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Corsi Operatore Socio Sanitario: cosa sono e info utili

Napoli, 19 Gennaio – Della durata di 1000 ore complessive, il corso per Operatore Socio Sanitario (OSS) offre tanti interessanti sbocchi nel mondo del lavoro. La qualifica, valida in tutto il territorio nazionale e nei Paesi facenti parte dell’Unione Europea, consente di accedere alle ASL, alle RSA, agli ospedali, alle cliniche private e alle residenze degli assistiti come supporto a professionisti del settore sanitario e sociale quali infermieri, terapisti della riabilitazione, dietologi, educatori professionali e molto altro.

L’Operatore Socio Sanitario ricopre diverse mansioni:

  • aiuta i pazienti totalmente o parzialmente non autosufficienti, effettuare piccole medicazioni,
  • verifica la regolare assunzione della terapia farmacologica prescritta dal medico curante,
  • previene la formazione delle piaghe da decubito,
  • rileva con cadenza periodica i parametri vitali,
  • favorisce il benessere e l’autonomia del paziente, ma può occuparsi anche del disbrigo di pratiche burocratiche e provvedere alla sterilizzazione,
  • sanitizzazione e sanificazione degli ambienti comuni.

La figura professionale, dunque, svolge attività ausiliarie ma non ha alcun potere decisionale.

Oltre all’aspetto umanitario, bisogna considerare che l’OSS opera quotidianamente in ambienti ad elevato rischio biologico, in quanto esposto al contatto diretto con sangue, saliva, fluidi corporei, aerosol respiratori e strumenti contaminati (le epidemie di infezioni ospedaliere sono spesso attribuibili ad errori nelle pratiche assistenziali e risultano quindi prevenibili).

Il suo operato è regolamentato dal Testo Unico Sulla Salute e Sicurezza Sul Lavoro, articolo 2 del Decreto Legislativo del 9 aprile 2008 n.81.

Corsi di sicurezza sul lavoro e professione OSS

Il D.Lgs. n. 81/2008 stabilisce che l’Operatore Socio Sanitario, come qualsiasi altro lavoratore facente parte di una piccola, media o grande realtà aziendale, ha l’obbligo di partecipare a un corso di sicurezza sul lavoro.

Il percorso di formazione della durata di 4 ore, è necessario per educare adeguatamente il personale alla gestione di emergenze o incidenti e alla loro prevenzione.

Il corso ha lo scopo di informare il lavoratore dei rischi in cui può incappare durante lo svolgimento delle proprie mansioni. Un Operatore Socio Sanitario, ad esempio, può andare incontro a infezioni comunitarie e/o occupazionali, è esposto all’HIV, all’HBV (virus dell’epatite B) e all’HCV o virus dell’epatite C.

Va ricordato che anche i pazienti possono contrarre infezioni di diverso tipo, trasmesse dallo stesso personale sanitario, motivo per cui è necessario adottare delle adeguate misure di controllo delle ICA (ovvero delle infezioni correlate all’assistenza). Tra le precauzioni standard si annoverano:

  • igiene e pulizia delle mani;
  • controllo ambientale (basato sulla pulizia e la disinfezione periodica delle stanze, dei letti, delle sponde, degli arredi o di altre superfici). A seguito della dimissione di un paziente o dopo il suo decesso, è indispensabile provvedere alla sanificazione e alla
  • disinfezione accurata dell’unità di degenza;
  • uso costante dei dispositivi di protezione individuale quali mascherine, guanti monouso, grembiuli o copri-camici, occhiali e scudi facciali;
  • rimozione e adeguato smaltimento della biancheria contaminata;
  • attenzione a tutti gli strumenti taglienti e pungenti, veicolo principale della contaminazione biologica.

Affinché l’azienda sanitaria possa operare in totale sicurezza, è necessario che ciascun lavoratore acquisisca un’adeguata formazione circa le proprie mansioni e il proprio posto di lavoro, impegnandosi a rispettare le norme di sicurezza acquisite.

