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A Carbonara di Nola “Donar(si) per salvare”

Carbonara di Nola, 9 Dicembre – L’incontro del 6 dicembre “ Donar(si) per salvare”, a Carbonara di Nola,  presso la sala  teatrale Don Agnello Saviano,  promosso dal carbonarese Natale Peluso, giovane studente dell’ISIS A. Rosmini di Palma Campania e  dall’ Associazione Pro Loco Castello di Palma, ha avuto un buon successo. Il giovane Peluso, moderatore della serata, si è così espresso: “LAssociazione Sorridi alla vita che ho conosciuto grazie al mio prof. Francantonio Santella, mi è entrata nel cuore per i valori che trasmette: donare senza chiedere nulla in cambio.

Questo incontro nasce dal forte desiderio di far conoscere a quante più persone possibili la realtà di Sorridi alla vita, a Palma ben nota, ma a Carbonara sicuramente meno e dell’importanza della donazione intesa non solo in senso materiale ma soprattutto spirituale al fine di salvare un’altra vita. Non a caso il nome dell’incontro è Donar(si) per salvare. Un principio di cui, nel mio piccolo, mi farò portavoce. Sorridi alla vita è solidarietà. Solidarietà è aiutare il prossimo con un gesto umano e vitale, uno dei motivi per il quale l’Associazione Sorridi alla Vita si prodiga nel  sensibilizzare  alle varie attività che porta avanti, quante più persone sull’importanza della donazione del sangue e dell’iscrizione al registro donatori midollo osseo.

Donare sangue,- ha continuato il giovane Peluso – significa letteralmente dare la propria Linfa vitale ad un’altra persona per tenerla in vita. Spero che riusciremo a donare linfa vitale a quei bambini che ne hanno bisogno. Carbonara è un paese piccolo, ma ricco di persone desiderose di aiutare gli altri in un percorso di solidarietà e crescita reciproca: io sono uno di quelle”.

Il presidente della Pro Loco Castello, Gianfranco Donnarumma, già attivo per Sorridi alla vita, ha informato i presenti: “sono stato ben lieto di accettare la proposta del giovane Peluso, unirci per un evento a Carbonara per fini solidali. E non nascondo che lo reputo una   giovane promessa carbonarese per fare cose belle per il proprio paese.  Stare a fianco a lui a preparare l’evento è stato molto positivo, è solo un giovane, ma con tanta voglia di dare. Grande forza ci ha trasmesso Giovanna Santella di Sorridi alla vita, un esempio di determinazione non indifferente per tutto ciò che fa per la sua associazione e per gli altri”.

E il primo cittadino dott. Antonio Iannicelli: “Sono onorato di questo incontro che a Carbonara si presenta come grande generosità della famiglia Santella che da una disgrazia ha saputo realizzare un contributo efficace per gli altri, per i malati, per i meno abbienti, per noi tutti che attingiamo dal loro impegno come stimolo a fare del bene per stare bene.  Una lodevole concretizzazione di portare avanti un’Associazione che fa solo bene, dà speranza a vite e valori a quanti seguono i loro progetti. Quando di tratta di proposte positive che arrivano a far smuovere gli animi dei compaesani, di quanti accolgono il messaggio, non c’è che da accettare con sommo piacere e mettersi a disposizione, così come ha fatto la proposta il giovane studente Peluso”.

Giovanna Santella ha presentato la realtà di Sorridi alla vita Associazione di volontariato “Martina Santella” Palma Campania, nata nel 2015, dalla sofferenza per Martina, sua sorella, adolescente strappata alla vita terrena prematuramente, nel 2010, dopo 4 anni di dura lotta contro la leucemia e un trapianto al midollo osseo, e  dalla speranza che con gli aiuti e con l’evoluzione nella ricerca si possa salvare la vita a tanti bambini colpiti dalla leucemia. Era poco più che una bambina quando morì. Amava la vita, scriveva poesie, suonava il pianoforte, adorava stare con gli amici. Ha lottato contro la malattia con forza e coraggio cercando di vivere il più possibile nella normalità della sua età insieme agli altri.

