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San Vitaliano, EMERGENZA POLVERI SOTTILI: le proposte dell’Assemblea Pubblica

San Vitaliano, 28 Febbraio – Si è tenuta martedì 26 febbraio 2019, alle ore 18:30, nella Sala Consiliare del Comune di San Vitaliano, l’Assemblea Pubblica su “Emergenza Polveri Sottili: determinazioni urgenti”, promossa da Isde Medici per l’Ambiente, sezione di Nola-Acerra, AMCI Nola e Comitato ‘Respiriamo Pulito’ di Roccarainola, col patrocinio del Comune di San Vitaliano. Dopo i saluti alle autorità presenti, il Sindaco, Pasquale Raimo, ha ricordato che il suo comune ha già promulgato due ordinanze per ridurre l’inquinamento atmosferico ed ha partecipato a due bandi per l’assegnazione di fondi europei per il verde pubblico (80 mila euro) , per la piantumazione di alberi anti-particolato (25 mila euro) e per la dotazione di videocamere di sorveglianza (10 mila euro). Inoltre, ha stipulato una convenzione con l’Asl Napoli3 sud per l’avvio di screening sulla popolazione per la prevenzione di patologie ambiente-correlate e un protocollo d’intesa con il ricercatore Luigi Montano di EcoFoodFertility per la selezione di giovani maschi dai 18 ai 25 anni da sottoporre ad analisi tossicologiche ed epigenetiche e diete detossificanti rigorosamente biologiche.

Nel suo intervento introduttivo e da moderatore il Dott. Gennaro Esposito, presidente di Isde Nola-Acerra, ha ricordato le principali criticità ambientali e di salute collegate all’impatto delle polveri sottili sull’organismo umano e ha esortato i sindaci a fare presto le ordinanze per ridurre gli inquinanti, in attesa delle indicazioni della Regione, in ritardo sulla revisione del Piano di Qualità dell’Aria, approvato nel lontano 2007 e rivisto nel 2014, ma mai attuato. La base di partenza per ridurre il particolato è il Piano di Qualità dell’Aria, ma la revisione finirà solo nel 2022. All’assemblea erano presenti: il Sindaco di Scisciano Eduardo Serpico, l’assessore all’Ambiente del Comune di Mariglianella, Valentina Rescigno, il vice-sindaco di Brusciano, Vincenzo Salvati, accompagnato dall’assessore all’ambiente Ing. Giuseppe Cinque. Il vice-sindaco metropolitano, Salvatore Pacel’ing. Giuseppe Onorati, responsabile Arpac per la Rete di Monitoraggio per la Qualità dell’Aria di Napoli, Meri Muscarà, consigliere regionale M5S. Nel suo intervento Salvatore Pace (Città Metropolitana) ha annunciato che sono stati assegnati ai comuni fondi per ben 434 milioni di euro per la raccolta differenziata, la strumentazione necessaria e la creazione di aree verdi comunali, compresa la piantumazione degli alberi anti-particolato.

Il coordinatore dei Medici per l’Ambiente regionaleGaetano Rivezzi, ha voluto rimarcare il ruolo dell’Isde come associazione pungolo per i decisori politici e per gli Enti preposti alla tutela dell’ambiente e della salute. Bisogna fare buone pratiche, virtuose e rimboccarsi le maniche e pretendere bonus economici per l’acquisto di abbattitori per il particolato sospeso dei nostri camini e attività produttive. Gennaro Allocca del Comitato ‘respiriamo Pulito’ ha richiamato i principi della ‘Laudato Si’ di Papa Francesco, richiamando il passo dove stigmatizza la ‘negazione dei problemi ambientali’ da parte delle autorità. “Siamo stati cattivi padri, perché abbiamo dato la nostra terra piu’ inquinata ai nostri figli e nipoti”. “Se non tiriamo la barba ai politici, questi fanno quello che vogliono”. Ha, inoltre, ricordato che il tempo delle diagnosi è finito (inutile commissionare ulteriori studi scientifici), ora è il tempo delle terapie d’urto. Si deve applicare il Piano di Qualità dell’aria vigente, in quanto il nuovo piano ‘rivisitato’ sarà pronto solo nel 2022, per colpa della Regione Campania. “Siamo ladri di futuro, il futuro dei nostri nipoti è a rischio!”.

