Cultura

NANORACCONTI, uno tira l’altro: dal premio “Scriptura” al terzo volume della serie

Carbonara di Nola, 23 Novembre – I nanoracconti di Pietro Damiano diventano una sezione speciale del Premio artistico-letterario “Scriptura”, ideato da Anna Bruno. Un appuntamento che dà il giusto risalto ad un genere che è entrato nel cuore di molti: 250 battute, spazi inclusi e titolo escluso, tanto atteso dai nanoscrittori quanto dagli appassionati delle storie che si leggono in un solo fiato.

Per concorrere alla vittoria del Premio, bisognerà inviare un proprio elaborato inedito entro il 15 gennaio 2019: stiamo parlando di un vero e proprio racconto il nano, con un inizio, uno sviluppo e una fine. Ed è un piacere produrlo per chi vi si cimenta. Il nanoracconto si apprezza in un lampo. Si legge subito, abbracciandone l’intensità delle espressioni. Si rilegge senza riporre il libro, né sfogliare le pagine e lasciarle a metà della lettura: 250 battute le godi in un baleno! E’ un obbligo che diviene regola quella di non superare i 250 caratteri, spazi esclusi che attraverso la limitatezza concedono un messaggio limpido, e godibile. Inoltre, gli elementi letterari – che non devono essere basati sul testo poetico, né rappresentare stati d’animo o espressioni di motti, tantomeno barzellette, ma costruiti su un vero e proprio racconto benché spiccio e, a ragion veduta, definito nella sua struttura – vanno a rappresentare una storia completa con l’incipit, lo svolgimento e la conclusione.

Un’impostazione narrativa che ha già ‘partorito’ due libri, con un terzo in arrivo, dedicato ai cinque sensi: i vari autori sono stati selezionati dal ‘nanoboss’ Pietro Damiano, di Carbonara di Nola, appassionato di storia locale e del genere narrativo. Presenterà l’opera terza della sua creatura sulla piattaforma Amazon, con tanto di codice identificativo (ISBN) e prezzo minimo di vendita. Le precedenti edizioni sono Nanoracconti 250 racconti da 250 battute e Tutte le storie del mondo: antologia di nanoracconti della casa editrice Homo Scrivens.

«La prossima edizione – ci dice lo stesso Damiano – ha raccolto più di 200 nanoracconti di sessanta autori. Il concorso s’è tenuto sui Social: contiene racconti con riferimenti ad un solo senso o più sensi insieme. Il nanoracconto ha dato vita ad un gioco, una sfida, un condividere la passione della scrittura».

Delle cinque ‘nanostorie’ inviate, una di diritto – a scelta dagli autori aderenti all’iniziativa – partecipa al concorso del Premio artistico-letterario “Scriptura”, curato da Anna Bruno, per la sezione dedicata ai nanoracconti, un ‘fenomeno’ che è stato perfino oggetto di una tesi di laurea in Filologia presso l’Università di Foggia dal titolo “Twitter fra letterature e Didattica”.

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