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Mariglianella, Chiesa di San Giuseppe. Storici e cittadini: “Chi ha sbagliato? Fuori le responsabilità della distruzione della chiesetta”

Mariglianella, 8 Dicembre – Ritorniamo sull’argomento. Chi ha sbagliato? Tolta la buona fede ora si proceda. Distrutta la chiesetta gentilizia della nobile famiglia Urbaniello a Mariglianella, in provincia di Napoli. Cementopoli questa volta aveva buttato il fumo negli occhi con una bella gigantografia di come sarebbe stato il bene che doveva essere sottoposto a restauro filologico. Che si intende per restauro filologico? Semplice la risposta: che ci dovevano essere i restauratori sul posto e che i marmi e i decori non andavano asportati. Dove sono finiti? Esiste un registro di scarico?

Lo storico Giovanni Villano è indignato ma non sorpreso: “La distruzione di quella che chiamavano (ormai è da usare il tempo passato) Chiesa di San Giuseppe, una

Chiesa di San Giuseppe dopo il discusso restauro

cappellina del Settecento annessa a un antico palazzo gentilizio su via Materdomini. Il Codice dei Beni Culturali afferma che, essendo un bene immobile con più di 70 anni di vita, la cappella doveva essere sottoposta prima di qualsiasi intervento edilizio a un procedimento di verifica dell’interesse culturale. E’ stato fatto? Credo proprio di no”.

La facciata neoclassica articolata in semicolonne, lesene, cornici, fregi, triglifi e metope con simboli sacri in stucco policromo, i due oculi polilobati e l’artistica cancellata non ci sono più. Cosa sarà successo all’interno, invece, non osiamo neppure immaginarlo. Dov’è il MiC adesso? “Meno sensazionalismo, più tutela”: ribatte lo storico Villano. Ci va giù duro Luigi Monda, storico dell’arte, esperto in conservazione dei beni culturali: “Un bene culturale che nella sua semplice architettura, dilata lo spazio interno alla maniera del Borromini. Un gioiello prezioso e raffinato di architettura che ha caratterizzato da sempre la piccola cittadina di Mariglianella. Perché’ si è proceduto a questa decapitazione d’arte? Mi piange il cuore davvero”.

E i cittadini di Mariglianella stanno a guardare? Sono tante le domande che mi stanno ponendo i lettori e che io volgo a chi di dovere. “Considerato che la cappella risulterebbe di proprietà di diversi eredi della nobile famiglia gentilizia Urbaniello che la deteneva fin dall’inizio si chiede di sapere: se il Comune di Mariglianella abbia autorizzato i lavori.. . senza il Nulla Osta Soprintendenza, se il Nucleo di Tutela abbia verificato la SCIA prodotta, se siano stati presentati i calcoli al Genio Civile visto che si è intervenuti anche sulle strutture portanti…chi è il direttore dei lavori?”. Carabinieri, vigili urbani, tecnici comunali facciamo appello a voi.

Anita Capasso

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