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Scisciano, “Progetto Finanziato” proposto dal Gruppo Caccavale srl:criticità e problematiche sollevate dal Gruppo Consiliare “Scisciano Bene Comune”

Scisciano, 9 Aprile – Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Gruppo consiliare di opposizione “Scisciano Bene Comune” che ha per oggetto alcune criticità e problematiche riscontrate dal suddetto Gruppo consiliare riguardo il  “Progetto Finanziato” proposto dal Gruppo Caccavale s.r.l.

 

Prot. n°  17 /19    Scisciano, 09 aprile 2019

Al Signor Sindaco del Comune di Scisciano

e al Sig. Presidente del Consiglio

SEDI

Interpellanza ex art. 21, c.3 Reg.com.

Oggetto: Proposta di Finanziamento di Progetto per l’adeguamento e la gestione degli impianti di pubblica illuminazione e termici del comune di Scisciano avanzata dal gruppo Caccavale s.r.l..

Il Gruppo Caccavale s.r.l., con sede nel comune di Saviano ha di recente presentato una proposta di “Progetto finanziato” avente ad oggetto l’esecuzione di lavori per l’adeguamento, la miglior efficienza, la gestione e manutenzione degli impianti pubblici di illuminazione e termici del Comune di Scisciano.

Dalla lettura degli atti presentati dal Gruppo Caccavale, tesi ad  una manifestazione dì interesse da parte dell’Amministrazione Comunale, sono emerse alcune criticità e problematiche che noi consiglieri del gruppo “Scisciano Bene Comune”  sottoponiamo all’attenzione dell’intero Consiglio Comunale e dei cittadini di Scisciano.

Salta innanzitutto agli occhi l’eccessiva durata della convenzione proposta. Ventuno anni (20 anni di gestione e un anno per la realizzazione dei nuovi impianti) sono un periodo che abbraccia, nella migliore delle ipotesi, quattro consiliature. Si rischia di decidere su materie e accettare condizioni al cui rispetto saranno tenuti, loro malgrado, anche i futuri gruppi dirigenti.  

Fra le condizioni poste vi è quella, per noi inaccettabile, di volturare i contratti di fornitura di energia elettrica e gas al gruppo che dovesse aggiudicarsi l’eventuale appalto. Per 21 anni quindi l’appaltatore venderebbe al Comune energia elettrica e gas inibendo al comune stesso la possibilità di scegliersi, in questo lunghissimo periodo, il fornitore di luce e gas più conveniente. In definitiva il potenziale appaltatore riserva a se stesso la possibilità di   acquistare l’energia elettrica e il gas dal miglior offerente ma si arroga il diritto di essere l’esclusivo  venditore di energia al comune. Al termine dei 21 anni l’amministrazione comunale riacquisterebbe finalmente la  facoltà   di scegliersi liberamente il fornitore di luce e gas.

Se malauguratamente andasse a buon fine la procedura proposta dal Gruppo Caccavale, si creerebbe un monopolio di fatto della gestione e manutenzione degli impianti elettrici e di riscaldamento. Le imprese operanti sul territorio di Scisciano  che si occupano delle stesse materie, per un periodo di 21 anni non avrebbero opportunità di offerte di lavoro da parte dell’amministrazione comunale.

Il “Progetto Finanziato” proposto dal Gruppo Caccavale prevede come attività preliminare la sostituzione di tutti i dispositivi di illuminazione e dei corpi illuminanti  compreso quelli installati negli edifici pubblici per adeguarli all’utilizzo di lampade con tecnologia LED. Di sicuro la tecnologia LED permette un notevole risparmio energetico ma non si può trascurare che gli impianti da sostituire sono di recentissima installazione ed hanno una vita media di circa 10 anni. La sostituzione di impianti appena installati con rilevante esborso economico e perfettamente funzionanti, considerando anche i costi di smaltimento,  significherebbe un ingiustificato spreco di risorse pubbliche meritevole di un esame più approfondito da affidare alla Corte dei Conti.  

La nostra proposta è che si utilizzi l’attuale impianto elettrico, da poco  rinnovato, fino alla sua naturale obsolescenza. I futuri amministratori avranno poi la libertà e l’opportunità di scegliere la tecnologia da usare e gli operatori a cui dovranno essere affidati i lavori necessari.

