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Coronavirus, Lamberti (Federlab): “Bando Soresa per reclutamento laboratori sbagliato: decine di centri tagliati fuori”

Napoli, 3 Aprile –“L’avviso pubblicato sul sito di SoReSa, finalizzato ad acquisire la disponibilità dei laboratori di analisi accreditati in grado di effettuare tamponi per il Covid-19, rischia di tenere fuori una miriade di piccole ma validissime strutture in Campania”.

Lo dichiara Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia, tra le principali associazioni di categoria (con più di 2mila le strutture associate su tutto il territorio nazionale) del comparto della laboratoristica e dei centri poliambulatoriali privati accreditati con il SSN. Sotto accusa, finisce il bando della Regione dove, secondo Lamberti, ci sono “almeno due punti incomprensibili”.

Il primo, spiega il presidente di Federlab in una lettera indirizzata, tra gli altri, al governatore campano Vincenzo De Luca ed all’ad di Soresa Corrado Cuccurullo, “attiene ai termini troppo ristretti entro cui presentare l’istanza di partecipazione, originariamente fissati alle 12 di stamattina e poi spostati alle 16. Con una dead line così ravvicinata anche strutture di alto livello rischiano di essere tagliate”.

Altro aspetto “su cui è lecito manifestare perplessità” è, per il presidente di Federlab “la produttività giornaliera minima richiesta per partecipare alla procedura: l’avviso è, infatti riservato a singoli laboratori che garantiscano un minimo di produttività di 500 tamponi al giorno; mentre per le strutture aggregate in associazione il limite scende ad almeno 300 per ogni singolo associato”.

Ora, spiega Lamberti “quel quantitativo minimo non appare in alcun modo proporzionato rispetto alla descritta esigenza. La regione Sicilia, ad esempio, in un’analoga procedura, ha richiesto la capacità di evadere almeno 100 richieste al giorno”.

E poi, prosegue ancora il presidente di Federlab: “c’è la strada della gara al massimo ribasso. Scelta legittima, per carità, ma che rischia di pagare cara in termini di qualità del servizio”.

Per Lamberti: “se l’obiettivo doveva essere quello di ampliare al massimo la capacità operative delle strutture, un bando simile, così restrittivo e con quelle tempistiche, equivale a tenerne fuori tantissime”.

“La nostra proposta – rilancia Lamberti – resta quella di prima: noi siamo pronti a fare la nostra parte per il conseguimento dell’obiettivo comune di arginare la diffusione del SARS-COV-2, in maniera completamente gratuita”.

“La Regione – sottolinea il presidente di Federlab – si faccia solo carico di acquistare i kit della stessa tipologia di quelli già acquistati per il pubblico e li passi ai nostri laboratori. Così noi ci limiteremmo a fare da operatori e l’ente, non pagando le singole prestazioni ma solo il materiale fornitoci, risparmierebbero un sacco di soldi”. “In tal modo a vincere saranno tutti: la Regione, i privati ed i cittadini” conclude Lamberti.

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