L’assessore all’ambiente del Comune di Mariglianella, Valentina Rescigno, ha sottolineato la necessità di agire come ‘area vasta’ e non localmente ed ha rimarcato l’assenza di collaborazione tra comuni, città metropolitana e regione. Positiva l’iniziativa del tavolo dei comuni di concordare una ordinanza tipo per ridurre le fonti di inquinamento. Il sindaco di Scisciano, Eduardo Serpico ha ammesso che c’è un ritardo delle amministrazioni nel redigere le ordinanze ed ha confermato i cinque provvedimenti cardine delle stesse: stop ai veicoli Euro 0,1,2, lavaggio delle strade, divieto assoluto tutto l’anno di abbruciamento di residui vegetali, riduzione delle temperature degli impianti di riscaldamento pubblici e privati e la richiesta alla Regione di incentivi per l’acquisto di abbattitori per i camini. In vice Sindaco di Brusciano, Vincenzo Salvati, e il consigliere delegato all’ambiente Ing. Giuseppe Cinque, hanno comunicato di aver già emanato una ordinanza per il controllo dei riscaldamenti pubblici e privati, di aver ottenuto fondi regionali per gli incentivi per una somma di 250 mila euro e di aver richiesto all’Arpac l’installazione di una centralina mobile ed una fissa per il monitoraggio dell’aria. Inoltre, il comune ha ottenuto un fondo di 200 mila euro per la piantumazione di alberi anti-particolato. Propongono anche il blocco del traffico veicolare, da concordare con gli altri comuni.

 Michele Quartucci (Ambiente Azzurro, Marigliano): partire dal Piano di Qualità dell’Aria con interventi concreti regionali e di città metropolitana; controllo delle fonti inquinanti pubbliche e private; piantumazione e barriere frangivento nei terreni agricoli e nei regi lagni. Giuseppe Caccavale (Coordinamento 1 Luglio): la Regione deve estendere il monitoraggio delle polveri sottili ad altre città; bisogna monitorare la centralina di San Vitaliano con media oraria e giornaliera; non possiamo prendercela con i contadini ed i cittadini; incentivare comportamenti virtuosi da parte di tutti. Franco Mazza (Isde Avellino): si rappresenta l’esperienza dellla città di Avellino, il capoluogo italiano con la più alta percentuale di polveri sottili: in media 41. Non si va da nessuna parte se non intervengono gli enti sovracomunali. La Regione e l’Arpac svolgono un ruolo sconcertante di semplici spettatori, ignorando il decreto 155/2010 che attribuisce invece alla regione un ruolo fondamentale. Tutto deve ruotare intorno al “Piano regionale e mantenimento della qualità dell’aria”. Bisogna tormentare la Regione. E’ inaccettabile che questo ente sia completamente assente e faccia finta di niente.

Servono interventi a lungo termine. Non basta la mobilitazione dei soli sindaci. Marco Serpico (Noi Siamo di San Vitaliano): l’inquinamento è un problema delle istituzioni e non dei cittadini. Propone blocco ai veicoli euro 0,1,2, blocco della nazionale delle puglie solo nei giorni festivi dalle 9 alle 17; piantumazione alberi anti-smog come il Tiglio; sponsorizzare convegni e seminari sull’argomento e fare cittadinanza attiva. Gennaro Napolitano (Isde Nola-Acerra): come Medici per l’Ambiente abbiamo promosso uno studio epidemiologico sulla mortalità generale nella città di Nola e i primi dati non sono confortanti. L’inquinamento atmosferico da polveri sottili è correlato a malattie neurologiche (Alzheimer e Parkinson) e autismo infantile (oltre che a malattie cardio-respiratorie). Proponiamo un Protocollo operativo automatico in caso d sforamento delle centraline Arpac per 6 giorni consecutivi e un censimento delle fonti di emissione nei vari comuni. Luigi Montano (Isde Nola-Acerra, EcoFoodFertility): espone i dati correlati del bio-monitoraggio umano su soggetti giovani di sesso maschile che vivono in due zone inquinate: Taranto Ilva e Terra dei Fuochi. I dati dimostrano che i livelli di alterazione del DNA degli spermatozoi di questi soggetti sono elevati, specie all’Ilva di Taranto, ma in seconda battuta in Terra dei Fuochi, che non ha industrie inquinanti, ma ‘ospita’ rifiuti tossici da oltre trent’anni.

