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Somma Vesuviana, le grandi tradizioni: dalla processione secolare del Venerdì Santo alla Festa della Montagna in ricordo degli eventi legati all’eruzione del 1631

E oggi, dopo 36 anni, è ritornata la Fiera in Piazza. Duemila persone in quattro ore alla Fiera di Somma Vesuviana.

Somma Vesuviana, 2 Aprile – “Non era scontato ma ci siamo riusciti. Oggi, in Piazza Vittorio Emanuele III, per la Fiera, abbiamo registrato un’ottima affluenza con almeno 2000 persone in 4 ore. Dopo 36 anni è ritornata in Piazza Vittorio Emanuele III, la tradizionale Fiera del Martedì dopo Pasqua che è giunta alla sua 724 esima edizione. L’ultima edizione tenutasi in Piazza, risale al 5 Aprile del 1988, Dal 1989 e fino al 2023, la Fiera si è svolta in località San Sossio. Adesso dobbiamo compiere un passo in più e riportare la Fiera agli antichi splendori e alle sue caratteristiche d’origine”. Lo ha affermato Rosanna Raia, assessore al Commercio del Comune di Somma Vesuviana.

Ha funzionato la maxi isola pedonale. “La maxi – isola pedonale, ha funzionato con l’impegno della Polizia Municipale, guidata dal Comandante Ciro Bruno, delle Guardie AISA con il Presidente Giovanni Cimmino. Abbiuamo chiuso al traffico Via Vittorio Emanuele III, tratto di strada compreso tra l’intersezione con Via Casaraia e l’intersezione con Via San Giovanni De Matha ha affermato Mauro Polliere, Assessore alla Mobilità del Comune di Somma Vessuviana – ma anche l’area antistante il Monumento ai Caduti, in Piazza Vittorio Emanuele III e l’area antistante le scale e la chiesa di San Giorgio. In questo periodo sono davvero tanti gli eventi nel nostro paese. Ad esempio ricordiamo lo svolgimento delle recenti processioni del Giovedì e Venerdi Santo, ma anche il pellegrinaggio dei Battenti, la Fiera di oggi. Da Sabato avremo quasi trenta giorni di eventi continui con il ritorno della Festa della Montagna”.

Turisti italiani e stranieri, da giorni a Somma per assistere anche alla recente processione del Venerdì Santo. Una processione secolare, tra le principali in tutto il Sud Italia. Ben 2000 confratelli, 5 gruppi cantorum, una grande suggestione. E domani, Martedì 2 Aprile, chiusura degli Uffici Comunali, in occasione della Fiera che rappresenta un’antica tradizione sommese.

Somma Vesuviana è luogo centrale delle tradizioni culturali e popolari.  Ritorna in Piazza Vittorio Emanuele III la Fiera di Somma Vesuviana.

“Dobbiamo riportare la Fiera in alto. Oggi era fondamentale farla ritornare in Piazza. Ci siamo riusciti e migliaia sono state le presenze. Il 6 Aprile ritornerà la tradizionale Festa della Montagna con canti popolari  ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana – paranze provenienti da tutto iul territorio. Preannunciata la presenza di turisti, anche stranieri. Il 13 Aprile un grande evento dedicato a Totò, al Castello di Lucrezia D’Alagno risalente al 1458”.

Ben trenta giorni di eventi con la Festa della Montagna che ritorna da Sabato 6 Aprile e durerà fino al 3 Maggio con la Salita alla Croce, sulla vetta della Montagna.

“Il 13 Aprile, Totò ritornerà in quel Castello che lo vide ospite per alcuni giorni con la figlia Liliana. Il Castello di Lucrezia D’Alagno, risalente al 1458, oggi è grande punto di ritrovo e luogo di grandi eventi. Prima del 13 avremo l’inizio della Festa della Montagna – ha dichiarato Rosalinda Perna, Assessore agli Eventi del Comune di Somma Vesuviana – con quasi 30 giorni di eventi. Arriveranno le paranze di canti popolari da tutto il territorio vesuviano. Il 3 Maggio avremo la Salita alla vetta della Montagna”.

E ora si pensa al rilancio anche della Fiera Pasquale, facendola ritornare all’antico splendore.

“I primi dati certi circa le fiere sommesi si riscontrano, già, nel XIII quando Carlo II d’Angiò lo Zoppo, nel 1294, concesse ai Magnifici della città e ai Padri Domenicani la licenza di fare nundinæ ; questo privilegio fu riconfermato, poi, l’8 marzo del 1300 dallo stesso Carlo II. Il luogo della fiera era il campo dopnico o donneco: forse situato tra località Starza Regina e San Domenico; il termine dopnico nasceva dalle modificazioni dell’originario termine latino campus dominus. Arrivarono poi le concessioni degli aragonesi – ha affermato Alessandro Masulli, Direttore dell’Archivio Storico del Comune di Somma Vesuviana – in particolare di Giovanna III che, nel 1494 in concomitanza con l’edificazione della nuova Chiesa di Santa Maria del Pozzo e del convento adiacente, ridava nuovo impulso all’antica fiera con l’istituzione di una festa in onore della Vergine del Pozzo.

L’afflusso di numerosi pellegrini alla festa incrementò anche la fiera esterna; l’ampio sagrato della chiesa di Santa Maria del Pozzo e lo spazio circostante diventarono, ogni anno, il centro di scambi e di affari. L’aspetto lucrativo mise in moto, però, un sistema di dazi e gabelle, che indusse la regina a chiedere a suo fratello la concessione del mastromercato. La richiesta fu accordata tra l’entusiasmo dalla popolazione. La fiera, che iniziava il martedì in albis, durava otto giorni. La figura del mastro mercato, che aveva giurisdizione civile e penale per l’intera durata della fiera, metteva da parte, addirittura, l’autorità regia. Nel 1808 fu spostata da Santa Maria del Pozzo al centro, in un luogo allora chiamato in parte Largo San Giorgio e in parte Largo del Duca, attualmente Piazza Vittorio Emanuele III. Dal 1989 era stata spostata nuovamente nella periferia di San Sossio. Ora la Fiera ritorna in Piazza”.

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