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Scisciano, Elezioni. PRC: “Noi non siamo abituati a tacere. Invitiamo il candidato della lista n.1 a riflettere sulla pericolosità del messaggio da lui trasmesso”

Scisciano, 11 Maggio – Finalmente un po’ di brio e vivacità in questa campagna elettorale per le elezioni comunali di Scisciano. E a dire la verità noi di Rifondazione Comunista possiamo rivendicarne un po’ il merito, visto che l’intervento più appassionato è stato quello di un candidato della lista numero 1 che ha scoperto, e reso di pubblico dominio, che Rifondazione Comunista e Fratelli d’Italia possono governare insieme perché hanno la stessa idea di come governare.

Certo un po’ di sano anticomunismo non poteva mancare. E l’anticomunismo, non a caso espresso da chi viene da una scuola politica che si è sempre vantata di aver riscoperto i fascisti e di averli riportati al governo, fa scoprire anche che, pur non avendo in nessuna lista in competizione un proprio tesserato o simpatizzante, e pur non avendo ufficialmente mai dichiarato di voler sostenere una delle due liste in lizza, a Scisciano Rifondazione Comunista vuole governare con Fratelli d’Italia. Potenza dell’anticomunismo!

Però è sembrato, dal tono dell’intervento, che a scatenare i furori del candidato della lista numero 1 sia stato l’aver voluto, Rifondazione Comunista di Scisciano, parlare pubblicamente, senza però seppellirlo sotto le rituali frasi di solidarietà e comprensione, dell’intimidazione armata subita da un candidato della lista numero 2. E, cosa ancor più grave, ne ha voluto parlare pur non essendo direttamente coinvolto nelle elezioni comunali, ritenendolo indirizzato a mettere sotto tutela di interessi estranei alla comunità sciscianese la democrazia che si esprime con le libere elezioni.

Prendiamo nota del messaggio lanciato dal candidato della lista numero 1, e che riteniamo condiviso dalla lista di cui fa parte, che di fronte a questi fatti bisogna tacere, far finta di non vedere, limitarsi alle frasi di circostanza e di maniera. Vogliamo però far conoscere al candidato della lista numero 1, invitandolo innanzitutto a riflettere sulla pericolosità del messaggio da lui trasmesso, un dato storico, che forse per la sua giovane età e per la scuola politica da cui proviene non conosce: i comunisti non sono abituati a tacere, così come hanno loro insegnato i comunisti uccisi dalla mafia, dal nazifascismo, dalle dittature di tutto il mondo.

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

SEZIONE DI SCISCIANO

 

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