Napoli, 15 Dicembre – Gli Stati Uniti daranno il via libera alla consegna di batterie di missili Patriot, l’equipaggiamento di difesa aerea più efficace. D’altro canto, Mosca accusa Washington di essere diventata parte del conflitto e dice che “non potrà sottrarsi al coinvolgimento nel terrore scatenato da Kiev” contro i russi. Drone su Kursk.
“Nella giornata in cui milizie ucraine lanciano il più grande bombardamento dal 2014 ad oggi sulla martoriata città di Donetsk, vorrei che i sostenitori della “pace solo alle condizioni dell’Ucraina” rispondessero ad alcune domande. Quale futuro immaginano per le regioni a maggioranza russofona che si sono dichiarate indipendenti? Quali i motivi per non consentire la loro autodeterminazione? Quali le garanzie per la popolazione in caso di vittoria finale Ucraina e conseguente riannessione? A me pare che anche chi non vuole comprendere che questa guerra è iniziata nel 2014 (e che torti e ragioni siano ben più mescolati rispetto a quanto vogliano farci credere) dovrebbe chiarire in cosa consista l’inaccettabilita’ dell’autonomia delle repubbliche separatiste.” Mattia Crucioli, già senatore della Repubblica.
Domande legittime che vengono poste anche da me, irremovibile atlantista. Nessuno riesce a capire che questa guerra si sta facendo in Europa e proprio l’UE dovrebbe essere diplomatica, non fomentatrice di conflitti inutili e mostruosamente cruenti.
A tal proposito le durissime parole di Carlo Vulpio, giornalista e scrittore. “Non abbiamo fatto in tempo a scrivere, una ventina di giorni fa, che «il Parlamento europeo che dichiara la Russia “Stato terrorista” è la prova che quel Parlamento non serve, non esiste, e se esiste è un monumento all’ipocrisia e all’idiozia», che è esploso lo scandalo delle tangenti sborsate – per orientare il Parlamento! – da marocchini e qatarini a piddini e a tanti altri deputatini cachini. Abbiamo così avuto la prova di ciò che già sapevamo. Il Parlamento Ue non fa altro che imporre ai 450 milioni di europei i cazzi propri e quelli di pochi, cioè delle lobbies che telecomandano gli “eletti”. I quali stanno lì per fare ogni tanto la morale su diritti e giustizia e per rinnovare il giuramento collettivo sul Dio Euro al grido «l’Europa lo vuole!». Che è come giurare sulla illibatezza di quella troia della loro madre”. Inoltre, se Putin dovesse arretrare entro il 2023, siamo davvero così sicuri che l’Europa vivrà nella pace?
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Giornalista pubblicista. Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale.
Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda.
Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.
