Pompei, 6 Ottobre – Pompei si è trasformata oggi in un centro di preghiera e speranza, accogliendo migliaia di fedeli per la Supplica alla Madonna del Rosario. La celebrazione, presieduta dall’arcivescovo Petar Rajič, nunzio apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino, ha unito voci e cuori nella richiesta di pace in un mondo dilaniato dai conflitti.
Durante la messa, monsignor Rajič ha lanciato un appello pressante: “La nostra preghiera per la pace deve essere incessante, poiché il mondo è lacerato dalla guerra, in Ucraina, in Terra Santa e in molte altre nazioni”. Il nunzio ha richiamato le parole di Papa Francesco, esortando i presenti a non stancarsi di pregare e ad essere testimoni di pace attiva: “Continuiamo senza stancarci, come ci esorta Papa Francesco, a pregare per la pace essendo allo stesso tempo uomini e donne di pace“.
Domani, su richiesta del Pontefice, i fedeli di tutto il mondo sono invitati a unirsi in preghiera e digiuno, un gesto simbolico per invocare la fine delle ostilità globali. Monsignor Rajič ha sottolineato la drammaticità della guerra, definendola una ferita aperta per l’intera umanità: “Ogni guerra lascia segni indelebili sul corpo dell’umanità. Non possiamo vivere nell’indifferenza o volgere lo sguardo altrove. Dobbiamo farci carico del loro dolore e non darci pace finché non ci sarà pace”.
L’arcivescovo di Pompei, monsignor Tommaso Caputo, ha rafforzato il messaggio di unità e solidarietà lanciato dalla Supplica: “Pace sulla terra. Questo è il grido che oggi s’innalza da Pompei, accomunando tutti noi presenti e i fedeli che, nel mondo, si uniscono spiritualmente a questa preghiera. Il fragore delle armi non cessa, anzi, si intensifica in Terra Santa, in Ucraina e in tante altre nazioni in conflitto. Siamo nelle mani di Dio”.
Caputo ha inoltre ricordato l’importanza delle opere di carità realizzate dal Santuario di Pompei, contrapponendo simbolicamente la devastazione della guerra alla luce della solidarietà: “Di fronte alle tenebre del conflitto, la luce della carità brilla forte, con il popolo di Maria che oggi prega unito, con un cuore solo. Noi tutti siamo uno accanto all’altro”.
La Supplica alla Madonna del Rosario, evento di lunga tradizione, ha rappresentato oggi non solo un rito religioso, ma un potente appello alla comunità internazionale affinché la preghiera e la solidarietà diventino strumenti efficaci nella costruzione della pace mondiale.
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