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Nola, l’andazzo pericoloso della Festa dei Gigli

Nola, 1 Luglio – Che gli orari sforino di regolamento ogni anno si sa, ma quest’anno è andata male sotto altri aspetti. Alle  7,33 del lunedì osservo, svegliandomi di buon’ora, che erano appena tre i gigli arrivati nella Piazza principale cittadina. Un andazzo che poi alla fine non è così diverso da quello degli anni precedenti o di dieci anni fa per quanto riguardo lo sforamento di orari da regolamento. Tuttavia che due dei primi tre gigli arrivati non riescano a finire con le proprie forze il percorso tradizionale, trainate da forze dell’ordine e  sostituiti da cullatori di paranze extracittadine, rappresentano uno stato di crisi nella Festa di Nola da sempre sottovalutato.

 Il percorso tradizionale evidentemente troppo lungo con un numero di cullatori troppo esiguo o addirittura demotivati per la lunghezza della processione proporzionata alla calura estiva ne hanno fatto un mix perfetto per una festa  “sbandata” al di là dei facili proclami motivatori da capi-paranza.

 Se la Festa dei Gigli ( che festa millenaria è, ma non è di sicuro l’unica processione di macchine a spalle al mondo o la più importante) non sa darsi regole precise con la sua Fondazione e la sua macchina amministrativa il tutto è visto agli occhi dei turisti stranieri (quest’anno in numero assai ridotto) e degli altri ospiti  in modo sconcertante.

La sfilata pomeridiana-serale diventa così una sfiancante ed eterna dimostrazione di forza delle paranze che dopo poco abbandonano per mancanza di forze il proprio giglio. Un disastro a volte prevedibile. La gara a chi è più devoto a S.Paolino diventa in questo modo una gara in realtà di fanatismo religioso che sfiora quello di matrice islamica tanto che spesso manca poco che si scatenino risse, anzi dai racconti mai mancate anche nelle edizioni con l’acquisizione Sigillo Unesco. Una Festa da rivedere nella processione domenicale dei Gigli e nella sua durata, dato che non esistono superuomini sulla Terra né a Nola.

Inutile parlare della questione rifiuti con strade inondate ogni volta da plastica e rifiuti vari data la cronica mancanza in città di cestini e contenitori per la differenziata e dato proprio il prolungarsi a tempo indeterminato della festa.

Della Festa dei Gigli di Nola sembra rimasto solo il ricordo novecentesco dei più anziani, che rimangono sempre e comunque sbalorditi quando ti domandano dove sta la Barca e gli rispondi che in Piazza Duomo alle 7,33 sono arrivati appena tre gigli…

Annibale Pietro Napolitano

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