Napoli, 4 Novembre – L’Europa sta vivendo un periodo difficile ma non risponde con l’incertezza. Si lavora affinché le varie sfide vengano affrontate nel miglior modo possibile, guardando ai giovani e al futuro. Ce ne parla l’Europarlamentare Isabella Adinolfi, Forza Italia.
Il ministro Tajani ha ben chiara la linea diplomatica da intraprendere in Europa
“Il neo ministro Tajani ha già tracciato le linee guida del nuovo Dicastero con l’obiettivo di lavorare per un’Europa più coesa, più forte, più giusta. La linea di politica estera del nostro Paese si rafforza con l’aumento della nostra Rappresentanza diplomatica a Bruxelles, al pari di nazioni come Francia e Germania. Sul tavolo ci sono temi importanti sui quali lavorare: il conflitto in Ucraina, la crisi energetica, il nucleare, i flussi migratori. Tante le sfide, dunque, che attendono il nostro Paese, ma questi sono i presupposti per un Governo forte e stabile, capace di rappresentare e tutelare i cittadini e i nostri territori anche in Europa”.
La Commissione europea ha approvato una misura italiana da 512 milioni volta a compensare Poste italiane per i servizi digitali.
“Ci sono, purtroppo, ancora vaste aree del nostro Paese senza servizi digitali, e mi riferisco anche a una semplice connessione internet o a uno sportello ATM dove poter prelevare. In un’epoca dove tutto è interconnesso, dove un cittadino di Milano potrebbe lavorare tranquillamente da un piccolo borgo della Campania e/o viceversa, risulta davvero difficile immaginare, quindi, che vi sia un divario digitale troppo forte. La misura da 512 milioni di euro, approvata dalla Commissione europea, consentirà di fornire nuovi servizi digitali della pubblica amministrazione, ai cittadini e alle imprese dei piccoli comuni con meno di 15mila abitanti. Fornire servizi alle comunità dei piccoli comuni e delle zone interne significherà contrastare lo spopolamento e stimolare la crescita economica e lo sviluppo imprenditoriale, fermando di fatto l’emorragia già in atto da tempo di giovani con la valigia in fuga dai nostri piccoli borghi perché non hanno possibilità. E molti di loro, incontrati in questi anni, in Italia e a Bruxelles, sono sempre andati via perché purtroppo messi in condizione di non poter lavorare e crescere nei loro territori d’origine”.
L’energia, il nucleare, sono i temi più importanti in questo momento. L’UE come sta lavorando a riguardo?
“Il pacchetto di proposte per contenere i vari rincari dei prezzi dell’energia e del gas non basta. Dopo due anni di pandemia e con un conflitto in corso tra Russia e Ucraina, non possiamo accontentarci di pannicelli caldi. Leggiamo ogni giorno di tante famiglie e imprese in difficoltà, a cui si aggiungono anche speculazioni di non poco conto, come quelle che hanno spinto l’Antitrust ad intervenire nel nostro Paese. Anche sotto quest’aspetto, la Commissione europea può e deve essere più incisiva. L’Italia è essenziale nella filiera dell’industria manifatturiera europea nonché in quella dell’agroalimentare. Due settori fondamentali non solo per la nostra economia e la nostra salute, ma per l’intera Unione europea. Salvare l’economia italiana significa in primis tutelare e salvare le industrie europee dato che i processi produttivi, in un mondo globalizzato, sono legati tra loro”.
Lei è una donna da sempre in prima linea per la cultura ed il lavoro. Cosa consiglia ai giovani?
“Il primo consiglio, quello più importante, è di studiare. L’istruzione e la formazione sono fondamentali per poter accedere al mondo del lavoro. L’Europa mette a disposizione una dotazione economica importante per i programmi di formazione, come per esempio Erasmus+, proprio per offrire ai giovani nuovi strumenti e nuove opportunità, così come Europe Creativa per il rilancio del mondo della cultura. Gli strumenti e le opportunità ci sono, ai giovani consiglio di credere fortemente in ciò che fanno e ciò che vorrebbero realizzare, anche quando magari l’obiettivo finale sembra essere molto lontano. A noi spetta, invece, il compito di affiancarli, sostenerli, accompagnarli con misure e politiche adeguate”. Ringrazio l’on. Isabella Adinolfi per la piacevole conversazione.
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Giornalista pubblicista. Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale.
Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda.
Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.
