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Mariglianella, Agrimonda: considerazioni sulla messa in sicurezza e bonifica definitiva del mostro tossico

Mariglianella, 29 Maggio – Il 27 Maggio alle ore 19.30 ho partecipato, da cittadino preoccupato ed indignato, all’incontro organizzato da Ciro Tufano per essere aggiornati sulla messa in sicurezza, ad oggi inesistente, e sulla bonifica definitiva del mostro tossico Agrimonda.

Erano presenti, oltre ad una quarantina di cittadini, i sindaci di Mariglianella e di Marigliano nonché il Presidente del Consiglio Comunale di Marigliano.

A distanza di 20 giorni dal Tavolo Tecnico, nonostante gli allarmanti dati pubblicati dall’A.R.P.A.C. per la presenza di numerose sostanze tossiche (mercurio, benzene, solventi, idrocarburi pesanti, diossine, furani, fitofarmaci, addirittura DDT, ecc.) presenti nelle acque di falda e nei terreni, senza trascurare, poi, le esalazioni che infestano l’aria e che sicuramente non sono salutari, nulla ancora è stato fatto.

La presenza di sostanze bandite al 1995, data del drammatico incendio, e non dichiarate quali ad esempio il DDT non dovrebbe automaticamente comportare una denuncia dei sindaci nei confronti dei proprietari di Agrimonda?

Andiamo per punti.

     1.Installazione delle centraline per il monitoraggio dell’aria: neanche l’ombra e nessuno dei presenti rappresentati le istituzioni ne ha fatto parola, fermo restando il fatto che non sarebbero servite a nulla visto che non sono idonee a rilevare le sostanze tossiche rinvenute;

    2 . Telone per evitare il dilavamento delle acque meteoriche ricadenti sui terreni inquinati e pertanto diretti alle falde e ai suoli circostanti: I sindaci hanno dichiarato che si sta operando e lavorando in tal senso e che nei prossimi 7 giorni sarà installato;

    3 .Bonifica: pare che i soldi siano già stati appostati ma c’è ovviamente bisogno di ulteriori carotaggi al fine di decidere la tipologia di bonifica da mettere in campo;

    4 . Analisi acque di falde: pare che il tracciato/percorso in possesso degli organi competenti sia inesatto, pertanto va rivisto per poi analizzare le acque dei pozzi ricadenti sulla linea e pendenza della falda inquinata.

Questo studio è stato redatto con fondi comunali?

Un dubbio sorge spontaneo: perché i contadini dei terreni limitrofi ad Agrimonda stanno denunciando?

In merito alle perplessità e preoccupazioni dello scrivente sollevate relativamente ai forti miasmi, alla nauseabonda qualità dell’aria derivante dalla volatilizzazione delle sostanze tossiche presenti nel terreno non si è avuta alcuna risposta certa, chiara e rassicurante.

Inoltre, nell’evidenziare ai presenti come un ente quale l’ARPAC possa aver potuto dichiarare, nella relazione dei fattori inquinanti acqua di falda e terreno, che “VEROSIMILMENTE” tali sostanze potrebbero essere presenti anche nell’aria nessuno ha saputo o almeno provato a giustificare una tale scelleratezza, superficialità e incompetenza, nonché insensibilità e mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini che continuano ad inalare e respirare tali sostanze ogni santo giorno.

Nel disquisire di eventuali screening da eseguire su di noi cittadini, immaginando i tempi biblici della macchina politica-burocratica, nell’occasione ho comunicato ai presenti la totale ed immediata disponibilità dell’Istituto Nazionale Tumori IRCCS G. Pascale di Napoli ad eseguire screening specifici, in base alle sostanze tossiche emerse, ai cittadini che hanno già fornito la propria disponibilità e che risiedano a diverse distanze e latitudini dal mostro tossico.

Forse dopo 25 anni, mi auguro di sbagliare, riusciremo a dimostrare il nesso scientifico tra causa ed effetto e a dare e fare giustizia soprattutto in memoria e nel rispetto di chi non è più tra noi, “VEROSIMILMENTE” per colpa di qualcosa e di qualcuno!

Abbiamo, inoltre, appreso che la Regione Campania pare non risponda ai continui solleciti ad operare e ad incontrare sindaci e tecnici addetti, quest’ultimo, aspetto che oserei definire di una gravità inaudita nonché atto di grande irresponsabilità e scarsa sensibilità umana, sociale, ambientale e politica.

In tutto ciò, certamente, la pioggia battente delle ultime settimane non aiuta, anzi crea solo ulteriori danni ambientali.

Ma i residenti nelle vicinanze del mostro tossico siamo certi che non dovrebbero essere allontanati onde evitare rischi per la salute…quantomeno nel dubbio?

A mio avviso i cittadini dovrebbero essere allontanati, senza se e senza ma, in strutture messe a disposizione dai Comuni in danno alla Regione Campania, visto che i Sindaci sono i primi responsabili della salute pubblica.

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