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Saviano, tematica internazionale. Caso Venezuela: come si è arrivati al caos economico

Saviano, 12 Maggio – In una riunione, convegno che si è tenuta in un noto bar di Saviano, si è parlato del caso Venezuela; un vicenda internazionale.  Una storia che è quella dell’emigrazione italiana; quella della comunità venezuelana.  Molti sono stati i presenti italo – Venezuelani che hanno affollato la sala caffè; quasi tutti i presenti hanno utilizzato una coccarda, attaccata con uno spillo alla giacca o vestito che sia, con i colori della bandiera venezuelana; il giallo, il blu e il rosso.

Un distintivo quale segno di solidarietà e appartenenza. All’appuntamento erano presenti: in rappresentanza del comune di Saviano Lucia Liguori, Assessore all’Urbanistica del Comune di Saviano, Mari Carmen Russillo, un attivista che ha tenuto un intervento di ampia spiegazione del fenomeno Venezuela rispondendo a diverse domande, Giuseppe Alloca in rappresentanza del sito d’informazione Neifatti.it, Mireya Betancur dell’associazione ALI per il Venezuela, Associazione Latino americana in Italia – Onlus, e Leonardo Furino della medesima associazione. Quest’ultimi hanno illustrato il loro impegno di solidarietà con un assiduo impegno raccogliendo, tramite la loro associazione, fondi e donazioni di medicinali da spedire in Venezuela.  All’interno della sala è stato posizionato uno schermo; In collegamento, via social, da Caracas, il dott. Julio castro, un medico infettologo; Quest’ultimo ha descritto la situazione, parlando in spagnolo seguita da appropriata traduzione, allucinante dal punto di vista medico. Un paese che non produce più medicinali; sembra che quelli che ci trovano sono importati tramite associazioni umanitarie.

Un prezzo enorme da pagare anche per pazienti che hanno bisogno di semplici cure, magari solo di antibiotici.  Un paese che a parer del dott. Castro sembra una realtà quale quella colpita da un terremoto o da uno tzunami; lo stesso grado di emergenza.  All’esterno del locale savianese sono state poste alcune bandire venezuelana ma anche, in via eccezionale, un bandiera europea. Un dato non casuale per sottolineare la vicinanza della tematica. Una realtà nazionale solo apparentemente distante; la distanza geografica non implica nessuna considerazione; le problematiche evidenziate riguardano, da vicino, anche il nostro paese; molti venezuelani hanno radici italiane e ne conservano ogni tipo di tradizioni. In una realtà globalizzata tutto ha ripercussioni; tutto merita considerazione, solidarietà.

Storicamente la questione inizia quando nel 1998 Hugo Chavez si presentò per la prima volta alle elezioni presidenziali con grandi promesse per il suo Paese. Si sa che Venezuela è uno dei paesi più ricchi di una materia prima come la produzione di petrolio.  Contemporaneamente se c’era un tipo di democrazia in questo paese dell’America Latina, non esiste più; almeno stando alle notizie che ci provengono attraverso i canali di comunicazione. In seguito Nicolás Maduro prense il posto di Hugo Chavez ; il suo successore.  Le notizie di quest’anno danno ampio risalto al dato che il Venezuela è stato motivo di scontro al Consiglio di sicurezza.  Stati Uniti e Ue insieme  a sostegno di Juan Guaidó, presidente dell’Assemblea Nazionale: americani ed europei chiedono insieme elezioni libere.  Nel dibattito savianese, ricordando i fatti di recente,  si è potuto affermare, a parere degli intervenuti, che Guaidó non avrebbe attuato un golpe. Guaidó, ingegnere di 35 anni, è presidente dell’Assemblea Nazionale e si è proclamato presidente del Paese in base all’articolo 233 della Costituzione venezuelana.

Da tempo l’opposizione sostiene che Maduro non è un presidente democraticamente eletto. Sale al potere per la prima volta nel 2013 con un interim quando muore Chavez, è poi eletto lo stesso anno Tutte le opposizioni non accettano il risultato, denunciano irregolarità, chiedono una verifica. Tralasciando le diverse posizioni il paese vive una disastrosa situazione economica. È stato detto nel corso del dibattito: “ Non si arriva a fine mese; a essere precisi non si arriva a fine giornata”. Negli ultimi sei anni con Maduro al potere, nonostante le enormi riserve di petrolio, il Venezuela è diventato praticamente uno Stato insolvente: il Pil si è ridotto quasi della metà, l’inflazione è esplosa; un report di ottobre del Fondo monetario internazionale stimava che entro fine 2018 avrebbe raggiunto 1.37 milioni %. Una drammatica situazione; in Venezuela, dove è in corso un conflitto che oppone il governo, sostenuto dall’esercito, al popolo. Al convegno savianese, era atteso Carmine Nocerino Presidente di Commissione Regione Campania, sicuramente, intervento non possibile per improrogabili impegni presi in precedenza; sono inoltre intervenuti: Nicola Capunto, Eurodeputato, l’On. Giampiero Zinzi, presidente Commissione speciale Terre dei Fuochi Regione Campania.

Antonio Romano

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