Napoli, 1 Aprile – Questa storia di Trump incriminato per uno pseudo amplesso con una escort fa davvero ridere. Ci va giù duro Marco Rizzo, segretario del PC che, con poche righe, attacca i Democratici. “Trump incriminato. La democrazia vale solo se vincono ‘loro’…”.
“È un caso evidente di uso politico della giustizia, che condiziona indebitamente la campagna elettorale per le presidenziali del 2024. I democratici spingono gli Usa sulla strada della guerra civile.” Rodolfo Casadei, giornalista de I Tempi. Gli Americani non sono come gli Italiani. Sia ben chiaro. Ricordate Berlusconi? Eh, qui siamo negli Usa, i cittadini hanno idee diverse della legge. “Non so… Ma voi credete veramente che il miliardario Donald Trump avesse bisogno di servirsi dei fondi elettorali per pagare il silenzio di un’ex prostituta, con la quale avrebbe avuto un rapporto sessuale ( che l’interessato peraltro nega)? Ma credete veramente nella imparzialità di un procuratore distrettuale legato al partito avverso a quello di Trump, probabile candidato alla prossime elezioni presidenziali? Attenzione all’effetto boomerang.
Questa incriminazione ( che tecnicamente non impedisce a Trump di presentarsi ed essere eventualmente rieletto) potrebbe aumentare le chance dell’ex Presidente e non diminuirle. Trump potrebbe in effetti apparire agli occhi degli americani la vittima di un sistema giudiziario politicizzato. A proposito, questo intreccio-politico-giudiziario americano non vi ricorda qualcosa di nostrano?”. Domenico Vecchioni, ambasciatore.
Chiediamoci il perché del disincanto al gossip in politica. Voi credete che nasca veramente dal caso, da uno stralunamento collettivo? Guardate bene, guardate le infinite occasioni di disamore che ci offre la politica (soprattutto italiana) ogni giorno… Ciò che sta succedendo a Donald Trump è minaccioso e inquietante; è il massimo del qualunquismo, è l’attacco egoistico ad un uomo (simpatico o meno che sia), è la fine della coscienza. È buffo constatare che per degli interessi si vada ad utilizzare una storia rosa. Siamo al mero utilizzo politico della patata. “L’incriminazione di Trump da parte di un procuratore dichiaratamente comunista rimanda col pensiero a Clinton, Presidente lascivo, che nella Casa Bianca si dilettava con Monica Samille Lewinsky, ben inginocchiata nella sala ovale. Ebbene, Clinton se la cavò grazie a patetiche scuse, secondo le quali il sesso orale non era vero sesso.” Giancarlo Lehner, giornalista e scrittore, già parlamentare della Repubblica. Viviamo d’altronde un tempo in cui le cose cambiano con grande rapidità. Se il democratico Clinton se l’è cavata, perché non dovrebbero essere clementi con il repubblicano Trump?
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Giornalista pubblicista. Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale.
Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda.
Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.
