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Smog, polveri sottili oltre i limiti in provincia di Napoli. Raimo (sindaco San Vitaliano): ”Chiederemo lo stato di emergenza”

Napoli, 4 Gennaio – Sempre più preoccupante l’impennata di polveri sottili in Campania e in particolare nell’area metropolitana di Napoli. In otto città della Regione lo sforamento del limite è oramai a livelli allarmanti. La maglia nera, ancora una volta, la indossa San Vitaliano, in provincia di Napoli, comunità di 6mila abitanti e con ben 115 sforamenti, uno ogni tre giorni.

Molto chiari i dati del rapporto di Legambiente che propone le città dove viene superata la soglia limite per le polveri sottili PM10: 35 giorni di sforamento all’anno con una concentrazione superiore ai 50 microgrammi per metro cubo.

Grazie alle centraline dell’Arpac viene fuori una classifica delle 9 città fuorilegge compresa Napoli: San Vitaliano (115 sforamenti ogni tre giorni); segue a ruota Pomigliano d’Arco con 82 giorni di superamento del limite; Nocera Inferiore 72; Casoria 46 giorni; Aversa 68; Volla 58; Acerra 64 e San Felice a Cancello 46.

Le centraline esistenti raccontano dunque un territorio asfissiato dall’inquinamento che produce non pochi problemi per la salute dei cittadini. Un allarme che riguarda da vicino l’intera area metropolitana di Napoli, compresa la preoccupante situazione dell’area nolana, così come sottolinea il sindaco di San Vitaliano, Pasquale Raimo. “E’ una problematica che investe tutta l’area nolana, al tal punto che ho chiesto ai Comuni di adottare una delibera per sollecitare lo stato di emergenza ambientale. Intanto le nostre ordinanze vanno chiaramente in questa direzione: contro le stufe a legna e quelle a pellet. Ma sto riflettendo anche di vietare la circolazione alle auto di vecchia immatricolazione”.

Intanto arrivano proposte concrete anche da Legambiente Campania: “Riteniamo sia  fondamentale – afferma Mariateresa Imparato presidente di Legambiente Campania –  il ruolo della Regione affinché si possano predisporre piani e misure oltre a fondi da destinare a progetti innovativi. Importante è senza dubbio investire su uno svecchiamento del parco autobus, ma è opportuno pensare anche alla riqualificazione energetica degli edifici”.

Un quadro allarmante che sollecita l’urgenza di pianificare misure strutturali capaci di abbattere drasticamente le concentrazioni di inquinamento presenti e di riportare l’aria a livelli qualitativamente accettabili.

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