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Proteste in Cina contro la politica Zero Covid

Napoli, 29 Novembre – “No ai tamponi, sì alla libertà” Proteste senza precedenti in Cina contro le restrizioni anti-contagio e la severissima politica Zero Covid imposta da Pechino ai suoi cittadini. Censura e forze dell’ordine in campo per azzerare la protesta.

Inoltre, Pechino annuncia un nuovo piano per accelerare i vaccini, per aumentare la copertura tra gli anziani, a partire dagli ultraottantenni. La Commissione sanitaria nazionale cinese ha riferito il proposito di rafforzare la protezione anche tra le persone nella fascia 60-79 anni. E in Italia, ovviamente, c’è da ridere per non piangere. Il doppiopesismo della sinistra si fa sempre avanti nella maniera più ridicola e grottesca possibile.

Lo spiega benissimo lo storico Eugenio Capozzi. “I media progressisti e di establishment esaltano le proteste in Cina contro i lockdown. Cioè contro le stesse politiche liberticide che i governi da loro sempre sostenuti (Conte 2 e Draghi) hanno copiato da Pechino e attuato per anni. Contro le stesse politiche liberticide che quei media hanno acriticamente appoggiato dal 2020 in poi, demonizzando, deridendo, censurando tutti quelli che si opponevano.

Se continua così tra un po’ andrà a finire che quei media rivendicheranno di aver fatto eroicamente la resistenza contro i lockdown in Italia. Un po’ come Veltroni che non era mai stato comunista, o il PD che aveva abbattuto il muro di Berlino.” Servono il lockdown? Secondo Conte erano fondamentali; per De Luca sono stati una botta de vita. Voglio concludere con un’affermazione del collega Gerardo Verolino, che sicuramente non le ha mai mandate a dire “La Cina lo dimostra. I lockdown non servono. Servono solo a reprimere il dissenso. I sostenitori talebani dei lockdown si scusino e vadano a nascondersi.”

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