Napoli, 30 Settembre – Capita mentre in giro per il mondo infuria la Guerra di imbattersi in qualche titolo che colpisce l’attenzione per la sua singolarità.
E’ quanto è successo con “Lettera Ad Un Allievo: oɹnʇnɟ lɐp ǝıɹoɯǝɯ” che attrae l’attenzione sin dalla quarta di copertina “ironica al limite del cinismo” in cui l’autore, un Generale dell’Esercito, Salvatore Polimeno, ora in quiescenza, confessa di “dilettarsi a scrivere libri …illeggibili per i giovani e gli amici” dopo aver trascorso la sua prima vita a collezionarli per “regalarli ai figli in occasione delle principali ricorrenze”.
Il libro racconta di un’ipotetica lettera ad un allievo del futuro, sessanta anni dopo l’ingresso nell’istituto di formazione militare da parte dell’autore, quale dono non solo della propria esperienza ma anche di quella tramandata in eredità da parte degli allievi di altrettanti anni prima.
Ecco allora dipanarsi davanti agli occhi dell’autore gli eventi a partire dal 1918 in un incessante incedere sino al 2038 alla ricerca delle profondità dell’intimo dell’uomo e del soldato di ogni tempo ma anche del giovane di ogni tempo, oserei aggiungere, tra principii, valori, simboli, doveri, solo apparentemente immutabili, nel sostanziarsi dei cangianti contesti di riferimento in una straordinaria cavalcata, a testimonianza di tante vicende umane.
Anche dei giovani di ogni tempo ed avrei osato aggiungere anche dei genitori, semplicemente perché, dopo aver letto il libro, ho dovuto riconoscerne la validità per tutti i giovani che si apprestano ad affrontare le sfide della vita e per tutti i genitori attenti alle vicissitudini dei propri figli, in presenza di un’analisi unica e singolare, che intreccia esperienze personali e riflessioni storiche per fornire una guida preziosa su leadership, etica, algoretica, strategia, contemporaneità, formazione, educazione in un mondo in costante cambiamento.
Dalla Grande Guerra alle sfide future, passando non solo attraverso il secondo conflitto mondiale, il dopoguerra, il miracolo economico, gli anni di piombo ma anche l’evoluzione del diritto internazionale umanitario e della normativa nazionale di più stretto interesse delle operazioni di interesse nel loro continuo mutare, il testo sembra voler rivolgersi anche a chi ha a cuore le sorti di questo nostro Paese e del Suo ruolo in campo internazionale e crede fortemente nell’importanza delle istituzioni, di cui l’Esercito è esemplare espressione, e del servizio alla Nazione e perché no …anche a chi dileggiando l’uniforme ferisce le moltitudini che con essa hanno affrontato i rigori di tante guerre in ogni dove! Un must – read allora per rigenerarsi nei momenti di crisi ritrovandosi più arricchiti e più motivati di prima.
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