In sostanza, un corso di sicurezza sul lavoro ha lo scopo di definire i concetti di danno, rischio e prevenzione, fornendo delle conoscenze approfondite sulla legislazione e gli organi di vigilanza. Spiega, inoltre, tutti i comportamenti da adottare per tutelare al massimo la sicurezza e la salute propria e dei colleghi.

La formazione verrà svolta durante l’orario di lavoro e il costo è a carico esclusivo del titolare o responsabile della struttura.

Quali sono i vantaggi di un corso per Operatore Socio Sanitario?

Il corso per Operatore Socio Sanitario offre grandi opportunità lavorative. Professione rivolta a molti, ma non adatta a tutti, gratifica solo se viene svolta con passione e competenza. Sulla figura dell’OSS gravano diverse mansioni.

Avere a che fare quotidianamente con pazienti fragili da un punto di vista fisico e/o mentale, affetti da disabilità temporanee o permanenti, garantire loro una buona qualità della vita non è cosa semplice, o almeno non tutti i giorni. Tuttavia, il percorso di formazione aiuta gli studenti a trovare dentro di sé le motivazioni che vanno ben al di là della retribuzione mensile.

L’OSS qualificato ha la possibilità di introdursi rapidamente nel mondo del lavoro, trovando impiego all’interno delle RSA, delle ASL locali, delle cliniche private, degli ospedali, dei centri diurni integrati, degli IPAB (ovvero Istituti pubblici di assistenza e beneficenza) oppure presso il domicilio degli assistiti.

L’inserimento all’interno di queste strutture può avvenire tramite l’intermediazione di un’agenzia interinale, attraverso una cooperativa, mediante l’assunzione diretta in ambienti privati oppure partecipando ai concorsi pubblici.

La figura professionale ha il compito di tutelare gli assistiti, supportare l’operato degli infermieri, provvedendo ad eseguire piccole medicazioni, interventi igienico-sanitari appropriati e fornire un’assistenza medica di base, senza mai prendere decisioni in maniera autonoma.

Per accedere al corso di Operatore Socio Sanitario è necessario aver compiuto 18 anni, possedere il diploma di scuola media superiore o l’attestato di qualifica professionale (per i minorenni) e un certificato medico di idoneità fisica all’impiego. I residenti stranieri devono avere una buona conoscenza della lingua italiana.

Il programma formativo ha una durata complessiva di 1000 ore suddivise in:

  • 450 ore di parte teorica costituita anche da una sezione motivazionale, da moduli di conoscenze di base e professionalizzanti. Lo studente avrà quindi una preparazione impeccabile su come operare con i portatori di handicap, con i malati terminali, i pazienti psichiatrici e gli ospedalizzati;
  • 450 ore di tirocinio in strutture pubbliche o private;
  • 100 ore riservate a laboratori di simulazione ed esercitazioni.

Il corso ha obbligo di frequenza e non può essere erogato in modalità di apprendimento a distanza.

L’Attestato di qualifica conseguito dopo il percorso di formazione ha validità in tutto il territorio nazionale ma anche nei Paesi dell’Unione Europea, il che è un vantaggio non da poco, così come il costo del corso.

Per tutti i possessori di ISEE minimo il corso è del tutto gratuito. Il guadagno mensile di un Operatore Socio Sanitario che lavora nelle strutture pubbliche è simile o leggermente inferiore alle retribuzioni offerte da quelle private: queste ultime, infatti, tengono conto dei turni notturni e festivi, nonchè degli anni di anzianità.

Conclusioni

Diventare OSS richiede l’obbligo di frequenza di un corso di formazione specifico. I requisiti per accedere al programma di formazione sono minimi. Le opportunità di lavoro sono molto interessanti, così come il guadagno mensile.

Tuttavia, è bene sapere che per operare in questo settore è necessario essere molto motivati, avere passione, tanta umanità e essere in grado di strappare un sorriso a chi ogni giorno combatte per la vita.

Fonte delle informazioni: https://www.sicuringegneria.com/corsi-settore-socio-sanitario

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