Propone un sistema di bonifica dell’uomo inquinato con l’assunzione di alimenti ‘bio’ selezionati e detossificanti. Propone anche un registro delle Patologie ad impronta epigenetica. Ciro Coluccino (Comitato Salute San Vitaliano): propone interventi ad horas, in attesa di provvedimenti come la piantumazione di alberi ed aree verdi. Rimarca la totale assenza di ‘percezione del rischio’ da parte di tutti, in un bacno che ospita circa 280 mila persone. Potenziare il trasporto su rotaia, vera alternativa al traffico su gomma, specie pesante. Proporre incentivi per veicoli pubblici elettrici e limitare con ordinanza ad horas il traffico veicolare obsoleto. Giuseppe Onorati (Arpac Napoli): rafforzare il monitoraggio dell’aria con tecnologia oraria, in maniera da calcolare una media giornaliera che ci da maggiori informazioni. Esiste un problema economico: ogni centralina fissa costa 40 ila euro e le casse Arpac sono scarse.

Il numero di centraline è determinato da normative europee, il problema è la qualità del monitoraggio. Maria Busiello (Pomigliano D’Arco): propone il Catasto delle Fonti inquinanti. Meri Muscarà (Consigliere regionale M5S): propone che il monitoraggio Arpac degli inquinanti non si azzeri ogni anno solare, ma che, in caso di sforamenti dei limiti di legge, continui ad libitum per ottimizzare gli interventi di restrizione delle fonti di inquinamento. Luigi Lisbo (Brusciano Non Deve Morire): l’unico vero intervento da proporre subito è l’attivazione del Piano di Qualità dell’Aria regionale. Bisogna chiedere con forza alla regione che fine ha fatto il piano.

DOCUMENTO FINALE: PROPOSTE OPERATIVE DELL’ASSEMBLEA.

  • CHIEDERE L’ATTUAZIONE IN TEMPI BREVI DEL NUOVO PIANO DI QUALITA’ DELL’ARIA REGIONALE, fermo restando attivare il Piano vigente ancora in vigore e mettere a disposizione dei sindaci fondi e mezzi per ridurre l’inquinamento atmosferico; CABINA DI REGIA REGIONE, CITTA’ METROPOLITANA E COMUNI.
  • CHIEDERE MAGGIORI FONDI REGIONALI PER FINANZIARE AREE VERDI COMUNALI E PIANTUMAZIONE specie nell’area nolano-acerrana, per ridurre il particolato sottile;
  • OPERARE IN UN OTTICA DI AREA VASTA E COINVOLGERE TUTTI I SINDACI DELL’AREA METROPOLITANA PER ABBASSARE I LIVELLI DI INQUINANTI CON ORDINANZE AD HOC nell’ambito del Piano di Qualità dell’Aria su citato;
  • ACCELERARE LE ORDINANZE DEI SINDACI DEL TERRITORIO;
  • CHIEDERE INCENTIVI REGIONALI E COMUNITARI PER GLI ABBATTITORI DI FUMI PUBBLICI E PRIVATI;
  • APPROVARE PROTOCOLLI OPERATIVI AUTOMATICI DI BLOCCO DEL TRAFFICO VEICOLARE NELLE CITTA’ in caso si sforamenti dei livelli di polveri sottili per 6 giorni consecutivi.
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