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Acerra, Festa della Liberazione. Mattarella in città: “Qui si verificò un alto numero di conflitti armati tra popolazione e soldati tedeschi”

Acerra, 25 Aprile – ll Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato ad Acerra, città medaglia d’oro al merito civile, per la cerimonia in occasione del 77mo anniversario della Liberazione. “Rivolgo un saluto al Sindaco di Acerra e, attraverso di lui, a tutti gli acerrani, assicurando che la mia presenza è naturalmente legata all’ importante occasione che ci riunisce ma intende anche manifestare vicinanza alla città e alla qualità della vita in questo territorio e attenzione ai suoi profili sociali e ambientali. È un momento particolarmente ricco di significato celebrare il 25 aprile, la ricorrenza della Liberazione, qui ad Acerra, medaglia d’oro al merito civile, teatro – nell’ottobre del 1943 – di una terribile strage di civili innocenti, per molto tempo quasi dimenticata”.  

E’ stato delineato “con precisione il quadro storico in cui avvenne la criminale rappresaglia che colpì, a pochi giorni dalle Quattro Giornate di Napoli, questa città del Mezzogiorno. Non fu l’unica, purtroppo, ma la più grave, in termini di vittime, della Campania.

Quasi novanta morti, tra cui donne, anziani, bambini. Una strage che seguì a un tentativo di ribellione e che ci aiuta a comprendere maggiormente il ruolo che ebbero anche le popolazioni meridionali nella lotta di Liberazione. In Campania, soprattutto nel territorio a sud del Volturno, nelle grandi conurbazioni, da Napoli a Castellammare ad Acerra a Caserta a Capua, si verificò un alto numero di conflitti armati tra popolazione e soldati tedeschi”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando ad Acerra in occasione del 25 aprile.

“La Resistenza contro il nazifascismo contribuì a risollevare l’immagine e a recuperare il prestigio del nostro Paese. Fu a nome di questa Italia che Alcide De Gasperi poté presentarsi a testa alta alla Conferenza di pace di Parigi. Questo riscatto, il sangue versato, questo ritrovato onore nazionale lo celebriamo oggi, insieme a tutta l’Italia, qui ad Acerra”, ha continuato il Capo dello Stato.

“Questo tornare indietro della storia rappresenta un pericolo non soltanto per l’Ucraina ma per tutti gli europei. Avvertiamo l’esigenza di fermare subito, con determinazione, questa deriva di guerra prima che possa ulteriormente disarticolare la convivenza internazionale, prima che possa tragicamente estendersi. Questo è il percorso per la pace, per ripristinarla; perché possa tornare ad essere il cardine della vita d’Europa. Per questo diciamo convintamente: viva la libertà, ovunque. Particolarmente ove sia minacciata o conculcata”.

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