Politica

Tetto al contante, libertà contro statalismo

Napoli, 27 Ottobre – “Sul tetto all’uso del contante c’è stata una discussione ideologica, collegando il tema all’evasione, ma non c’è correlazione con il sommerso. Ci sono paesi in cui il limite non c’è, ma l’evasione fiscale è bassissima. Non siete d’accordo?” Sono parole di Pier Carlo Padoan, ministro del Pd e io sono d’accordo con lui”. Così Giorgia Meloni annuncia che il Governo alzerà il tetto all’uso del contante.
La Germania non ha un tetto, l’Austria pure”. È un “tema tecnico, la moneta elettronica non è moneta a corso legale, penalizza i più poveri, per questo dico che metteremo mano al tetto al contante”. Andiamo nello “specifico” con l’analisi di un esperto. “La proposta della Lega del tetto contanti elevato a 10.000,00 euro è un buon inizio ma, in realtà, andrebbe abolito qualsiasi tetto. Il denaro contante in una democrazia è un diritto di libertà, è libertà. Da troppi anni siamo schiavi dello Stato occhiuto e prevaricatore, di uno Stato incapace e dirigista che, con la motivazione apparente del contrasto alla criminalità organizzata, all’evasione fiscale e alla corruzione, in concreto sta costringendo i cittadini all’uso esclusivo della moneta elettronica così facendo un favore alle banche e avviluppando i cittadini nelle maglie strettissime del più penetrante e asfissiante controllo della loro vita.
Da troppo tempo la necessità di contrastare la commissione di reati, quali crimine organizzato, evasione fiscale, corruzione, viene utilizzata, con autentica eterogenesi dei fini, quale alibi, motivazione apparente nella attuazione di un disegno di azzeramento dei diritti di libertà dei cittadini. Non c’è alcuna correlazione tra un uso libero del contante e la commissione dei suddetti reati. E la prova ne è il fatto che, malgrado la riduzione ormai pluriennale della possibilità di usare contante con un limite oscillante tra1000 e 2000 euro (cioè praticamente un divieto pieno e assoluto) nessuno ha dimostrato e nemmeno detto che crimini mafiosi, evasione e corruzione siano non dico scomparsi ma neanche diminuiti. Ne’ lo direbbero, anche se fosse accaduto, perché l’obiettivo dello Stato prevaricatore e del mondialismo globalista è quello di arrivare all’azzeramento, alla proibizione assoluta dell’uso e della circolazione del denaro contante. Ma l’obiettivo è questo perché è funzionale al vero obiettivo: azzerare la libertà dei cittadini assoggettando tutti al più stretto controllo per il tramite della più proterva tracciatura e quindi schedatura.
Tracciare e schedare significa, inoltre, conoscere, nelle pieghe più minute, la vita, gli interessi, i bisogni le debolezze di ognuno di noi e, quindi, possederci, orientarci, blandirci, accontentarci, punirci. E tutto ciò significa potere, dominio assoluto. Ma significa anche generare il consumatore perfetto, che è tale perché non solo perde il controllo di ciò che spende (che è un classico effetto della maledetta moneta elettronica) ma viene conosciuto in tutti i suoi bisogni, le sue necessità, i suoi interessi. La parte più terribile sta, però, nel fatto che per attuare questi obiettivi vi fanno sentire addirittura meritevoli, virtuosi, civili perché vi fanno credere e pensare di essere parte attiva di un enorme disegno civile di “arruolamento ” collettivo nel fantomatico esercito della legalità. Per fare questo, fanno leva sull’invidia sociale, sul risentimento di “quelli che pagano le tasse ” (che poi sarebbero i fantomatici dipendenti pubblici che pagano le tasse…fasulle), sul tema del “tanto a me che me ne frega, visto che non ho mai nemmeno cento euro in tasca “.
“E così, pecoroni, vi fanno dimenticare che poter pagare anche 10 euro in contanti senza che in quel preciso momento un server vi stia schedando e archiviando in una banca dati è LIBERTÀ! Su questo fronte lo Stato a guida e trazione “progressista ” è il nemico. E lo è non solo perché attenta alla nostra libertà ma, nella migliore delle ipotesi, persegue comunque un obiettivo che è incapace di raggiungere con mezzi migliori e diversi dalla soppressione della libertà individuale e che comunque non raggiunge nemmeno con questo immondo escamotage. Ognuno di noi deve tornare a godere del pieno diritto e della piena libertà di spendere il suo denaro senza per questo subire controlli e schedature con la motivazione truffaldina che in tal modo starebbe contribuendo a “combattere ” il crimine. Senza dimenticare che la trasformazione del denaro contante in elettronico espone ciascuno di noi cittadini ad essere cancellato dal novero dei viventi con un click di un oscuro burocrate o di un feroce inquirente. Identità compresa. E cercate di sottrarvi al ricatto dell’invidia sociale. La battaglia a difesa dell’uso libero del contante non è una battaglia estranea a chi abbia scarse o nulle disponibilità economiche. È una battaglia di tutti per tutti perché è lotta per la libertà, per un valore non monetario né monetizzabile.” Luigi Bobbio, magistrato, già Senatore della Repubblica. Con i limiti potrebbero esserci evasione fiscale, ma più difficoltà per il commercio. Chiudiamo con ironia “Ma si dice il contante o la contante?”. Antonio Polito, editorialista del Corriere della Sera.
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