Nola, 15 Ottobre – A dieci giorni dall’inaugurazione, la mostra Esperienze e ricerche da Gemito a Pistoletto continua a rappresentare un evento culturale di forte richiamo per gli appassionati d’arte contemporanea. La mostra, curata nella selezione delle opere da Francesco Dragoni, dottore in storia dell’arte, in sinergia con l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Nola e l’associazione culturale Meridies, è stata allestita nella chiesa dei Santi Apostoli nell’ambito degli appuntamenti di SettembArte 2019 e resterà aperta per tutto il mese di ottobre.
Il percorso espositivo, che si inserisce armonicamente nella cornice barocca della chiesa, consente di provare le emozioni ispirate dalle opere, una cinquantina, appartenenti alla splendida (circa quattrocento pezzi) collezione d’arte che Luigi Vecchione, bibliofilo e cultore di storia locale deceduto nel 2014, ha messo insieme nell’arco della sua longeva esistenza. Egli volle infine donare la collezione alla Diocesi di Nola perché le opere diventassero patrimonio culturale fruibile, disponibile per chi abbia voglia di conoscere l’arte di un’epoca di grandi accelerazioni e cambiamenti, il Novecento.
Le scelte di Luigi Vecchione, fine ed eclettico ricercatore di dipinti e sculture, sono una sintesi degli orientamenti estetici dei collezionisti nel panorama culturale partenopeo dal secondo dopoguerra in poi, tra produzione figurativa e neofigurativa, linguaggio tradizionale e avanguardie.
La mostra da dialogare lo spettatore con opere di artisti di grande fama, ma anche minori, che tuttavia parteciparono con successo al vivace panorama culturale dell’epoca ritagliandosi spazi e notorietà. Si susseguono dunque lavori di Gemito, Dalì, Fontana, Crippa, Turcato, Levi, Guttuso, Dangelo, Basaglia, Rotella, Pozzati, Ciardo, Notte, Colucci, Barisani, Persico, Venditti, De Stefano, Spinosa, Fergola, Di Ruggiero, De Simone, Scolavino, Donzelli, Capasso, Cassese, Pistoletto. Un angolo particolare del percorso è dedicato alle piccole sculture che recano la firma “G. Di (o De) Martino”, ossia Gaetano Di Martino, attivo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento modellatore e decoratore nolano.
A questi maestri, ma soprattutto alla memoria del dott. Vecchione, si è ispirato un altro evento che l’associazione Meridies e l’Ufficio Beni Culturali diocesano hanno fortemente voluto organizzare per il 12 ottobre scorso, in occasione della Giornata del Contemporaneo (che non a caso si è svolta nella data della quindicesima Giornata del Contemporaneo organizzata dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani). La mostra Esperienze e ricerche da Gemito a Pistoletto è stata scenario della performance Letture sinestetiche intorno alle opere della collezione d’arte Luigi Vecchione.
Il copione, elaborato dalla dott.ssa Antonella Iovino e interpretato dai soci di Meridies, attraverso le opere esposte ha ricreato per i partecipanti l’atmosfera di cordiale accoglienza che si respirava a casa Vecchione, nell’attico di via Pietro Vivenzio a Nola. Le voci narranti, tra l’aroma di una calda tazza di the e la dolcezza delle gustose caramelle alla frutta, immancabili sulla scrivania del caro Gigi, hanno raccontato pensieri e le passioni del dottor Vecchione: l’amore per la sua città, per la letteratura, per l’arte e soprattutto per la sua dolcissima moglie, Rosa D’Eliseo, preziosa e insostituibile compagna di vita. Un omaggio delicato e pregnante quello tributato ai coniugi Vecchione, un ricordo per rinverdire la memoria di chi non ha soltanto generosamente donato una collezione, bensì opere scelte una per una, dono e patrimonio culturale da tramandare ai posteri.
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Nata a Napoli, lavora nel settore dei beni culturali e della comunicazione. Ha scelto di non lasciare il Sud perché ritiene che esso abbia ancora tante cose belle da raccontare”.
