Attualita'

RIFLESSIONI IN VILLA

A Villa Avellino per meditare su questioni tristemente attuali

Napoli, 31 Dicembre – La pandemia in atto ha radicalmente modificato il modo di condurre la nostra esistenza: con un nemico invisibile, capace, com’è noto, di decimare la popolazione, i Concittadini più assennati hanno assunto la saggia decisione di ridimensionare drasticamente le proprie abitudini, rifuggendo il più possibile quelle che potrebbero costituire un pericolo per sé e per gli altri.

Tuttavia, in seno alla specie umana si annoverano, purtroppo, coloro che si dichiarano disposti a tutto pur di soddisfare le proprie brame, arrivando finanche a stravolgere il significato delle disposizioni costituzionali e legislative e/o dei cosiddetti “precetti morali”.

Mi riferisco principalmente alla stragrande maggioranza di quei nostri simili che han scelto di accogliere tra le mura domestiche un animale, affezionandosi a quest’ultimo quasi come ad un figlio: gesto senz’altro ammirevole, ma spesso altamente suscettibile di nuocere alla tranquillità del Prossimo.

Ogniqualvolta, per piacere o per motivi professionali, m’avvalgo del trasporto ferroviario, realizzo sempre più che, oggigiorno, ad affollare i vagoni sono più i pets che gli humans, dacché quasi ogni vettore ha concesso, a determinate condizioni, ai secondi di poter trasportare i primi; le regole di viaggio, però, vengono sistematicamente disattese da quelli ch’io sono abituato a definire “fanatici del cane”: difatti, essi pretendono che tutto debba esser concesso ai propri amici a quattro zampe, persino scorrazzare in assoluta libertà nei corridoi delle vetture o saltellare addosso agli altri passeggeri, impaurendone taluni.

Guai a chi s’azzarda a far considerazioni in merito, ancorché in maniera cortese: il rischio di venir bersagliati da un palazzo d’improperi (o addirittura di subire calci e pugni) è pressoché elevato, e nessuno osa armarsi di coraggio…pecché vo’ stà quiet’ (It.: poiché preferisce rimaner tranquillo).

Anche diversi Sindaci della Campania, in prossimità del Capodanno, hanno preferito attuare una strategia apparentemente zoofila, abusando dello strumento dell’ordinanza contingibile ed urgente per cedere ai puntigli di qualche animalista, magari per riscuotere qualche consenso in più: cari Primi Cittadini, la protezione degli animali è sacrosanta, ma Vi prego di tenere in debita considerazione che anche il giuoco pirico, se praticato nel rispetto di certe norme, può contribuire a rendere felice l’inizio del nuovo anno.

Gli animali domestici, in particolare i cani, han paura dei “botti”, ma la letteratura veterinaria (che ho letto di sfuggita qualche giorno fa) ci fornisce dei preziosissimi consigli da seguire per poter preservare la salute dei nostri fedeli amici e, al tempo stesso, divertirci con qualche fuocherello. 

Speravo che la pandemia accrescesse in noi un pizzico di altruismo, ma, purtroppo, s’è manifestato l’effetto contrario: possa, dunque, il duemilaventidue essere l’anno della solidarietà, del rispetto e dell’armonia. 

Tanti auguri! 

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