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Sorrento, PREMIO BIAGIO AGNES 2019 XI edizione: sul palco personaggi del giornalismo e dello spettacolo

È il celebrare i valori del giornalismo, della comunicazione – informazione. Un Momento significativo: il riconoscimento per Antonio Megalizzi “alla memoria”, reporter rimasto vittima dell’attentato di Strasburgo.

Sorrento, 24 Giugno  – La XI edizione del “Premio Biagio Agnes”: Premio Internazionale dell’Informazione, che si svolge a Sorrento dal 21 al 23 giugno. Organizzato dalla Fondazione Biagio Agnes in collaborazione con la Rai Radiotelevisione Italiana e in partnership con Confindustria, il Premio Biagio Agnes è dedicato alla memoria dello storico direttore generale della Rai e grande giornalista per celebrare i valori del giornalismo, della comunicazione e dell’informazione, unendo l’attenzione alla realtà italiana a un imprescindibile respiro europeo e internazionale. L’evento clou del Premio è stato la cerimonia di premiazione condotta da Mara Venier e Alberto Matano.

Evento che secondo programma si è svolto sabato 22 giugno.  L’intera serata sarà trasmessa sabato 29 giugno in seconda serata su Rai1. Edizione 2019: numerose le personalità intervenute; Marcello Foa, Presidente Rai, Fabrizio Salini, Amministratore Delegato Rai, Simona Agnes, Presidente Fondazione Biagio Agnes, Gianni Letta, Presidente Giuria Premio Biagio Agnes, Teresa De Santis, Direttore Rai1, inoltre Antonio Tajani, Presidente del Parlamento Europeo, Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria, e i familiari di Antonio Megalizzi, il giovane giornalista rimasto vittima dell’attentato di Strasburgo del dicembre 2018 alla cui memoria è stato conferito un premio.

Il prestigioso evento televisivo, condotto da Mara Venier, volto amatissimo della televisione italiana, e dal giornalista e conduttore Alberto Matano, ha visto salire sul palco di Marina Grande a Sorrento i più importanti nomi della comunicazione nazionale e internazionale, accanto a numerosi ospiti del mondo della cultura e dello spettacolo. Nel corso della cerimonia, sono stati molteplici gli spunti di riflessione sulle tematiche più attuali ma anche i momenti d’intrattenimento tra musica e parole in una ricca serata targata Rai, per la regia di Roberto Croce.  “Il Premio Agnes, da sempre avulso da interessi economici e politici, segue anche quest’anno un unico filo conduttore, quello del rispetto della corretta informazione, per tutelare il giornalismo e combattere le fake news“, afferma Simona Agnes, presidente della Fondazione Agnes, “è quanto mai necessario tutelare e onorare il lavoro di chi racconta la realtà con onestà, rispettando i valori di un giornalismo di fonti e notizie: principi che hanno sempre guidato la vita e il lavoro di Biagio Agnes“. “Questa sarà un’edizione al top“, prosegue, “i vincitori sono stati scelti nella diversità dei loro percorsi, ma tutti sono legati dallo sforzo comune di raccontare e capire il presente che stiamo attraversando“. Raccontare le storie del mondo con uno sguardo libero da condizionamenti, restituire le trame della realtà nel tentativo di decifrarne la complessità, parlare del presente con rigore e passione civile, nella convinzione che un’informazione vera, corretta e accurata sia strumento essenziale di democrazia e libertà: sono questi i valori a cui guarda il Premio Biagio Agnes, nato con l’obiettivo di promuovere il giornalismo di qualità, quello più coraggioso e capace non solo di descrivere il mondo che ci circonda, ma anche di interpretarlo o addirittura di anticiparlo.

Il Premio riserva ampio spazio anche alla valorizzazione delle imprese italiane, con l’approfondimento di tematiche relative ai processi di sviluppo e crescita economica, sociale e culturale del Paese. Tra i riconoscimenti più significativi di questa XI edizione, quello assegnato a due grandi storie del giornalismo italiano: i 140 anni del quotidiano romano Il Messaggero e i 90 anni della rivista Domus. Ad aggiudicarsi il “Premio Giornalismo Sportivo” è stata “La Gazzetta dello Sport” , nell’anno del decennale della scomparsa del suo mitico direttore Candido Cannavò, ricordandone la passione e lo stile unico e indimenticabile. A ricevere il Premio Agnes 2019, divisi in 13 categorie, sono stati: Premio Internazionale: Antoni Cases, Giornalista e consulente editoriale; Premio per la Carta Stampata: Lina Palmerini, Il Sole 24 Ore; Premio Miglior Cronista: Gianni Santucci, Corriere della Sera; Premio Giornalista d’Inchiesta: Andrea Bassi, Il Messaggero; Premio Giornalista per l’Europa: Antonio Megalizzi “alla memoria”, reporter appassionato d’Europa rimasto vittima dell’attentato terroristico di Strasburgo; Giovanna Pancheri, corrispondente da New York – Sky TG24; Premio per la Televisione: Lucia Goracci, corrispondente Rai; Premio per la Radio: I Lunatici, Rai Radio 2. Autori e conduttori: Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio; Premio Giornalista Scrittore: Per la saggistica: Gennaro Sangiuliano, Direttore Tg2 e autore di saggi tra cui: Putin. Vita di uno Zar; Trump. Vita di un presidente contro tutti; Hillary. Vita e potere in una dynasty americana; Il Quarto Reich. Come la Germania ha sottomesso l’Europa (con Vittorio Feltri); Per la narrativa: Giovanni Grasso, con il libro Il caso Kaufmann; Premio Nuove Frontiere del Giornalismo: Andrea Pontini, AD ilGiornale.it, per la creazione della piattaforma di crowdfunding per i reportage di guerra Gli Occhi della Guerra; Premio Giornalismo Sportivo: La Gazzetta dello Sport, Direttore Andrea Monti; Premio Editoria: Quotidiana: 140 anni de Il Messaggero; Periodica: 90 anni di Domus; Premio Under 35: Francesco Maesano, Tg1; Premio Cinema e Fiction: Serena Rossi, per l’interpretazione e il record di ascolti del film “Io sono Mia”, andato in onda in prima serata su Rai1. Come da tradizione, la Fondazione Biagio Agnes ha assegnato una Borsa di studio al primo classificato in graduatoria della Scuola Superiore di Giornalismo dell’Università LUISS Guido Carli di Roma, a testimonianza della particolare attenzione al mondo giovanile.

Una serata che ha visto alcuni ospiti d’eccezione: Albano, Massimo Ranieri, la presenza di un giovane cantante che ha riscontrato numerosi consensi di nome Alfio, inoltre Arisa, Alessandro Siani, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, un giornalista già direttore del tg1, Marcello Sorgi e molte altre importanti personalità. Il premio consiste materialmente in un elegante trofeo; raffigura una sorta di persone stilizzate; forse delle figure surreali che s’incontrano e cercano dialogo.

Antonio  Romano

 

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