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Marigliano, Sport e Consiglio Comunale: cosa aspettarsi da una maggioranza…che non c’è?

Marigliano, 16 Marzo – Il 17 febbraio 2024 si è tenuto il convegno-dibattito “Sport e città”, organizzato dalla Promo Basket Marigliano che si ringrazia per l’iniziativa. I relatori presenti hanno fornito tante indicazioni, idee ed esempi di progettualità, inerenti l’impiantistica sportiva nei “nuovi” contesti urbani e tante informazioni per le linee di finanziamento utilizzabili.

I presenti, a parte qualche spunto polemico nella sede sbagliata,  qualche “passerella” da risparmiare e qualche spot pro-architetti, hanno sicuramente arricchito il loro bagaglio in un settore importante quanto delicato.

E’ dispiaciuto constatare che le altre SS del territorio non siano intervenute. Avrebbero avuto l’opportunità di implementare il dibattito, anche  solo per sottolineare qualche problema, qualche criticità che, comunque è  venuta fuori.

Le difficoltà evidenziate sono legate essenzialmente alla manutenzione e alla gestione che, specialmente a Marigliano, vivono nel caos più assoluto. Caos che consente, a nostro avviso, un utilizzo degli impianti  “a cumpagniell”, limitando fortemente la crescita sportiva in città.

Il silenzio e l’immobilismo dell’attuale amministrazione su questo argomento  è semplicemente vergognoso.

La dimostrazione è data dalla anche dalla mancata discussione in Consiglio Comunale, della nuova proposta di regolamento per l’utilizzo degli impianti, più volte all’ordine del giorno. Le diatribe interne alla maggioranza, la mancanza di idee, qualche veto nemmeno tanto velato,  non permettono una discussione serena, costruttiva, capace di dare nuova linfa ad un settore strategico per la crescita sociale dei nostri ragazzi/e.

La ciliegina sulla torta del disinteresse si è avuta con la richiesta del Sindaco di sospendere per 10 minuti il CC, con la “giacca sul braccio”.  Dopo la pausa sono rientrati in aula solo i Consiglieri di minoranza e per l’ennesima volta non si è parlato del regolamento.

Amministrazione disinteressata che, una volta stabilite le tariffe orarie, con sistemi da “furbetti”, pensa di aver assolto ai compiti legati allo sport. Non si è capito nemmeno come sono state stabilite queste tariffe e chi ha pensato al 30%, visto che non è stato prodotto nessun atto deliberativo dalla Giunta Comunale. Da ricordare che siamo alla fine dell’annata sportiva 2023/2024.

Alla critica  vogliamo far seguire qualche spunto per una discussione che, potrebbe dare corpo ad una proposta. Secondo noi l’Ente deve dotarsi di una struttura capace di gestire gli impianti e promuovere lo sport sul territorio. Pensiamo ad una polisportiva comunale o ad una società partecipata. Con uno di questi strumenti l’Ente sarebbe nelle condizioni di “dire la sua”. Se invece questa amministrazione vede  come una chimera, più semplicemente non  condivide l’idea o preferisce delegare, suggeriamo l’affidamento della gestione, anche pluriennale, alle società di tutti gli impianti. Si stabilisce un bel canone di affitto rifacendosi ai prezzi di mercato e si lascia libero il gestore di svolgere le attività come meglio crede. Diventa tutto più semplice e le SS diventano “imprenditori”. Non ci piace, ma non ci scandalizza.

Si avrebbe almeno chiarezza.  I cittadini non sarebbero costretti a contribuire alla vita delle SS col sistema delle tariffe ridotte all’osso, ma lo farebbero su base volontaria. Le strutture diventerebbero “autosufficienti”, le SS potrebbero programmare nei tempi e nei modi che ritengono opportuni, l’Ente riscuoterebbe un affitto “serio”.

Nel frattempo bisogna dotare IL NOSTRO comune di norme. Quando si discuterà il regolamento in Consiglio Comunale, non faremo mancare le nostre proposte. Queste mireranno ad un ruolo dell’Ente propositivo e incentivante. La discussione sarà costruttiva se i Consiglieri supereranno gli steccati, svuoteranno la mente da preconcetti, sorvoleranno sui veti, abbandoneranno l’idea dei feudi o delle “pseudo linee di partito”. Il ruolo di consigliere comunale, non deve essere limitato ad “alzare la mano” su diversi tipi di input, ma pensare al benessere comune. Si tratta di alzare gradualmente l’asticella di un argomento trasversale che, deve essere condiviso con tutti i cittadini.

Continuare a scappare, non garantire la maggioranza in consiglio comunale (sono andate deserte anche le sedute dell’otto e del 15 marzo 2024), non fa certo onore ai consiglieri di questa maggioranza. Ci sono regole politiche, morali e individuali che bisogna rispettare. Altre che vanno scritte nel rispetto dei cittadini. Una “maggioranza” che non garantisce il funzionamento del Consiglio Comunale da circa 6 mesi, dovrebbe imboccare la “strada di casa”. Senza esitare. 

Periferia 2030

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