Politica

Sciopero Scuola, demA aderisce alla manifestazione del 30 maggio

ARCANGELI (COORDINATORE): “QUESITI CONCORSO ERRATI, PROCEDURA INACCETTABILE”

Napoli, 24 Maggio – Tagli su organici e risorse, sempre più soggetta alle logiche del risparmio e della privatizzazione, sottratta alla contrattazione e governata per decreto, con decine di migliaia di docenti precari ancora in attesa di stabilizzazione e infine un doppio concorso (ordinario e straordinario) per l’immissione in ruolo del personale insegnante che offende la dignità dei candidati.

Sono alcune delle questioni che hanno spinto i componenti del tavolo Scuola a decidere l’adesione del Movimento demA alla giornata di sciopero nazionale del settore decisa dai sindacati per il prossimo 30 maggio.

“La scuola è elemento centrale della società attuale eppure ignorata dalla politica che si dimostra sempre più sorda ai ripetuti appelli di lavoratori e studenti – ha affermato Massimo Arcangeli coordinatore del tavolo tecnico. Riteniamo dunque improrogabile una chiara assunzione di responsabilità da parte del Ministro dell’Istruzione, su una selezione concorsuale in corso di svolgimento, mortificante e sperequativa, consumata in molti casi ai danni di docenti precari da troppo tempo in attesa di una stabilizzazione non più rinviabile”. Il gruppo ha spiegato la sua posizione contro la procedura concorsuale, che ha definito inaccettabile, identificando alcuni punti chiave.

I concorrenti si sono dovuti cimentare con quesiti ipernozionistici, predisposti allo scopo di decimare la platea dei partecipanti e non di selezionare i migliori. Non pochi fra i quesiti sono tagliati e incollati da fonti web di valore scientifico scarso o nullo. Decine e decine di quesiti fra quelli somministrati sono sbagliati, ambigui, mal posti, fuori programma o altro. Le percentuali di bocciatura dei candidati sono altissime, dell’ordine del 90%: al 14 aprile 2022, su un totale di 87.074 candidati per l’ordinario, ce l’avevano fatta in 8.976 (il 10,31%). Per le classi di concorso STEM la Direzione generale per il personale scolastico del Miur, il 27 aprile scorso, ha comunicato agli Uffici Scolastici Regionali che i «quesiti sono stati redatti in modo da non necessitare l’uso di carta da scrivere e penna». Diversi candidati hanno lamentano che carta e penna sarebbero state invece necessarie o indispensabili per lo svolgimento della prova.

“Dalle tante segnalazioni, diffuse via social si evince come non si sia provveduto, in alcune sedi d’esame, alla sorveglianza dell’aula in cui si sono svolte le prove, inficiate dagli scambi di informazioni fra i candidati e dalle loro richieste di aiuto, per la risoluzione dei quiz, a persone esterne – ha concluso Arcangeli – Inoltre strane anomalie sono state riscontrate, per più di una classe di concorso, fra i turni antimeridiani e quelli pomeridiani (con percentuali di promozione troppo frequentemente superiori per i secondi – fino a quattro volte tanto – rispetto ai primi)”

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