“L’obiettivo principale dell’Associazione è quello di sensibilizzare le persone alla donazione del sangue e l’iscrizione al registro donatori di midollo osseo.  E i giovani studenti dell’ISIS Rosmini ogni anno si recano in massa a donare sangue e tante persone lo fanno spontaneamente. Inoltre, favorisce innumerevoli iniziative al fine di raccogliere fondi da sostenere l’Oncologia pediatrica del 1° Policlinico di Napoli, l’AIL Associazione Italiana contro le leucemie – linfomi e mieloma e l’Associazione ONLUS Dynamo Camp, un campo di terapia ricreativa, primo in Italia, strutturato per bambini affetti da patologie gravi o croniche in terapia e nel periodo di post ospedalizzazione. Ormai i giovani, amici di Martina, continuano a programmare partite di calcio, serate musicali, la prossima, il 22, con la Tombolata di beneficenza con cena, musica e tanto divertimento, presso il ristorante Cerere e Bacco, di Palma Campania. Si è creato un movimento vivo e attivo intorno all’Associazione Sorridi alla Vita, ed è quello che voleva Martina: vivere per far vivere.   Devo ringraziare fortemente il giovane studente Natale che a soli 17 anni ha già tanta sensibilità a dare per il prossimo. Io alla sua età non so se l’avrei fatto, quello che lui stasera insieme a Gianfranco hanno realizzato, ma per certo so che la mia vita è cambiata con la morte di mia sorella, con l’Associazione che i miei genitori hanno costruito, con gli amici di Martina che non ci hanno mai abbandonato, con i miei amici e con quelli che ci sostengono. Ho studiato e mi sono laureata, sempre con l’intento di prepararmi per stare con coloro che hanno bisogno concreto di affetto.

Mi sono data anima e corpo alle attività di Dynamo Camp. Ho scelto di essere dalla parte dei deboli, di coloro che il bene devono viverlo con la concretezza dell’essere. È dura ma io è questo che voglio. Evidentemente Martina mi ha portato per mano a seguire i miei percorsi, prima in Associazione e adesso come responsabile di Casette Vive a Dynamo Camp, dopo un lungo percorso di studi preparatori, eccomi a donarmi come ho sempre fatto, col cuore. E sono anche felice perché l’Associazione adesso va perché appartiene a tutti quanti che ci hanno sempre accompagnato, in particolare gli amici di Martina, che nel frattempo sono diventati grandi con senso di responsabilità e paghi di donare. Martina da lassù ci guarda, ma è in mezzo a noi, come stasera”.    

Il discorso di Giovanna Santella si è arricchito con le immagini delle attività di Dynamo Camp, dove, nonostante la malattia, i bambini si divertono e sono felici, guidati dai volontari che si dedicano loro a tempo pieno.

Si è passato, alla fine, alla proiezione del cortometraggio Il mio nome è Martina, prodotto dalla famiglia Santella per “Sorridi alla Vita”, nato dalla memoria di Martina. Il film, scritto e diretto da Francesco Maglioccola, autore di corti a sfondo sociale, legati spesso ad argomenti di grande attualità, il 17 settembre 2018, ebbe per la prima del cortometraggio un pubblico di oltre 400 persone presso l’Auditorium di Saviano. Le scene, tratte dalla vita vera di Martina Santella, hanno destato forti emozioni. Tra gli attori, Simona Capozzi, nell’interpretazione della mamma di Martina, bravissima attrice napoletana che ha preso parte alle serie televisive “Gomorra” e “ I bastardi di Pizzofalcone”, Maurizio De Cristoforo, attore di teatro, napoletano, interpreta il ruolo di un padre che vive  nell’intimo  la malattia della figlia,  Federica Petrongolo di Melito, giovane studentessa, ha incarnato Martina, rivivendo con empatia il tempo  vissuto tra allegria e sofferenza.

Molti i palmesi che hanno partecipato al corto, tra cui Giovanna Santella, la sorella di sangue di Martina, interpretando se stessa, il dott. Trinchese, nel ruolo del medico, vari bambini palmesi, giovanissimi studenti, compagni di ospedale. Non c’è dubbio, la visione del corto, realizzato con la sensibilità che Martina ha trasmesso alla troupe, ha lasciato un messaggio esemplare di bontà di spirito e di solidarietà.

Più volte il cortometraggio è stato presentato a concorsi come al Premio Napoli Cultural Classic 2019 città di Palma Campania vincendo il premio “Vincenzo Russo”;  al Festival del Cortometraggio” – Pietramelara ha vinto il primo premio; ha ricevuto il Premio Carpine D’Argento Corti Festival Città di Visciano. A Carbonara era la prima volta che veniva proiettato. In composto silenzio si è percepito che la vita non muore e l’amore intraprende strade che portano a donare speranze concrete. 

La serata si è conclusa tra la commozione generale. Il ricavato della somma raccolta nella serata verrà devoluta all’AGEOP di Bologna.

 

 

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