Napoli, 11 Ottobre – Fine della latitanza per Emanuele Niola, 33 anni, ritenuto dagli inquirenti elemento di spicco del clan camorristico “Di Lauro” nonché controllore per conto del clan della piazza spaccio del Rione dei Fiori, il “terzo mondo” da sempre appannaggio dei Di Lauro a Secondigliano.
Niola è stato arrestato dai Carabinieri della sezione “Catturandi” del nucleo investigativo di Napoli in un autolavaggio di Secondigliano, non ha opposto resistenza e avrebbe detto di volere una nuova vita lontana dallo spaccio. A lui gli investigatori sono arrivati grazie alla prenotazione di un biglietto per Napoli-Inter che si terrà tra il 21 ottobre: chi per lui stava procurando gli ingressi, in una telefonata con un amico ha fornito solo il proprio nome, temporeggiando sull’altro nominativo, necessario per l’emissione del tagliando.
La telefonata ha insospettito i militari che hanno rinforzato le indagini e consegnato alla giustizia Niola, latitante da alcuni mesi per un provvedimento definitivo di condanna a 6 anni e sette mesi di reclusione e un ordine di carcerazione emesso dalla Corte appello di Napoli per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.
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“Quando insegno e quando scrivo seguo sempre le parole che ci ha tramandato il filosofo Abelardo e che mi serviranno anche domani: “La persuasione ha bisogno di catturare gli animi con discorsi ornati, ma all’insegnante si addice la chiarezza. Laddove manchi la ricchezza dei contenuti abbondano le parole. Solo chi ha una logica d’azione resta se stesso, fermo come il sole”.