Ospedale Santobono-Pausilipon. Un cuore grande il loro, come grande è stato quello di Diego Armando Maradona, il migliore calciatore di tutti i tempi.

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