Napoli, 13 Settembre – In vista del prossimo impegno del Napoli contro il Cagliari, l’allenatore Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa, toccando diversi temi chiave, dal peso della pressione al processo di ricostruzione della squadra, fino al ruolo strategico del presidente Aurelio De Laurentiis nella storia del club.
Pressione e responsabilità: un fardello inevitabile
Antonio Conte ha esordito affrontando il tema della pressione, inevitabile per chi, come lui, ha già ottenuto importanti successi in passato. “Mi porto dietro una grande pressione e responsabilità”, ha dichiarato Conte, consapevole che il suo passato vincente genera aspettative costanti da parte di tifosi e critica. “Lo dicevano anche alla mia firma quando mancava al Napoli mezza squadra”. Nonostante le difficoltà del presente, Conte non intende sottrarsi a questa pressione, anzi, la considera parte integrante del lavoro da svolgere: “Sappiamo che dobbiamo lavorare e sicuramente crescere”.
La “profonda ricostruzione” del Napoli
Un altro aspetto centrale del discorso di Conte riguarda la condizione attuale del Napoli, che secondo il tecnico non è in un vero “anno zero”, come sostenuto dal presidente De Laurentiis, ma in una fase di “profonda ricostruzione”. Il mercato estivo ha visto un radicale cambiamento nella rosa, con l’arrivo di sette nuovi giocatori e la partenza di dodici-tredici elementi chiave. “Significa un cambiamento importante”, ha sottolineato Conte, che ha però espresso piena consapevolezza di ciò che lo attende e delle aspettative elevate del club e dei suoi sostenitori.
Il ruolo Storico di De Laurentiis e l’importanza della struttura
Conte ha poi voluto riconoscere il contributo straordinario di De Laurentiis e della sua famiglia negli ultimi vent’anni, sottolineando come l’impegno del presidente sia stato decisivo nel portare il Napoli dai campi della Serie C fino ai vertici del calcio italiano e internazionale. “Ora faccio parte della storia del Napoli e mi dà grande motivo di orgoglio”, ha aggiunto il tecnico.
La visione strategica di Conte non si limita al campo, ma si estende anche agli aspetti organizzativi del club, in particolare alla necessità di migliorare le strutture sportive. “De Laurentiis ha parlato di crescita non solo in campo, ma anche fuori”, ha spiegato Conte, facendo riferimento alla sua esperienza nella Premier League, dove ha compreso l’importanza di un centro sportivo moderno, in grado di ospitare sia la prima squadra che le giovanili. “Quando arrivai all’Inter, Appiano era un disastro e abbiamo lavorato molto sul centro sportivo. Ora anche Napoli vuole un centro sportivo che dia di più”. La creazione di un ambiente coeso e integrato è vista come una condizione essenziale per lo sviluppo di una mentalità vincente.
Una sfida tra pressioni e opportunità
L’intervento di Antonio Conte in conferenza stampa ha evidenziato la sua consapevolezza del compito arduo che lo attende, ma anche la determinazione a sfruttare questa sfida come un’opportunità per portare il Napoli a nuovi livelli di successo. Tra pressioni personali, responsabilità verso il club e attenzione alle strutture extracampo, Conte ha tracciato una linea chiara su ciò che intende realizzare in questa nuova avventura. Una ricostruzione che, seppur complessa, potrebbe gettare le basi per una nuova era di successi per il Napoli.