Politica

Coronavirus, bozza dl Ristori Quater: contributi a lavoratori turismo e sport e rinvii fisco

Roma, 28 Novembre – Il rinvio delle scadenze fiscali del 30 novembre e anche nuovi aiuti una tantum per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo (1000 euro) e per i lavoratori impiegati nel settore dello sport (800 euro). 92 milioni di euro extra, inoltre, per il  Fondo a sostegno delle associazioni sportive e società sportive dilettantistiche: sono i contenuti di una ‘prima bozza’ del decreto “Ristori Quater”.

“Per il mese di dicembre 2020 –si legge nella bozza- è erogata dalla società Sport e salute un’indennità pari a 800 euro, in favore dei lavoratori impiegati con rapporti di collaborazione presso il Comitato olimpico nazionale (Coni), il Comitato italiano paralimpico (Cip), le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva (riconosciuti dal Coni e dal Cip), le  società e associazioni sportive dilettantistiche”.

Per poter ottenere il contributo a favore dei dipendenti le attività devono aver  ”cessato, ridotto o sospeso la loro attività”. Il tetto massimo di spesa previsto è di 170 milioni di euro. Tra i 27 articoli del Ristori Quater anche aiuti per il settore delle fiere e congressi, il differimento delle elezioni per gli organismi di rappresentanza sindacale, il rinvio di alcune scadenze del federalismo fiscale, la facoltà di estensione della durata dei fondi immobiliari quotati e fondi per le forze di polizia, i vigili del fuoco e per l’emersione del lavoro irregolare.

In particolare, dai primi dettagli che emergono, si prevede lo stop alle ganasce del fisco e anche alle altre procedure esecutive, se il contribuente presenterà o ha presentato una domanda per chiedere una dilazione dei propri “debiti fiscali” per comprovate difficoltà economiche a pagare. Il blocco della possibilità per il fisco di attivare queste procedure – dal pignoramento al fermo amministrativo – non riguarderà le procedure già attivate, ma scatterà subito dopo la presentazione della domanda che il contribuente farà per ottenere la dilazione.

La norma prevede che alla presentazione della domanda si blocchino anche i termini di prescrizione e decadenza. E’ assegnato, inoltre, alle Regioni a statuto ordinario un contributo di 250 milioni di euro destinato al finanziamento delle quote capitale dei debiti finanziari in scadenza nel 2020. 

“Per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato, il termine di versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi e dell’Irap in scadenza il 30 novembre è prorogato al 10 dicembre”. Mentre, il termine di versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi e dell’Irap, dovuto per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre, è prorogato al 30 aprile 2021 “per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato, con ricavi o compensi non superiori a 50 milioni nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto-legge e che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% nel primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.

Inoltre, se il contribuente presenterà la richiesta di dilazione dei debiti fiscali, fino alla data dell’eventuale rigetto della richiesta o dell’eventuale decadenza dalla dilazione, si legge nella bozza: “sono sospesi i termini di prescrizione e decadenza; non possono essere iscritti nuovi fermi amministrativi e ipoteche, fatti salvi quelli già iscritti alla data di presentazione; non possono essere avviate nuove procedure esecutive”. “Ritengo che domani, o al massimo lunedì mattina, faremo un consiglio dei ministri e lunedì ci sarà in Gazzetta il decreto che sospende tutte le scadenze fiscali da qui a fine anno per tutti e che cerca di dare un ulteriore sostegno alle imprese” ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, intervenendo stamane alla presentazione del rapporto del Centro Studi di Confindustria. 

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