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Pomigliano d’Arco, Primo Trofeo «Una corsa per la vita» con il patrocinio del Comune

Pomigliano d’Arco, 21 Marzo – L’Associazione Diabete Junior Campania organizzerà, domenica 24 marzo al parco pubblico «Giovanni Paolo II», una manifestazione sportiva con l’obiettivo di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sui sintomi del diabete di tipo 1 e sulle possibili cause ambientali in un territorio come quello campano dove il numero dei pazienti è elevato. Il trofeo sarà dedicato a tutti i bimbi che hanno subito danni invalidanti o che non ce l’hanno fatta, come il piccolo Alessandro Farina, scomparso prematuramente. L’evento, organizzato dall’Associazione Diabete Junior Campania, in collaborazione con alcune associazioni podistiche locali (New Atletica Afragola, A.S.D. Pomigliano Marathon, Podistica Pomigliano e Atletica Marcianise) vedrà come protagonisti tanti bambini che, con i loro genitori, saranno impegnati in gare sportive suddivise per categorie e per età, con l’obiettivo di far passare un messaggio chiaro: se la diagnosi di diabete di tipo 1 è tempestiva (anche solo attraverso una semplice misurazione glicemica), si possono evitare conseguenze molto gravi come il coma diabetico o addirittura la morte. 

Il diabete mellito di tipo 1 (DM1) è la malattia cronica endocrino-metabolica più̀ frequente in età pediatrica; è una malattia autoimmune, caratterizzata dalla distruzione delle beta cellule pancreatiche con conseguente deficit assoluto di insulina. In Italia i bambini e gli adolescenti affetti dal Diabete Mellito Tipo 1 sono circa 20.000, di cui quasi 2000 in Campania. Attualmente le cause del DM1 non sono state ancora individuate con certezza e sono rappresentate da una complessa interazione tra predisposizione genetica e fattori ambientali scatenanti.

I piccoli pazienti necessitano di continue iniezioni sottocute di insulina (almeno 5-6 volte il giorno), di frequenti misurazioni glicemiche attraverso numerose punture sui polpastrelli e di una terapia educativa relativa alle sane abitudini di vita, come l’alimentazione e l’attività fisica. I sintomi più diffusi all’esordio possono apparire banali e aspecifici, come la poliuria (tantissima pipì), polidipsia (tantissima sete),dimagrimento, apatia e stanchezza, ma spesso l’esordio può avvenire in condizioni drammatiche per una chetoacidosi o, in caso di una mancata diagnosi tempestiva, un coma diabetico con gravi conseguenze come danni permanenti o addirittura la perdita della vita stessa del paziente, così come è accaduto al piccolo Alessandro Farina, di 13 anni, il 27 Dicembre 2017 a Salerno.  La manifestazione ha il patrocinio dell’amministrazione comunale di Pomigliano d’Arco.

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