Brusciano, 18 Giugno – Una lunga scia di sangue sull’asfalto, un giovane corpo a terra in una enorme pozza di sangue e 2 adolescenti che su uno scooter in una diretta dicono “abbiamo riempito di coltellate quelli di Brusciano”. Sono queste le scena raccapriccianti mostrate in alcuni video e foto ( che vi proponiamo per dovere di cronaca) che stanno facendo il giro del web, passando da cellulare a cellulare.
Brusciano, piccola cittadina con poco più di 15 mila abitanti in provincia di Napoli, da anni non balzava agli onori di cronaca con gravi fatti di criminalità. Nella notte tra 
il 15 ed il 16 giugno, una lite tra giovani minorenni e coetanei poco più che maggiorenni, è sfociata nel sangue.
A rimetterci, con gravi ferite, è proprio un giovane di nome Orazio, come citato dal sindaco in un post su Facebook, residente del posto. Diversi fendenti hanno colpito il ragazzo all’inguine, al basso ventre ed all’arteria femorale, trasportato d’urgenza in rianimazione all’Ospedale Del Mare, è stato sottoposto a due interventi, ma notizie delle ultime ore fanno ben sperare: il ragazzo sta meglio, si è risvegliato dal coma. Rimane, comunque sotto osservazione, visto è la prognosi è riservata.
Impressionante l’assurda fierezza nell’autodenuncia che i giovani si fanno, per vanto, dopo aver commesso il reo.
“Totó, amma abbuffat e coltellat a quelli là e Brusciano” sono queste le parole nella diretta postata sui social subito dopo l’aggressione, evidentemente parlando con qualche amico appena connesso dicono “Salvatore abbiamo riempito di coltellate quelli di Brusciano“. Dalle immagini si notano volti fieri, per nulla spaventati per quello che è successo, anzi, più un vanto che una mortificazione.
Analizzando la frase, si può immaginare che aggressori e vittima già si conoscessero, che forse c’erano dei pregressi attriti.
Non sono ancora chiare le dinamiche e le motivazioni che hanno portato i fatti a degenerare. Un chiarimento finito male? Una futile discussione? Fatto sta, che nel dire “quelli di Brusciano“, evidentemente c’erano già precedenti screzi tra i giovani, quindi è possibile immaginare una premeditazione nel gesto. È terrificante pensare come possa entrare a far parte della normalità un tale gesto nell’immaginario delle giovani generazioni, come la vita possa avere così poco valore.
Una piazza, quella XI Settembre, punto di ritrovo di tanti adolescenti, sta diventando sempre più spesso scenario di fatti di cronaca. Intervistato da Video Nola, il Sindaco Giacomo Romano elogia il sistema di sorveglianza di cui Brusciano fortunatamente dispone e che ha portato subito ad individuare i giovani.
Già con la precedente amministrazione, con il Sindaco Avv. Giuseppe Montanile, sul territorio del comune sono state installate altre 14 telecamere per la videosorveglianza e la sicurezza, nonché il potenziamento di quelle già esistenti attivando ponti radio non solo per dare la possibilità visiva alla polizia municipale, ma anche il collegamento diretto con i Carabinieri.
Si ricordano i gravi fatti accaduti il 16 Gennaio 2021. Vengono tratti in arresto 2 ragazzi, 36 e 27 anni, rei di aver speronato lo scooter, sequestrato tenendo per il collo e dando schiaffi e pugni, infine percosso in uno scantinato del complesso “219” un 20enne, tenendolo legato con nastro da imballaggio e fascette da elettricista.
Un fenomeno criminale, quello delle babygang, in pauroso aumento non solo nel territorio napoletano, ma che coinvolge l’intera cornice nazionale, da nord a sud. È dovere delle amministrazioni territoriali nonché delle istituzioni, aumentare i controlli e garantire la sicurezza, cercando di arginare questo fiume di violenza quotidiana quasi pronto a straripare.
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