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Scisciano, il Consiglio Comunale chiede l’abrogazione del Decreto Salvini. Romano:”Vogliamo condannare una legge per noi ingiusta e che mortifica l’integrazione”

Scisciano, 18 Aprile – L’amministrazione comunale di Scisciano, nel Consiglio Comunale di ieri 17 aprile, tra i tanti importanti punti all’ordine del giorno, all’unanimità ha chiesto di abrogare la Legge n. 132 del 1 Dicembre 2018, recante disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica. Lo strumento del maxi-emendamento presentato dal governo in materie eterogenee ma deliberatamente confuse, come immigrazione e sicurezza, abbinato al voto di fiducia su quello che è stato subito definito come il “decreto Salvini”.

Tante le iniziative dei Governatori e dei sindaci italiani, contro il decreto sicurezza, al fine di dare una risposta diffusa, territorio per territorio, costruendo ovunque trincee di resistenza al decreto Salvini e all’azione di un Governo che a detta di molti uomini delle istituzioni sta violando la Costituzione e le convenzioni internazionali.

Anche Scisciano, piccolo centro dell’agro nolano, ha dunque approvato all’unanimità un ordine del giorno per chiedere il ritiro della legge Salvini.

La consigliera comunale Anita Romano ha introdotto il suddetto ordine del giorno. Riportiamo integralmente il suo intervento.“Oggi, con questa azione significativa e semplice, vogliamo moralmente condannare una legge per noi ingiusta e che mortificata l’integrazione. Vogliamo così unirci all’appello di Papa Francesco che ha chiesto di rivedere le leggi che negano la dignità dei migranti. Senza entrare troppo nel dettaglio della legge ci tengo ad evidenziare che le misure più rilevanti di questa legge sono: l’abolizione della protezione umanitaria; l’impossibilità di iscrizione anagrafica per i richiedenti asilo; l’indebolimento degli SPRAR. Con questa richiesta di abrogazione vogliamo schierarci contro ogni forma di odio razziale e contro provvedimenti che non favoriscono l’integrazione e che negano la dignità dei migranti. Vogliamo schierarci dalla parte di chi vuole crearsi un futuro migliore, una vita migliore e lo fa scegliendo, perché no, la nostra comunità, il nostro comune, Sciasciano, che conosce bene la realtà dello SPRAR di cui il Sindaco e, in particolare, l’assessore G. Napolitano si sono occupati personalmente. SPRAR che non ha mai rappresentato un pericolo per la sicurezza. Vogliamo sposare il pensiero di Bauman che sosteneva “le porte possono essere sbarrate, ma il problema non si risolverà mettendo lucchetti. Lucchetti e catenacci, e in questi caso una legge, non possono indebolire le forze che causano l’emigrazione, solo occultare i problemi alla vista ma non risolverli”. Scisciano da sempre è un comune che fa dell’accoglienza un punto di forza, in cui anche le associazioni attive sul territorio, come Ya Basta, si occupano di migranti e della loro integrazione.
L’obiettivo dell’amministrazione, che questa legge ostacola, è di non avere solo una comunità multiculturale ma di creare una comunità interculturale, e questo è possibile solo favorendo l’integrazione non ostacolandola.”

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