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Napoli, al via il convegno “Neuropedagogia del mare”

Napoli, 3 Marzo – Il mare, una nave e gli scugnizzi di Napoli che diventano marinaretti: l’esperienza di Giulia Civita Franceschi, raccontata con una mostra e un Convengo a Napoli. Venerdì 8 marzo c.a., dalle ore 9.30, presso la Sala Brancaccio della Biblioteca Fra Landolfo Caracciolo del complesso monumentale di San Lorenzo maggiore, si terrà il 2° Convegno Scientifico, organizzato dall’ente di formazione Oida, dal titolo: “Neuropedagogia del mare”. Il Centro Psicopedagogico di Formazione, Studi e Ricerche celebrerà, nella prima parte della giornata, il progetto pedagogico della Nave Scuola Caracciolo della napoletana Giulia Civita Franceschi, ricordata come la “Montessori del mare”. Nel corso di 15 anni (dal 1913 al 1928), grazie al suo genio pedagogico, la Nave Asilo accolse circa 750 bambini e ragazzi di Napoli, sottraendoli ad una condizione di abbandono e miseria e restituendoli ad una vita sana e dignitosa.

Nella grande sala lettura della Biblioteca sarà esposta, invece, una interessante e suggestiva mostra fotografica curata da Antonio Mussari e Maria Antonietta Selvaggio del Museo del Mare di Napoli. La prof.ssa Selvaggio, ricercatrice e docente dell’Università di Salerno, darà inizio al Convengo con il suo intervento, previsto per le ore 10.30, per raccontare del “sistema Civita” per l’infanzia abbandonata. Seguirà, poi, l’intervento di altri illustri relatori: il regista Fabio Cocifoglia; il prof. Alberto Oliviero dell’Università La Sapienza di Roma che interverrà su “maltrattamento infantile e resilienza” e il prof. Michele Zappella Direttore Scientifico della rivista “Autismo e disturbi dello sviluppo”.

Dalle ore 14.00, nella seconda parte del Convegno Scientifico, verranno presentati pedagogisti ed educatori a Napoli. Interverranno: Agostino Basile – specialista di Pedagogia Clinica e Neuropedagogia – che metterà a confronto due progetti italiani della pedagogia del ‘900; Flavia Santonianni Ordinario di Pedagogia Sperimentale dell’Università Federico II di Napoli e il ricercatore Alessandro Ciasullo che tratteranno della biopedagogia e delle scienze bioeducative; Massimo Maraviglia – registra e docente – parlerà del Teatro come cura sociale nell’idea di Eduardo e il bibliotecario Giovanni Russo che concluderà parlando della pedagogia nell’idea del San Francesco dell’ottocento: padre Ludovico da Casoria. Debora Di Jorio, Direttore Scientifico del Centro Oida e organizzatrice del Convengo, si occuperà di presentare e moderare l’incontro.

Durante il Convengo sarà presentato il progetto ParthenoPed in collaborazione con il Museo del Mare di Napoli. Il progetto è dedicato ai professionisti dell’educazione della città di Napoli che sono in possesso di un titolo accademico in Scienze dell’Educazione, in Scienze Pedagogiche e nelle classi equipollenti a Pedagogia.

La partecipazione al Convegno è gratuita (serve l’iscrizione al portale del Centro Oida al seguente link: http://centrooida.it/iscrizione-convegno-scientifico-8-marzo-2019/) e ai partecipanti verrà rilasciato Attestato riconosciuto dal M.I.U.R. nell’ambito della formazione per l’aggiornamento obbligatorio.

L’iniziativa è sostenuta da tre sponsor d’eccezione della città di Napoli: GayOdin, Varzi e Marinella. Cogliendo l’invito del Centro Oida hanno voluto dare il proprio contributo per la riuscita del Convengo, consapevoli che il potere dell’educazione e della natura può rappresentare una risorsa da non trascurare, soprattutto in una città, come Napoli, dove il mare è una delle maggiori espressioni culturali.

Oida è un ente di Formazione accreditato dal M.I.U.R. ed è un Centro specializzato nelle dinamiche di apprendimento e nella relazione educativa. Si occupa di Progettazione e Ricerche in ambito neuropedagogico.

La Biblioteca Fra Landolfo Caracciolo è la sede sociale dell’Associazione San Bonaventura. La Onlus si occupa della salvaguardia e valorizzazione di circa trenta Biblioteche in Italia. La Biblioteca Caracciolo è nel complesso monumentale di San Lorenzo maggiore in via dei Tribunali n. 316 (angolo con via San Gregorio armeno) in Napoli.

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