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La truffa degli stipendi gonfiati all’Asl Napoli 1, tre dei protagonisti sono gli stessi furbetti del cartellino del Loreto Mare scoperti nel 2017

Napoli, 26 Gennaio – Sono trascorsi quasi 5 anni da quando venne fuori lo scandalo dei furbetti del cartellino del Loreto Mare di Napoli dove, nel 2017, 87 tra infermieri, impiegati e medici dell’ospedale Loreto Mare vennero rinviati a giudizio per assenteismo: i loro badge venivano utilizzati da terzi in modo che essi potessero assentarsi durante l’orario lavorativo, magari svolgendo una seconda attività. Uno dei dipendenti emerse che durante l’orario di servizio andava a fare lo chef in una struttura alberghiera del Nolano.

Documentato anche il caso di un medico il quale mentre era in servizio prendeva il taxi e andava a giocare a tennis oppure a sbrigare faccende personali, come fare compere in gioielleria. In due anni furono registrate ore e ore di filmati e di intercettazioni, eseguiti oltre 500 servizi di osservazione e pedinamento: accertati migliaia di episodi di assenteismo. Tra gli indagati anche due operatori socio sanitari che, quotidianamente, dopo essere stati avvertiti telefonicamente o via sms, “strisciavano” 20 badge, a seconda dei turni di servizio dei colleghi da “coprire”

Tre dei quei furbetti del cartellino, nonostante il processo in corso, hanno però non soltanto continuato svolgere il loro lavoro all’interno dell’ospedale ma anche a truffare. Infatti i tre sarebbero alcuni dei protagonisti della vicenda degli stipendi gonfiati all’ASL Napoli 1.  Otto persone, otto profili amministrativi, si sono “introdotte” nel software di gestione delle buste paga ed hanno inserito dei surplus di denaro non dovuti, quantificati tra 3mila e 30mila euro, ad alcuni dipendenti dell’Asl Napoli 1, richiedono poi in cambio mazzette pari al 30% del surplus.

“Per la vicenda del Loreto Mare, da noi denunciata a più riprese, non è stata ancora emessa una sentenza di giudizio a distanza di 5 anni. Non solo non è stata fatta ancora giustizia e quei truffatori non sono stati condannati ma gli è stato consentito di continuare a lavorare e truffare, stavolta sugli stipendi. Era lo scorso marzo quando rendemmo noto che 12 dipendenti sanitari dell’ASL Napoli 1 si erano “gonfiati” gli stipendi fino a 9.000 euro al mese (uno di loro era arrivato a 35.000 euro) per un totale di circa 150mila euro in più su alcuni mesi.

Si trattava dei dipendenti di alcuni ospedali napoletani, in particolare del Loreto Mare e dell’Ospedale del Mare. La vicenda ora si è dimostrata ancora più grande di quanto si pensasse inizialmente.
Ora la questione non può più essere dimenticata e fatta passare senza che si lasci un segno. La magistratura deve accelerare ed emettere delle sentenze. Al direttore dell’ASL Napoli 1 invece chiediamo di allontanare tutti gli indagati per truffa in modo che non gli sia più consentito di nuocere e di provvedere appena possibile ai licenziamenti.”– ha dichiarato  il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

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