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Napoli, Misure per la prevenzione del contagio da Coronavirus: esposto e contestuale diffida dello Studio legale “Vizzino” avente ad oggetto la sospensione immediata delle attività giudiziarie

Napoli, 26 Febbraio – La preoccupante problematica del coronavirus che sta interessando l’intera nazione, investe inevitabilmente anche il mondo del lavoro e in particolare gli ambienti lavorativi pubblici e privati, spesso in condizioni di preoccupante degrado, dove, quotidianamente, si svolgono le varie attività professionali.

A tale proposito, lo studio legale dell’avv Riccardo Vizzino, invia alla redazione di sciscianonotizie.it, un esposto e contestuale diffida stragiudiziale, indirizzata al Ministero di Grazia e Giustizia; al Presidente presso la  Corte Di Appello di Napoli; al Presidente del Consiglio dell’ Ordine degli Avvocati di Napoli; al Presidente del Consiglio dell’ Ordine degli Avvocati di Napoli Nord; al Presidente del Consiglio dell’ Ordine degli Avvocati di Nola; al Presidente del Consiglio Nazionale Forense; alla Prefettura di Napoli, nella quale si sottolinea la degradante  situazione che gli operatori del settore sono costretti a subire passivamente e quotidianamente presso gli uffici giudiziari, soprattutto del Sud Italia”, chiedendo “un’adeguata tutela alle autorità preposte, rispetto alla problematica in oggetto che sta contribuendo ad accrescere lo stato di angoscia e preoccupazione tra i cittadini in generale, e gli avvocati in particolare”, invitando, quindi, “le Autorità competenti a sospendere immediatamente tutte le attività giudiziarie  attualmente in corso, al fine di tutelare la salute non solo degli avvocati ma di tutti gli utenti, ciò al fine di evitare danni ed eventuali azioni risarcitorie”.  

 

 

STUDIO LEGALE

Avv. Riccardo Vizzino

Via Silvio Spaventa, 9- 80 142 Napoli

Tel. 081-5630289 Fax: 081-5534945

[email protected]

[email protected]

 

Napoli, 26/02/20

 

 


Al Ministero di Grazia e Giustizia
Pec :[email protected]


Al Presidente presso la  Corte Di Appello di Napoli
Pec: [email protected]

Al  Presidente del Consiglio dell’ Ordine degli Avvocati di Napoli Pec:[email protected]

Al  Presidente del Consiglio dell’ Ordine degli Avvocati di Napoli Nord Pec:[email protected]

Al  Presidente del Consiglio dell’ Ordine degli Avvocati di Nola Pec:[email protected]

Al  Presidente del Consiglio Nazionale Forense
Pec: [email protected]

Prefettura di Napoli
Pec: [email protected]

OGGETTO:Misure per la prevenzione del contagio da CoronavirusEsposto e contestuale diffida stragiudiziale avente ad oggetto la sospensione immediata delle attività giudiziarie.

           

                  

Il sottoscritto Avv. Riccardo Vizzino (CF: VZZRCR60R11L873J), con studio in Napoli, alla  Via Silvio Spaventa n. 9,  formula la presente partendo dalla nota emergenza sanitaria da COVID-19 che sta interessando tutto il territorio nazionale , al fine di porre alla Vostra attenzione la degradante  situazione che gli operatori del settore sono costretti a subire passivamente e quotidianamente presso gli uffici giudiziari, soprattutto del Sud Italia.

 In particolare, l’esponente è stato investito della necessità di richiedere un’adeguata tutela alle autorità preposte, rispetto alla problematica in oggetto che sta contribuendo ad accrescere lo stato di angoscia e preoccupazione tra i cittadini in generale, e gli avvocati in particolare.

