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Marittimi denunciano situazione surreale, alcuni quartieri di Napoli sono costretti a fare le pratiche a Castellammare

Borrelli: “vicenda assurda dovuta alla mala burocrazia”. 

 

 

Napoli, 18 Dicembre – Una donna, la signora Anna, residente nel quartiere Ponticelli di Napoli si è ritrovata vittima di un’assurda vicenda pseudo-burocratica ingarbugliata che ha danneggiato, oltre la suddetta, molte persone che stamane hanno improvvisato anche una protesta e hanno chiesto un intervento al consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Il marito della donna – spiega il consigliere – è di professione marittimo, il che dà loro il diritto di usufruire della carta marittima, che consiste in un sostegno economico al lavoratore quando, dopo un periodo di almeno 90 giorni trascorsi in mare, resta sulla terra ferma senza lavorare. I coniugi dovevano riscuotere dei pagamenti arretrati, bloccati da due pratiche accavallate, così la signora Anna, delegata dal marito imbarcato, si è recata presso gli uffici INPS del comune di Portici, dove la pratica era registrata.

Dopo aver atteso interminabili ore, tra la prenotazione che avviene prima dell’apertura degli sportelli, e la coda a questi ultimi, la donna ha scoperto che la sua pratica assieme a quella di tanti altri utenti con cap nei quartieri di Napoli Ponticelli e San Giovanni a Teduccio era stata spostata nella sede di Castellammare. Senza troppe spiegazioni, e poco chiare, le è stato detto che le pratiche intestate ai residenti di due quartieri di Napoli, erano state smistate a Castellammare. Così tantissime persone hanno dovuto percorrere svariati chilometri, trovandone il tempo e d il modo, per svolgere una semplicissima pratica di routine, che avrebbe dovuto espletarsi nella propria zona di residenza. La donna ha scoperto che nella sede INPS di Castellammare la prenotazione per la coda a gli sportelli avviene con un giorno di anticipo, il che ha fatto aumentare a dismisura la sua attesa. Una volta terminate le operazione la donna si è rivolta ad una volante dei Carabinieri i quali le hanno detto che la sua situazione fa parte della normalità e che sarebbe stato inutile intervenire”.

“La burocrazia dovrebbe servire a rendere i servizi più efficienti, trasparenti e veloci – continua Borrelli – mentre questo modo ingarbugliato e poco limpido rende tutto troppo lento e crea impedimenti a chi ha diritto di usufruire di specifici servizi. La Signora Anna è riuscita a sbloccare la propria situazione ma se dovesse riaccadere un altro intoppo dovrà andare di nuovo fino a Castellammarese attendendo un’eternità in coda? Immagino chi si trova in situazioni più complicate della signora che inferno debba vivere ogni volta. Se le pratiche devono essere smistate che vengano girate ad uffici di zone limitrofe perché gli utenti non devono affrontare un’odissea ogni volta che si presenta un problema o una situazione burocratica da risolvere, problema, spesso, creato dagli enti stessi. Abbiamo inviato una nota alle autorità competenti per capire come sia possibile una vicenda simile e di porre immediatamente rimedio”.

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