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LA RIFLESSIONE – Dramma e persecuzione: Il terrore dello stalker

Un caso emblematico ad Avellino svela l’orrore della violenza contro le donne

Avellino, 09 Febbraio- Una madre coraggiosa e i suoi figli hanno vissuto un incubo dietro l’angolo, mentre l’Italia continua ad affrontare il crescente problema della violenza domestica e dei femminicidi. La storia di una donna di 37 anni della provincia di Avellino e dei sui due giovani figli ha scosso la comunità, gettando luce sulle sfide e le paure affrontate da molte donne in Italia.

Dopo una  tumultuosa storia troncata con il suo ex compagno poco dopo Natale, la donna si è trovata a fronteggiare una serie di atti disturbanti e minacce che hanno sconvolto la sua vita quotidiana. Bloccato su tutti i social media, l’uomo ha inviato ripetutamente mail, alcune delle quali contenenti minacce dirette, costringendo la donna a rivolgersi più volte ai Carabinieri. Le denunce, ben cinque in totale, includono l’accusa di violazione di proprietà privata, in quanto l’uomo entrava abitualmente nel giardino della donna per spiare le sue azioni, minando la sua privacy in modo inquietante.

La relazione era terminata quando la donna ha scoperto l’identità di colui che aveva inviato messaggi anonimi offensivi sulla messaggistica di Instagram della sua giovane figlia. Utilizzando un’app chiamata NGL, che permette il commento in “anonimato” l’uomo aveva umiliato e denigrato la ragazza, costringendola a credere che le colpevoli fossero amiche o conoscenti. Tuttavia, quando la madre ha fatto la scioccante scoperta, l’identificazione dell’autore, sua figlia è rimasta devastata e traumatizzata dal tradimento di quell’uomo che avevano in casa, di cui si fidavano e che diceva di voler loro bene. Lacrime e shock fino a tremare come una foglia, creando un oblio nella psicologia della bambina sul perché tutta quella cattiveria nei suoi confronti.

L’uomo rifiutando la fine della relazione, ha continuato a perseguitare la donna, seguendola ovunque andasse e arrivando persino a nascondere in 2 occasioni  dispositivi di geolocalizzazione Apple AirTag dietro la targa del suo veicolo la prima volta e sotto l’auto la seconda volta. Si è presentato in luoghi frequentati dai figli della donna, creando panico tra i giovani e portando la madre a porsi una domanda agghiacciante: “Aspettavano che mi facesse del male prima di intervenire?”

La situazione ha raggiunto il culmine venerdì 2 febbraio quando l’uomo ha tentato di avvicinarsi nuovamente alla donna mentre si trovava in un bar a Benevento dopo aver accompagnato la figlia agli allenamenti. Solo grazie all’intervento tempestivo della polizia, richiesto da un’amica della vittima la quale era a telefono con la donna mentre la raggiungeva, è stato possibile evitare una tragedia. L’uomo è stato arrestato e condotto alla Casa Circondariale di Benevento “Capodimonte”, ora deve rispondere delle sue azioni davanti alla legge.

Questo terribile episodio getta luce inquietante sulla costante minaccia della violenza domestica in Italia e sottolinea l’urgente necessità di affrontare questo problema in crescita. Le donne, come la coraggiosa madre di due figli, meritano un ambiente sicuro e il supporto della società per vivere senza paura. La loro storia serve come richiamo alle autorità e alla comunità affinché adottino misure più efficaci per proteggere le vittime di violenza domestica e porre fine a questo orrore che continua a mietere vite nel paese.

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