Attualita'

Auto elettriche e futuro negli spostamenti

Al via modi alternativi di concepire gli spostamenti: spese più basse e zero emissioni

 

 

Napoli, 12 Ottobre – Le auto elettriche rappresentano una realtà che comincia a mettere le radici e a guadagnarsi il suo spazio all’interno del mercato dell’automotive, sia a livello europeo che mondiale. Qui in Italia lo spazio che si sono ritagliate è negli spostamenti all’interno delle grandi città: basti citare il progetto di noleggio di auto elettriche promosso dall’Università Cattolica di Milano con Ubeeqo oppure al servizio di car sharing 100% elettrico presso il capoluogo piemontese con BlueTorino, fino a scendere alla città di Napoli che ne garantisce il servizio attivato da Gesco, cooperativa di imprese locali con un esercito di Peugeot 208 totalmente elettriche, con cambio automatico. Prezzi, tariffe e gestione variano da azienda ad azienda, va precisato, ma l’orientamento è lo stesso, snellire i costi degli spostamenti, garantire mobilità ad emissioni zero, incentivare sviluppi in ottica di sostenibilità ambientale e green economy.

Proviamo a fare una considerazione: i veicoli elettrici e la green economy viaggiano insieme, ma non necessariamente; le auto elettriche fanno parte della green economy come le fonti di energia rinnovabili (si pensi al fotovoltaico, eolico, geotermico, al tanto discusso nucleare) o iniziative quali la raccolta differenziata e lo smaltimento dei rifiuti. C’è un però. Ci sono vantaggi relativi all’acquisto di un veicolo elettrico che vanno ben oltre le politiche di salvaguardia dell’ambiente. Se state pensando di acquistarne uno, sappiate che non lo state facendo solamente per il bene di tutti ma anche per i benefici che potete trarne in quanto singoli utenti. I vantaggi derivanti dall’acquisto di un’autovettura elettrica rispetto alle tradizionali vetture a combustione interna, in termini di costi (non di costi iniziali di acquisto del veicolo ma di costi di manutenzione e gestione dello stesso, come si vedrà più avanti) e benefici ricavati, fanno dell’auto elettrica non un onere cui inevitabilmente adempiere ma un inevitabile passo in avanti nel modo in cui ci approcciamo e concepiamo gli spostamenti.

L’auto elettrica è un’automobile con motore elettrico che utilizza come fonte di energia primaria l’energia chimica immagazzinata nelle batterie ricaricabili -le più diffuse sono le batterie a base di litio- e resa disponibile da queste al motore sottoforma di energia elettrica. Per meglio orientarci nel mondo dei veicoli elettrici possiamo fare una prima classificazione:

  1. Ibrido. In un veicolo ibrido il motore a combustione (presente nei veicoli tradizionali) ricarica la batteria. La trazione dell’auto può essere solo del motore elettrico o combinata col motore a combustione, in base ai diversi layout o alle diverse condizioni operative; queste ultime scelte dall’automobilista e/o automaticamente dal sistema stesso. Non può essere caricato da fonti esterne.
  2. Ibrido plug-in (PHEV). Questo tipo di veicolo integra le caratteristiche di un veicolo ibrido elettrico convenzionale (dotato sia di motore tradizionale che motore elettrico) con quelle di un veicolo completamente elettrico, dotato quindi della possibilità di caricare le batterie collegandole ad una fonte elettrica esterna. La considerazione da fare è che i PHEV hanno autonomia maggiore rispetto ai veicoli puramente elettrici in quanto il motore a combustione funziona come backup quando le batterie sono scariche.
  3. Buttery full electric (BEV). Sono i veicoli puramente elettrici; unico propulsore è il motore elettrico e l’unica fonte energetica è il pacco batteria. Si ricaricano presso un’infrastruttura di ricarica.

