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Palma Campania, Covid-19: la parola all’Amministrazione Comunale, al Parlamentare, ai Medici e ai Docenti

Palma Campania, 28 Marzo – Nel secondo incontro virtuale con alcuni rappresentanti del tessuto sociale palmese, abbiamo dato voce all’Amministrazione Comunale, ad un Rappresentante del Parlamento, ai Medici e ai Docenti. Alcune testimonianze hanno toccato il problema nella sua reale essenza e drammaticità in quanto provenienti da esperienze fatte in prima linea, come quelle dei medici. Altre dichiarazioni hanno evidenziato le problematiche connesse al lavoro a distanza, altre ancora alla difficile gestione dell’emergenza dei cittadini, tenuto conto di una condizione critica che sta diventando cronologicamente proibitiva. Attraverso il telefono e i social, abbiamo rivolto alle sette persone coinvolte, la seguente domanda: “Quali sono le sue sensazioni circa la condizione epidemiologica attuale nel suo paese, tenuto conto del suo lavoro e dei sacrifici profusi?”.

Iniziamo questo percorso con le Istituzioni Locali, che stanno vivendo una situazione ambientale e gestionale piuttosto ardua. Ecco le parole del primo cittadino Nello Donnarumma, che sta coordinando l’emergenza a 360 gradi, con impegno e sacrificio: “Sicuramente è un’emergenza epocale mai vissuta prima, però il grande lavoro lo stanno facendo i cittadini prima di tutto con i loro comportamenti, perché comunque Palma rispetto agli altri Comuni, si sta comportando in maniera egregia. Basti pensare alle Associazioni di volontariato e al tessuto imprenditoriale, che sta supportando la cittadinanza in un momento veramente difficile. Credo che logicamente il nostro nemico più grande sia il tempo, cioè col passare dello stesso, l’emergenza non è solo quella legata alla salute ma piuttosto economica, perché rialzare l’economia sarà molto complicato. In questo frangente è possibile contenere tale situazione per l’intervento dell’associazione di volontari e degli imprenditori che in qualche modo riescono a lenire qualche difficoltà. Nel lungo periodo, questa cosa sarà difficile da attuare, quindi il mio augurio è che la curva riesca a scendere quanto prima e che i contagi siano sempre inferiori. Nonostante il grandissimo lavoro fatto a Palma dai palmesi, auspichiamo che in linea generale ci sia una controtendenza rispetto al momento storico che è veramente complicato. Sicuramente tutte le Istituzioni, in particolare le forze dell’ordine, stanno facendo un lavoro capillare e di controllo del territorio seppur in sotto organico e questo fa capire come Palma Campania sta reagendo con dei fortissimi anticorpi a questo virus.

Di seguito, la dichiarazione del consigliere comunale Aniello Gemito, attento e scrupoloso nell’affrontare la difficile situazione: “Siamo ormai in guerra, contro un nemico invisibile che sta giorno per giorno mettendo in ginocchio intere popolazioni. Pensavamo di essere intoccabili, invincibili, invece ci stiamo rendendo conto che il nemico è più forte di quanto avevamo immaginato. Sono questi i momenti in cui ti fermi a riflettere e comprendi quali sono i veri valori della vita. Questa guerra non si vince con le armi ma con la consapevolezza che ognuno di noi deve dare il proprio contributo nella maniera più semplice, cioè quella di restare a casa. Tanto stiamo facendo a livello comunale e il nostro sindaco Nello Donnarumma non perde occasione per stare vicino a chi soffre e fornire tutta l’attenzione a chi ne ha bisogno. Non voglio prolungarmi perché ci sarebbe tanto da parlare, ma prego tutti i palmesi di rispettare le ordinanze e di stare a casa perché i pochi che non dovessero seguire le disposizioni di restrizione potrebbero vanificare tutti i sacrifici che abbiamo fatto fino ad oggi. Un ringraziamento di cuore ai medici, infermieri, forze dell’ordine, guardie ambientali e volontari, protezione civile, perché senza di loro saremmo persi. Quindi collaboriamo perché solo così possiamo riappropriarci della nostra “libertà”.

