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Covid-19, giovani digitali. Solo il 20% vuole vaccinarsi: “Politici? Noi crediamo di più agli influencer”

Napoli, 30 Novembre – Appena il 20% dei giovani che stanno più di tre ore al giorno sui social vuole vaccinarsi. Lo rivela un sondaggio realizzato dall’agenzia di comunicazione Klaus Davi & Co. che ha dato vita all’Osservatorio della Comunicazione sulla Pandemia. Si tratta sicuramente di un passo avanti, se si pensa che in una precedente ricerca erano solo il 14% (https://www.orizzontescuola.it/vaccino-covid-giovani-a-favore-solo-il-14-non-vuole-farlo-sondaggio/), tuttavia ancora permane molta diffidenza da parte degli under 30 nei confronti della vaccinazione.

La dott.ssa Samantha Vitali, psicologa, psicoterapeuta collaboratrice L.I.D.A.P. (Lega Italiana d’Attacchi di Panico) e docente al MAPS di Milano, cerca di dare una spiegazione sociologica: «Sul fronte figli adolescenti, la questione assume nuove sembianze, ovvero l’essere o meno pro o no vax entra nel dibattito di individuazione-separazione dai genitori, per cui “fare sempre il contrario di quanto detto” diviene necessità urgente e solitamente utile per la crescita, ma alquanto controproducente in casi come questo».

Lo studio, realizzato su un campione di 450 under 30 italiani di ambo i sessi, ha analizzato anche altre informazioni sempre relative ai nostri giovani. In primis, è stato chiesto ai ragazzi dove apprendessero notizie sulla pandemia: dalle interviste a risposta multipla sono emersi al primo posto, naturalmente, i social network (84% dei casi), seguiti dalla televisione (37%), dai siti d’informazione (31%), dal passaparola (27%) e dalla radio (24%). Per quel che riguarda le persone da cui ne hanno sentito e continuano a sentirne parlare, il 71% indica gli amici, il 69% gli influencer, il 68% i genitori, il 62% i cantanti più amati, il 55% gli insegnanti, il 52% i telegiornali, il 44% i calciatori, il 42% i parenti e il 30% i medici. Alla domanda “quanto tempo passi sui social network?”, il 66% ha dichiarato tre ore, il 62% più di tre ore, il 51% almeno due ore, il 27% ha detto di essere sempre collegato quando è sveglio mentre il 2% ha ammesso di essere connesso addirittura h 24.

Ma chi influenza di più i nostri giovani oggi? Scontato il primo posto, con i tanto amati idoli social al 75%; poi ci sono gli amici (63%), i genitori si difendono al 48%, poi i medici (39%) e infine i politici, che ottengono un tutto sommato lusinghiero 9%. In quanto alle motivazioni per la vaccinazione, rimane al top l’idea che sia l’unico modo per battere la pandemia (78%), seguita dall’ammissione che sia la sola via per tornare a frequentare luoghi e locali in cui altrimenti non si potrebbe accedere (59%); resiste anche la volontà di salvaguardare i propri cari (36%). Infine, una riflessione anche sui virologi, ormai vere e proprie star della tv, più apprezzati dai giovani: svetta Matteo Bassetti del San Martino di Genova (61%), seguito da Andrea Crisanti dell’Università di Padova (49%), poi Antonella Viola sempre dell’Università di Padova (47%), Massimo Galli del Sacco di Milano (44%), Fabrizio Pregliasco del Pio Albergo Trivulzio di Milano (41%), il consigliere del Ministero della Salute Walter Ricciardi (35%) e Maria Rita Gismondo del Sacco di Milano(27%).

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