Ed invero, si fa rilevare quanto segue

PREMESSO CHE

 –  Le strutture ove si svolgono le attività giudiziarie – considerate già da tempo disagiate ed  inadeguate per il normale svolgimento delle attività ordinarie perché caratterizzate da criticità legate all’ assenza di controlli ed alla mancanza di attrezzature di primaria utilità  e necessarie ,anche per la salvaguardia della salubrità ambientale – risultano essere ancor più preoccupanti in situazione di diffusione epidemica, come quella che attualmente sta dilagando su tutto il territorio nazionale;

–  L’ assenza di ogni forma di tutela e garanzia atte a prevenire il rischio di contagio ingenera giustificata apprensione in coloro che quotidianamente sono costretti ad accedervi (magistrati, avvocati, CTU, testimoni, personale amministrativo, parti), minando il sereno svolgimento delle attività giudiziarie,

– Una migliore comprensione del diffuso stato di allarme venutosi a creare ci impone di rammentare in quale stato effettivamente versino gli uffici e le aule di giustizia, prevalentemente organizzati in spazi angusti, polverosi e pericolosi nonché carenti  di attrezzature o con impianti, anche di aereazione, malfunzionanti.

– In tali ambienti, già così precari, si affolla quotidianamente una moltitudine di persone ( non solo operatori del diritto) di gran lunga superiore alla capacità contenitiva degli uffici in spregio alle basilari norme di sicurezza, complici la totale assenza di controllo agli ingressi, nonché l’elevata trattazione di udienze da parte di alcuni uffici giudiziari, soprattutto delle zone periferiche: non è infrequente, infatti,  imbattersi in piccole aule d’udienza condivise da più giudici che trattano in poche ore oltre 100 fascicoli;

– A causa di tali disfunzioni organizzative gli avvocati, loro malgrado, se non accalcati nelle aule d’udienza, si trovano costretti ad assembrarsi lungo i corridoi in attesa della trattazione ovvero a sostenere interminabili file innanzi alle cancellerie, le quali non forniscono gli adeguati servizi a causa della carenza (assenza) del personale o per l’inadeguatezza di coloro che – privi di titoli e requisiti – sono chiamati a svolgere le funzioni di cancellieri (in alcuni Fori anche lavoratori socialmente utili);

– In relazione a tali evidenze, non è difficile immaginare quale incidenza possa avere l’ emergenza sanitaria proclamata a livello nazionale, considerato che, a differenza di qual che è accaduto in altri distretti di Corte D’ Appello, non sono stati ancora disposti provvedimenti organizzativi e precauzionali miranti ad impedire il diffondersi dell’ epidemia virale né è stata attuata la pulizia straordinaria degli uffici che la situazione avrebbe imposto con disinfezione di scrivanie, maniglie ecc.. e l’ acquisto di distributori di gel disinfettanti anche per le aule;

–  Inoltre, l’ assenza di controllo, cui innanzi si è fatto riferimento, diventa ancora più allarmante se si considera che le udienze penali e civili vedono coinvolti operatori provenienti da altri Fori d’ Italia che potrebbero alimentare inconsapevolmente il proliferarsi dell’ epidemia;

CONSIDERATO CHE

– Si ritiene, pertanto, urgente ed indifferibile adottare tutte le necessarie precauzioni e tutele a vantaggio del diritto alla salute di ogni utente/operatore del diritto che si ritrovi a dover frequentare gli ambienti giudiziari;

-L’insalubrità degli ambienti giudiziari è già di per sé minata dall’assoluta inadeguatezza dei sistemi di pulizia e dalle inefficaci modalità di svolgimento delle udienze;

– Malgrado le continue sollecitazioni alle autorità competenti, ad oggi  non sono ancora fruibili nuove aule,  per cui le udienze vengono tenute in ambienti piccoli, poco areati e sempre sovraffollati;

– La particolare situazione in cui versano gli uffici giudiziari  impone un intervento immediato al fine di evitare lo stanzionamento in piccoli ambienti di un numero eccessivo di persone;

-Difatti, non è possibile mantenere e realizzare la distanza di sicurezza di almeno 2 metri prevista dalle disposizioni emesse dal Ministero della Salute data la limitatezza degli spazi;

-L’ OMS, da ultimo,  ha dichiarato lo stato di “ Rischio Globale Elevato” e ha asserito che  l’ epidemia da COVID-19 rappresenta  un’ emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale;