Non potevano mancare all’appello il senatore Vincenzo Carbone, figlio di questa Terra e filtro con le Istituzioni Nazionali e Provinciali delle problematiche palmesi:Da cittadino vivo questa situazione con attenzione e sconforto. Aldilà dell’emergenza sanitaria che va sconfitta soprattutto con la consapevolezza da parte di tutti noi di rispettare ciò che le autorità ci invitano a fare, sono molto preoccupato per le conseguenze economiche di questo vero e proprio tsunami che improvvisamente si è abbattuto su tutti noi. Molti, troppi i commercianti, gli imprenditori ed i lavoratori che inevitabilmente rischiano di soccombere economicamente a questa crisi. Questo flagello non guarda in faccia a nessuno, forse durerà più di quanto si possa prevedere ed è probabilmente la sciagura più tragica dal dopoguerra ad oggi. Prima da cittadino e poi da Senatore sono ancor di più chiamato a rispondere al vero e proprio grido d’aiuto che sale dalla mia terra. Da quando è iniziata l’emergenza COVID 19 mi trovo ogni giorno a raccogliere tante preoccupazioni, istanze e richieste da parte di personale sanitario, forze dell’ordine, amministratori e cittadini del territorio. Cerco di portare tutte le esigenze esposte agli organi preposti e quando posso a risolverle anche personalmente con la speranza che questa crisi possa terminare al più presto. Colgo l’occasione per complimentarmi pubblicamente con le forze dell’ordine, i volontari e soprattutto con tutto il personale del comparto sanità che in questo momento tragico continua a lavorare rischiando ogni giorno la vita. Infine, invito tutti a rispettare le disposizioni impartite dalle Istituzioni perché solo così potremmo riuscire a sconfiggere questo temibile nemico”.

Molto rilevanti sono certamente le testimonianze rilasciate da due medici, i quali, come altri a Palma Campania, rappresentano i veri eroi che in prima linea fronteggiano questo flagello: “Sono un medico di Medicina Generale – afferma il dott. Felice Trocchia –  che ha individuato un caso di Coronavirus, meglio noto con la sigla Covid-19, tra i suoi pazienti. Innanzitutto il mio saluto va a tutti i medici, infermieri e persone che lavorano nella Sanità in prima linea, umilmente in silenzio con abnegazione e professionalità, rischiando in proprio e per le proprie famiglie. Purtroppo, si registrano in Italia, figuriamoci nel mondo, anche svariati decessi e molte quarantene. La mia paziente sta bene, malgrado patologie di fondo abbastanza severe. Andando al fulcro del problema mondiale attuale, il Covid-19 come tutti sanno emerge in Cina, dicono come triplice combinazione virale aviaria-animale-umana. Attualmente, purtroppo, l’Italia è il secondo Paese al mondo dopo la Corea per casi giornalieri. Si sa che per il Covid-19 gli uomini hanno più recettori delle donne: i sintomi che inducono un medico a far effettuare un tampone sono di solito febbre persistente dopo assunzione di paracetamolo e magari antibioticoterapia, tosse stizzosa, ma da interviste a medici cinesi che hanno nella loro casistica curato migliaia di Covid-19, il 15% può iniziare anche con diarrea, quindi essere scambiato inizialmente, come è successo a me, per una semplice gastroenterite. Nei casi più gravi, il Covid-19 colpisce e distrugge la cellula alveolare polmonare, causando una broncopolmonite per cui necessitano molti pazienti di essere curati in rianimazione o addirittura intubati. Non bisogna allarmarsi, state attenti e vigili sulle regole igieniche che conoscono tutti e soprattutto usare mascherine e guanti quando si esce da casa. Nel mio Paese, purtroppo, ne vedo parecchi sprovvisti. Su questi tasti si deve insistere, il periodo è ancora lungo, ma siamo speranzosi e fiduciosi noi medici ed oltre che curare, è doveroso da parte nostra diffondere questo messaggio. Auguro e termino, un buon lavoro a tutti, non solo ai medici, ma anche alle Istituzioni politiche e sanitarie preposte a vigilare”.

