Mondragone, 20 Agosto – Si è ucciso con un colpo di pistola al petto Pietro La Torre, zio 88enne di Augusto La Torre considerato dagli investigatori uno dei capi della camorra casertana e noto come il “boss psicologo” per aver conseguito la laurea in carcere, per un certo periodo collaboratore di giustizia.
L’episodio è avvenuto a Mondragone, comune del litorale casertano dove i La Torre vivono.
L’anziano, pregiudicato per reati di camorra e considerato organico al clan fondato dal fratello Tiberio, padre di Augusto, si è sparato nella sua abitazione di via San Francesco d’Assisi con una Beretta con matricola cancellata; è stato il figlio a scoprire il corpo del padre e a chiamare i carabinieri.
Pietro La Torre era stato arrestato l’ultima volta nel 2015 insieme col figlio Luciano per il reato di usura nell’ambito di un’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere. Sulla salma dell’88enne, che sembra soffrisse di depressione, verrà effettuata l’autopsia.
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“Quando insegno e quando scrivo seguo sempre le parole che ci ha tramandato il filosofo Abelardo e che mi serviranno anche domani: “La persuasione ha bisogno di catturare gli animi con discorsi ornati, ma all’insegnante si addice la chiarezza. Laddove manchi la ricchezza dei contenuti abbondano le parole. Solo chi ha una logica d’azione resta se stesso, fermo come il sole”.