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Annessione regioni ucraine a Mosca, Putin: “Il popolo ha fatto la sua scelta”. Guterres (Onu): “Decisione che non ha posto nel mondo moderno”

Napoli, 30 Settembre – “Il popolo ha fatto la sua scelta, una scelta chiara”. Il presidente russo Vladimir Putin ha aperto così il suo discorso che ha preceduto la firma dei trattati di annessione a Mosca delle regioni ucraine: le autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk, le regioni di Kherson e Zaporizhzhia, parzialmente controllate dall’esercito russo, pari al 18% dell’Ucraina.

I documenti sono stati firmati anche dai leader separatisti dei quattro territori che avevano chiesto al Cremlino l’adesione alla Federazione russa alla luce dei risultati del referendum.

Spesso interrotto dagli applausi degli invitati alla cerimonia, tra cui il leader ceceno in lacrime per la commozione, Putin ha sferrato un duro attacco all’Occidente – “Vuole che ci trasformiamo in una colonia” – e accusato gli anglosassoni di essere i responsabili delle “esplosioni” che hanno causato gravi perdite nei gasdotti Nord Stream 1 e 2.

Putin ha parlato di “volontà di milioni di persone” e di “scelta di valore” e ha citato la zarina Caterina II e altre figure storiche dopo aver chiesto un minuto di silenzio per gli eroi della guerra, le vittime dell’attacco di Odessa del 2014 e tutti i nostri soldati e ufficiali che hanno sacrificato la vita combattendo, eroi della Grande Russia.

Alla fine della cerimonia – insieme a Putin e ai quattro governatori delle nuove regioni – il pubblico presente nella Sala di San Giorgio, al Cremlino, si è alzato in piedi al grido “Russia, Russia, Russia!”.

L’annessione delle regioni ucraine alla Russia, “non ha posto nel mondo moderno“, ha affermato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. “Qualsiasi decisione di procedere all’annessione delle regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia, non ha valore legale e deve essere condannata (…) E’ un’escalation pericolosa”, ha avvertito. 

“Oggi, come in passato, una democrazia sta lottando per la sopravvivenza contro l’aggressione di un’autocrazia straniera” ma “io sono convinta che la democrazia prevarrà ed è nostro dovere difendere la democrazia”, ha sottolineato in un post la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. “L’annessione illegale proclamata da Putin non cambierà nulla. Tutti i territori occupati illegalmente dagli invasori russi sono terra ucraina e faranno sempre parte di questa nazione sovrana”, ha twittato.

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