Altra dichiarazione molto considerevole è certamente quella dell’oncologo Mario Varchetta:  Da medico ho seguito e seguo quanto stabilito dalle linee guida tracciate dal Ministero della Salute: ridurre al minimo i contatti con rinvio di visite differibili ed espletamento delle urgenze. Adeguata protezione ed accesso in ambulatorio permesso solo al paziente tranne che per minori od invalidi. Il mio parere: tutto quello che si sta facendo è utile ma non sufficiente. Mi spiego. Ritengo sia necessaria un maggior rigore (come è stato fatto in Cina ed in Corea del Sud): Restrizioni-blocchi allargati a tutti gli ambiti che riguardino ogni attività commerciale sia di ristoro che ludica e di lavoro che preveda contatto interpersonale. Impedire assembramenti, uscite senza motivo, e come misura forte, ma necessaria, bloccare (tranne per eccezioni gravi) spostamenti in treno o altri mezzi per almeno 14-18 giorni (che corrisponde al periodo massimo di incubazione – comparsa della sintomatologia del Coronavirus). Infatti, l’unico caso riscontrato a Palma Campania riguarda un soggetto che si è spostato da una zona “rossa” alla residenza di famiglia. In ogni caso, bisogna comprendere la lezione che ci è arrivata dagli ultimi importanti e gravi eventi. Cioè che le zoonosi (infezione che riguarda alcune specie di animali trasmissibili all’uomo, tra cui c’è quella da COVID 19) rappresentano il vero problema per il futuro. SARS e MERS sono scomparse a seguito delle misure draconiane prese per fermare l’avanzata delle rispettive epidemie e così sarà possibile bloccare anche COVID 19. Però, è certamente possibile prevedere che altri virus, che oggi non conosciamo, tenteranno di diffondersi all’uomo in futuro. Quindi bisogna prevedere un programma formativo-educazionale per affrontare queste grandi sfide”.

Infine, le dichiarazioni dei professori Teresa Albano e Domenico Dello Iacono, due elementi di eccellenza locale che vivono questa condizione nuova con professionalità e abnegazione: “Il mio lavoro di docente, – dichiara la prof.ssa Teresa Albano – lo svolgo dalla mia casa a Palma Campania, attraverso la didattica a distanza. Mi sembra tutto stravolto, però c’è il vantaggio che con i miei ragazzi già avevo intrapreso una forma di lavoro digitalizzato a distanza attraverso WhatsApp. La mia settimana si divide in 3 giorni di lezione in chat, nei quali riesco a vedere gli alunni ed avere con loro un rapporto visivo e poi altri 3 giorni su piattaforma “weschool”, dove posso inviare compiti e link per le rappresentazioni. A volte ci sono problemi di linea, a volte non c’è il contatto o contemporaneità visiva, ma devo dire che con alcune classi i risultati sono ottimi. L’Italiano è una disciplina complessa e difficile da valutare a distanza, ma comunque riusciamo ad andare avanti nella difficoltà. Gli alunni soffrono tanto questo isolamento, poiché non sono abituati a restrizioni, ma sono consapevoli e maturi e rispettano le direttive restando a casa. Mi manca la scuola, mi mancano gli alunni fisicamente, come i colleghi, il Dirigente, il Dsga e tutto il personale scolastico”.  

 

“Vivere in modo diverso la scuola”, queste le parole del prof. Domenico dello Iacono:Destrutturare e ristrutturare lo spazio e il tempo; reinventarsi per ridefinirsi. Ecco la soluzione per affrontare al meglio questo momento! Quello che è stato definito erroneamente un regime dittatoriale è semplicemente un modus operandi necessario in questo frangente storico; dal quale usciremo prima o poi. Mi auguro in una veste nuova: maggiormente consapevoli di ciò che abbiamo e di ciò che dobbiamo fare. Che il termine “crisi” possa caratterizzarsi letteralmente dal greco antico κρίνω (decido). Personalmente ho la fortuna di continuare a lavorare: io e i miei alunni ci “vediamo” ogni giorno, semplicemente in modo diverso, per continuare il nostro “viaggio educativo”. Dove gli interlocutori sono un uomo e degli adolescenti, un 40enne che ha un po’ di esperienza della vita e ragazzi ancora inermi. La cosa che maggiormente mi manca è sognare e progettare viaggi. Ma c’è tempo! Questa è l’occasione per riviverli attraverso foto e appunti, ricordi ed emozioni…”.

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