Qualora la paventata convezione si concretizzasse, al Comune, anziché un vantaggio economico,   deriverebbe un aggravio  di spese per tutta la durata della convenzione. La spesa annua media per i consumi di energia elettrica e riscaldamento nonché per la manutenzione dei relativi impianti ammonta oggi a circa 148.000 euro (110.000 per  energia elettrica, 20.000 per gas, 12.000 per manutenzione impianti elettrici e 6.000 per manutenzione impianti di riscaldamento). La cifra proposta come base d’asta è di 178.000 euro circa annui, cifra già di per se più alta di quella attualmente sostenuta  ma suscettibile di ulteriore rialzo con il decorso di ciascun anno.

Il risparmio vero per il Comune inizierebbe dopo il 21° anno allorché, terminata la convenzione, gli impianti installati e la loro gestione verrebbero finalmente riconsegnati alla sua libera disponibilità. La tecnologia però, soprattutto quella dell’illuminazione è in costante evoluzione e con assoluta certezza gli impianti che ora appaiono all’avanguardia sarebbero obsoleti e da sostituire  nel momento in cui verrebbero consegnati al Comune, dopo ventuno anni.

Oltretutto i costi sebbene più alti non comprendono il maggior consumo per eventi occasionali (sagre, fiere, feste patronali o eventi estemporanei) che, per contratto, sarebbero da pagare  a parte.

La prevista variabilità (sempre in rialzo) del canone annuo dovuto per esempio a supposti o reali maggiori costi per la mano d’opera, per la materia prima o per presunti interventi eccezionali sarà sicura fonte di liti giudiziarie che impegneranno risorse umane ed economiche del nostro Comune. 

A fronte di un vantaggio economico che comincerebbe a farsi sentire fra 21 anni, e quindi puramente virtuale, si prospettano vantaggi immateriali e immediati quali : 1.Abbattimento dell’inquinamento luminoso2. Miglioramento estetico di strade ed edifici.  3. Aumentata sicurezza della circolazione stradale.

In merito al punto 1.  Riteniamo che il problema dell’inquinamento luminoso, sicuramente presente in quasi tutti i Paesi occidentali,   riguardi metropoli come Tokio, Las Vegas, New York, Parigi, Milano ecc., ma poco  sia percepito o registrato come prioritario dai cittadini di Scisciano che lamentano anzi scarsa luminosità in alcuni punti del paese.

Inoltre, proprio la tecnologia LED proposta nel “Progetto di Finanza”, è fra quelle maggiormente indicata come causa del problema, per l’eccessiva luminosità prodotta.

In merito al punto 2.   Riteniamo che il miglioramento dell’estetica di strade ed edifici non possa prescindere dall’interramento dei cavi elettrici aerei che oltre ad essere antiestetici danno problemi di sicurezza e spesso interagiscono negativamente sulla vegetazione ad essi sottostante.

Ebbene, il primo intervento che il gruppo proponente ha precisato di non volere o potere realizzare è proprio quello di “interramento delle linee elettriche aeree”.

In merito al punto  3.  Riteniamo che la sicurezza stradale dipenda sicuramente da un’adeguata illuminazione, cui si può giungere senza necessariamente sottoscrivere convenzioni-capestro ventennali, ma anche e soprattutto dalla realizzazione di marciapiedi, mancanti lungo buona parte delle strade del nostro Comune, e l’installazione di strumenti di controllo elettronico della velocità.

In definitiva, per i motivi sopra esposti, che solo in parte rappresentano  la complessità dei problemi rilevati, la posizione chiara e convinta del gruppo “Scisciano Bene Comune” è che si debba procedere con l’attuale assetto gestionale riservandosi di intervenire di volta in volta per singole zone e per singole strade impegnando risorse economiche non eccessive che diano la possibilità soprattutto agli operatori presenti sul nostro territorio di essere coinvolti nelle attività di gestione, manutenzione e ammodernamento della rete di illuminazione.

Ci auspichiamo che le perplessità evidenziate, possano costituire motivo di riflessione e approfondimento anche da parte dei consiglieri di maggioranza trattandosi di materia che incide direttamente e irreversibilmente sugli interessi dei Sciscianesi.

Tanto premesso, e confermando fin d’ora la nostra assoluta contrarietà al piano, chiediamo di conoscere quali siano gli orientamenti e gli intendimenti del Sindaco e della Giunta in merito  alla problematica prospettata e, nello specifico, se si ritenga realizzabile nella forma, nei tempi e nei costi prospettati il progetto avanzato dal gruppo Caccavale.

In attesa di un tempestivo riscontro, e contestuale risposta scritta nei termini di cui all’art. 21 c. 5 del Reg. Com., porgiamo distinti.

                                                    

I consiglieri

Arianna Pasquale

Ilsami Mario

Mucerino Cristina

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