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Pomigliano d’Arco, Leonardo Spa. RSU: considerazioni e richieste dei rappresentanti sindacali

Pomigliano d’Arco, 26 Agosto – Sin da marzo 2020, quando gli effetti della pandemia misero a dura prova il sistema produttivo industriale di tutti i Paesi, quando si susseguivano DPCM restrittivi per la mobilità delle persone con le revisioni delle autocertificazioni a cadenza settimanale, Leonardo Spa è stata tra le poche grandi aziende a non fermare le produzioni contenendo così l’impatto negativo della pandemia sul business aziendale.

Tutto ciò si è reso possibile grazie al lavoro dei comitati Covid-19, che ai vari livelli, nazionale, territoriale e stabilimento, hanno condiviso le modalità per recepire le indicazioni del susseguirsi di DPCM coniugando virtuosamente esigenze produttive e sicurezza sul posto di lavoro. Il risultato è stato un successo completo, nonostante diversi casi di contagio esogeni nessuno di questi ha indotto contagi all’interno degli stabilimenti, con le linee di produzione attive, il servizio mensa operativo con consumo al tavolo ed al chiuso, mentre tutti gli esercizi di ristorazione non aziendali erano chiusi per decreto.

Questo modo di operare, in sinergia e collaborazione tra Azienda e OO.SS. per la sicurezza sui luoghi di lavoro è, e deve restare, un patrimonio da utilizzare nel prosieguo della lotta alla pandemia. Il decreto legge n.105 del 23 luglio 2021 obbliga di presentare la certificazione verde Covid-19 – Green Pass – per accedere ai servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per il consumo al tavolo, al chiuso. Tale decreto indica genericamente “esercizi di ristorazione” senza citare “mense di servizio aziendali” che saranno poi citate in una FAQ (Frequently Asked Questions) del 5 agosto ed esplicitate e confermate nell’integrazione al D.L. del 14 agosto.

“Come RSU – dichiarano –  riteniamo un errore voler assimilare mense aziendali a generici esercizi di ristorazione visto che l’esperienza durante i periodi di lock down ha visto le mense aziendali operative ed i ristoranti chiusi. Pur comprendendo la necessità di dover ottemperare al D.L. riteniamo come RSU che l’Azienda non avrebbe dovuto rinunciare al patrimonio rappresentato dai comitati COVID-19.

Come Rsu – concludono i rappresentanti sindacali –  – chiediamo incontri periodici per aggiornare i protocolli, trovando modalità condivise, anche attraverso l’uso del Green Pass, per aumentare i livelli di sicurezza nello stabilimento, evitando di creare processi discriminatori tra i lavoratori, gli stessi che in assenza di vaccino hanno operato e operano sulle linee di produzione secondo le procedure di sicurezza, che gli hanno consentito anche di consumare il pasto caldo nei locali mensa”. 

RSU FIM-CISL Leonardo Pomigliano

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