– Su proposta del Consiglio Dei Ministri e del Ministro della Salute, di concerto con il Ministro dell’ Economia e delle finanze, il Presidente Della Repubblica ha emanato Decreto Legge del 22 Febbraio 2020 n.6  recante “ Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’ emergenze epidemiologica da COVID-19”, adottando misure di contrasto e contenimento alla diffusione del predetto virus che prevedono, in particolare, la chiusura o la limitazione delle attività degli uffici pubblici degli esercenti attività di pubblica utilità e servizi pubblici essenziali;

-Con Nota del Dipartimento dell’ Amministrazione Penitenziaria prot. N. 5391 del 13.02.2020 e di intesa con i Direttori Generali del Dipartimento, è stato adottato un provvedimento di sensibilizzazione verso le Direzioni Penitenziarie ed il personale in servizio dei vari Istituti  per adempiere a tutte le indicazioni espresse dal Ministero della Salute per la prevenzione e diffusione del coronavirus;

-Oltre alle regioni maggiormente colpite da COVID-19 (Lombardia e Veneto),  altri Fori italiani hanno già provveduto a sospendere e/o limitare  immediatamente tutte le attività giuridico- amministrative, quali, ad esempio, il Foro di Milano , di Padova, ecc…;

 – Ad oggi non è stata nemmeno prevista ed attuata la pulizia straordinaria degli uffici che la situazione avrebbe imposto con disinfezione di scrivanie, maniglie ecc.. e l’ acquisto di distributori di gel disinfettanti anche per le aule;

– Il rischio di contagio da coronavirus è solo l’ esempio di una situazione incresciosa che gli avvocati, vivono quotidianamente, essendo costantemente esposti a rischi che, oltre a non consentire una civile convivenza delle persone tra le aule di giustizia, potrebbe, in linea, non solo potenziale, generare anche effetti catastrofici ( ad esempio legati ad un  sisma);

– Non si comprende la ratio per la quale è stata disposta la sospensione di convegni ed eventi formativi organizzati dal Consiglio o comunque ospiti nelle sale consiliari, mentre non vengono adottate misure precauzionali anche per le regolare attività svolte negli uffici giudiziari;

CONSIDERATO IN DIRITTO

L’ articolo 32 comma1  della Costituzione : “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’ individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”

Il diritto alla salute rappresenta pertanto un fondamentale diritto dell’ individuo oltre ad essere un interesse primario per la collettività. Come è noto, esso si sostanzia nel diritto all’ integrità fisica e psichica, sia nel senso di poter avere trattamenti medici di prevenzione e cura, sia nel senso di poter godere di un ambiente di vita e lavoro salubre.

Art.35 della Carta dei Diritti fondamentali dell’ Unione Europea: “ Ogni persona ha il diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di ottenere cure mediche alle condizioni stabilite dalle legislazioni e prassi nazionali. Nella definizione e nell’ attuazione di tutte le politiche ed attività dell’ Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana.”

Pertanto,  si ritiene che, tutte  le misure precauzionali adottate nei giorni scorsi sono risultate alquanto insoddisfacenti, in quanto hanno portato solo ad uno spostamento delle adunanze e degli assembramenti dalla stanza del Giudice alle aree antistanti ( corridoi e androni), e quindi inidonee a prevenire il più possibile ogni forma di rischio per la salute.

 Si invitano, quindi, le Autorità competenti a sospendere immediatamente tutte le attività giudiziarie  attualmente in corso, al fine di tutelare la salute non solo degli avvocati ma di tutti gli utenti, ciò al fine di evitare danni ed eventuali azioni risarcitorie.  

Si insiste ,altresì, affinchè le Autorità provvedano  a dare impulso alle opportune verifiche, ottemperando alla inadeguatezza delle strutture e degli ambienti che ospitano tali uffici i quali vanno ad inficiare maggiormente le attività giudiziarie e che contribuiscono ad aumentare la situazione di disagio e degrado in cui da anni  imperversano le attività forensi.

In caso contrario, potrebbero profilarsi forme di responsabilità  a carico delle Autorità in questione.

Nel restare in attesa di un cortese riscontro, che si auspica possa essere positivo e risolutivo dell’ istanza spiegata, si porgono distinti saluti.

Con profondo ossequio,

Avv. Riccardo Vizzino

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