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Napoli, Sud. Manfredi: “Una grande alleanza per aumentare la competitività”

Boccia: “Investire su formazione e infrastrutture e costruire sistema attrattivo”. Moretta (commercialisti): “Se riparte il meridione, riparte anche l’Italia”

Napoli, 7 Febbraio – “Oggi la sfida è investire sul capitale umano, che rappresenta la leva più importante per aumentare la competitività del Paese. Investire significa fare più formazione di qualità, più ricerca e avere un sistema produttivo e imprenditoriale che valorizzi il talento. Occorre una grande alleanza tra università, enti di ricerca, mondo delle imprese e professioni per aumentare la competitività del Paese, oggi indispensabile per creare più crescita e benessere”. Lo ha detto Gaetano Manfredi, ministro dell’Università e della Ricerca, nel corso del forum “Il rilancio del Mezzogiorno parte dai giovani commercialisti, imprese e università a confronto”, promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli.

“Bisogna investire di più in termini di formazione – ha evidenziato Vincenzo Boccia, numero uno di Confindustria -, perché la formazione è un grande piano di inclusione dei giovani. Un altro aspetto centrale per il Paese e per il Mezzogiorno riguarda le infrastrutture che collegano territori, includono le persone, attivano cantieri e incrementano l’occupazione. Oggi abbiamo bisogno di una manovra anticiclica nel Paese che parta proprio dalle infrastrutture. In questa operazione, il Sud diventa centralissimo perché può vantare università di eccellenza. Occorre insomma anche costruire un grande sistema attrattivo”.

Per Vincenzo Moretta, presidente dei commercialisti partenopei “lo slogan che lanciamo oggi è che se riparte il Sud, riparte l’Italia. Molti giovani dal Mezzogiorno vanno all’estero e non possiamo più permettercelo, abbiamo l’obbligo di trattenerli in Italia perché rappresentano il nostro domani. Tante energie e risorse finanziarie vengono impiegate per la formazione dei nostri ragazzi, il 4% del Pil va in istruzione con scarsi risultati, perché poi in troppi vanno via”.

Matteo de Lise, consigliere nazionale dei giovani dottori commercialisti e degli esperti contabili, ha affermato: “Crediamo che sia necessario un cambiamento strutturale. Oggi i finanziamenti legati allo sviluppo delle imprese sono molto più ingenti al Centro-Nord rispetto al Sud: chiediamo dunque una maggiore spesa di fondi nel mezzogiorno. Chiediamo inoltre misure per sfruttare al meglio queste risorse: ad esempio, riteniamo determinante l’aggregazione tra professionisti e imprese e ci aspettiamo sostegno dalle istituzioni per favorirlo. Infine, occorre fare in modo che chi investe al Sud abbia agevolazioni”.

Secondo Mariano Bruno, consigliere segretario Odcec Napoli, “occorre lavorare in sinergia per risolvere problemi strutturali del Paese come la certezza del diritto e la mancanza di industrializzazione logistica. Abbiamo un bacino di cervelli che vanno all’estero, il nostro compito è trattenerli e anche attrarre imprese dall’estero. Serve uno sforzo comune di tutte le parti coinvolte”.

Achille Coppola, segretario nazionale dei commercialisti italiani, ha rimarcato come “bisogna fare sistema, insieme possiamo attrarre le risorse che consentono di creare infrastrutture immateriali. Oggi le piccole imprese hanno bisogno di grande assistenza negli ambiti che il mercato stenta ad offrire. Incrociare le competenze è dunque un investimento da fare quanto prima”.

Vito Grassi, presidente Unione Industriali di Napoli, ha rimarcato: “Quando parliamo di giovani rischiamo di dire cose già sentite. La verità è che i giovani oggi sono il presente e non il futuro. Basta vedere che con la digitalizzazione e il processo di innovazione che necessariamente devono seguire tutte le aziende, i giovani vanno subito a ricoprire incarichi professionali importanti”.

Roberto Vona, professore di Economia e Gestione delle Imprese del Dipartimento di Economia e Management della Federico II di Napoli, ha spiegato: “Da accademico, sono molto vicino ai giovani e impegnato nella loro istruzione. Credo che oggi uno degli asset più importanti per il rilancio del Paese sia l’energia dei giovani che arrivano da un percorso di formazione importante”.

Al convegno sono intervenuti i presidenti degli Odcec campani: Giuseppe Criscitelli (Torre Annunziata); Luigi Fabozzi (Caserta); Domenico Ranieri (Nola); Francesco Tedesco (Avellino). Presente per le imprese Lucia Niespolo, editore gruppo radiotelevisivo Kiss Kiss.

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