Cerchiamo di capire meglio come si caratterizzano i suddetti veicoli elettrici, quali sono i vantaggi e gli svantaggi relativi al loro acquisto ed utilizzo e di sfatarne alcuni falsi miti.

  • Inquinamento

Uno dei vantaggi derivanti dalla diffusione di veicoli elettrici è rappresentato da bassi livelli di inquinamento rispetto ai veicoli a combustione interna-ICE-, dove tutto l’inquinamento consiste nelle emissioni prodotte dalla combustione. C’è da fare, tuttavia, una precisazione, ovvero la trazione elettrica ha emissioni zero sebbene sia responsabile di inquinamento ambientale dovuto ai metodi di produzione dell’energia (che può essere prodotta in centrali sia con metodi alternativi ma anche con metodi tradizionali). In poche parole, è lo scarico ad essere stato centralizzato, dai singoli veicoli tradizionali a monte nelle centrali. Questo comporta maggiore efficienza nella trasformazione dell’energia e maggior controllo sull’inquinamento prodotto dalle emissioni.  

  • Manutenibilità

Per tutti coloro interessati all’acquisto di un veicolo elettrico, i vantaggi ci sono in termini di manutenzione del veicolo; ebbene sì un’auto elettrica ha meno componenti presenti in un’auto termica, è più semplice da riparare e manutenere. L’equazione è dunque molto semplice: meno componenti meccaniche= meno manutenzioni. Secondo diverse indagini, i costi nel medio lungo periodo implicano un risparmio del 42% in termini di manutenzione del veicolo. Una componente che gioca un ruolo importante sulle considerazioni di manutenibilità di un veicolo elettrico è sicuramente la batteria; la vita utile di una batteria è fortemente dipendente dal tipo di uso che si fa dell’auto e dalla modalità di carica e scarica (scaricare e caricare l’auto meno velocemente ne rende la vita più lunga).

  • Potenza e momento della coppia motrice

A parità di potenza fornita, il motore degli EV ha ridotte dimensioni rispetto ai tradizionali veicoli a combustione interna. Il vantaggio è in termini di coppia motrice: gli EV forniscono la coppia motrice elevata anche a velocità bassa. Ciò vuol dire che il tempo impiegato dal veicolo per passare dalla velocità 0 a 100 (a parità di modello) è più veloce che nei veicoli tradizionali. Avendo maggiori livelli di accelerazione e di coppia, l’auto è più scattante nelle manovre di sorpasso e, qualora vi trovaste in salita o in momenti in cui è richiesta più forza al veicolo, la vostra auto elettrica non vi deluderà.

  • Costi di rifornimento e km percorsi

È utile sicuramente sapere che per percorrere gli stessi km con un’auto elettrica e un’auto tradizionale, il costo del carburante è inferiore nella prima. Due sono i valori da considerare nel confronto tra auto elettrica e auto con motore termico: quanti km si fanno con un euro e quanti km si fanno con un pieno.  Il motore elettrico è di gran lunga più efficiente rispetto a un motore tradizionale, quindi a parità di energia e a parità di spesa per il rifornimento, nella batteria elettrica sono contenuti più km. La stessa considerazione non si può fare con un pieno: il numero di km che è possibile contenere all’interno di un’intera batteria elettrica è inferiore rispetto ai km che è possibile stipare in un serbatoio.

 Partiamo dal presupposto che il prezzo di ricarica può variare da produttore a produttore della colonnina di ricarica o dal luogo della ricarica; supponiamo in maniera semplificata un pagamento di 0,40 € al KWh; ebbene, per ricaricare una Berlina con capacità di batteria di 40 KWh, l’investimento è di 16 € per un pieno.

  • Autonomia

Le considerazioni fatte al punto precedente ci permettono di affermare che un’autonomia limitata è il primo grande svantaggio relativo all’uso di un veicolo elettrico. L’autonomia dei veicoli a trazione elettrica dipende dalla quantità di energia che la batteria è in grado di contenere che, come visto, non riesce coprire lo stesso numero di km percorsi con l’auto a motore termico. Questo è il motivo per cui i veicoli elettrici non sono pensati per le grandi distanze ma prettamente per gli spostamenti nei centri urbani ed extra-urbani, in cui il numero di km da percorrere tra una ricarica ed un’altra non è elevato. È anche vero che qualora ci sia l’esigenza di spostarsi dalla periferia alla città per lavoro, è possibile ricaricare il veicolo una volta giunti a destinazione, presso uno dei punti di rifornimento, allocati sia su suolo pubblico che su suolo privato accessibile al pubblico, approfittando della ricarica quando l’auto è ferma e inutilizzata (anche a bassa potenza per molte ore). È quindi possibile percorrere grandi distanze con un’auto elettrica? Se il tempo non è una variabile in considerazione allora è perfettamente fattibile, fermandosi più volte durante il percorso e ricaricando il veicolo presso punti diversi; qualora i tempi siano stretti l’auto elettrica non è indicata.

  • Tempo di ricarica

Altra criticità importante nell’utilizzo dell’elettrico è rappresentata appunto dai tempi di ricarica. Ricaricare un veicolo elettrico richiede un investimento di tempo di gran lunga maggiore rispetto al rifornimento di veicoli a benzina, metano o Gpl. I limiti temporali di ricarica non sono ancora stati abbattuti, sebbene la ricerca verso soluzioni più veloci, come la ricarica Ultrafast, procede ed è in pieno fermento.

In base al livello di potenza della stazione di ricarica e al tempo di ricarica, si distingue una ricarica slow o a bassa potenza con livelli di potenza inferiori a 3.7 KW e con tempi di ricarica dell’ordine di 12-16 ore; una ricarica quick o media potenza con livelli di potenza tra i 3.7 KW e i 22 KW e tempi di ricarica dell’ordine di 8-10 ore; ricarica fast con tempi di ricarica dell’ordine di 20 minuti-1 ora; ricarica Ultrafast con tempi di ricarica al di sotto dei 10 minuti. Per avviare la ricarica del veicolo presso la colonnina è fondamentale l’utilizzo del connettore in dotazione del veicolo. I connettori utilizzati dalle auto attualmente in commercio sono il giapponese CHAdeMO e l’americano CCS2.

La modalità di ricarica di un veicolo dipende da due livelli di potenza: quanta potenza può assorbire il veicolo e quanta potenza può erogare la colonnina di ricarica. Un veicolo che si ricarica in maniera quick ovvero che ha livelli di potenza massima assorbita inferiori a 22 KW, non può ricaricare in maniera Ultrafast nemmeno se la colonnina lo richiede. Allo stesso modo un veicolo che può ricaricare in maniera Ultrafast, caricherà la propria batteria lentamente qualora collegato a una colonnina slow.

Per collegare il vostro veicolo elettrico alla colonnina di ricarica sono disponibili applicazioni per il cellulare (differenti a seconda del produttore; le stazioni di ricarica più diffuse sul territorio dell’Italia meridionale appartengono all’azienda Enel X) che permettono di geolocalizzare la stazione di ricarica, prenotare la carica oltre a verificare lo stato di disponibilità della stazione di ricarica.

Secondo le considerazioni fin qui portate avanti dovrebbero acquistare un’auto elettrica: tutti coloro che intendono “alleggerire” le spese sui costi di gestione di un’auto; chi non ha da percorrere molti km al giorno nelle faccende lavorative o nelle commissioni di tutti i giorni; chi, abitando in città può accedere a zone a traffico limitato nel proprio centro abitato; chi possiede già un altro veicolo tradizionale (quindi non adotta l’auto elettrica come prima auto) che gli consenta di coprire più km massimizzando il tempo a disposizione; chi ha la possibilità, presso il proprio ufficio di parcheggiare l’auto e ricaricarla; chiunque voglia andare incontro al futuro negli spostamenti.

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