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Le eccellenze scolastiche del territorio: l’Istituto ISIS “Caravaggio” indirizzo artistico di San Gennaro Vesuviano [Video]

San Gennaro Vesuviano, 3 Marzo – Molteplici sono le eccellenze scolastiche del territorio vesuviano. Oggi visitiamo l’istituto ISIS “Caravaggio”, indirizzo artistico di San Gennaro Vesuviano. Iniziamo il nostro interessante percorso, entrando nel laboratorio multimediale e audiovisivo, guidati dal prof. Vincenzo De Luca, insegnante di Storia dell’Arte. Il professore De Luca è stato colui che ha suggerito, circa 10 anni fa, il nome del famoso pittore italiano da affibbiare alla scuola vesuviana.” Ho pensato fosse opportuno dedicare alla scuola il nome degno di un genio assoluto, per l’importante eredità che ci ha lasciato”.

Scambiamo quattro chiacchiere anche con il tecnico del laboratorio multimediale Antonio Nunziata. “L’aula di “Discipline audiovisiva e multimediale”, – ci spiega l’attento e preciso tecnico del laboratorio –  mette a disposizione degli studenti, un’aula digitale per la teoria e la progettazione. Si tratta di un laboratorio per la produzione, attrezzata da computer e pellicole, video proiettore, stampante fotografica formato A3 ad altissima risoluzione, da computer dotato di software professionale per l’elaborazione fotografica e per il montaggio video digitale. Queste attrezzature si utilizzano per la progettazione di reportage fotografici, produzione video e produzione multimediale. Al termine di questo percorso di formazione lo studente acquisisce i principali fondamenti relativi al linguaggio multimediale, attraverso, appunto, esercitazioni guidate”.

 

Rivolgiamo qualche domanda anche ad una tirocinante dell’università degli studi di Salerno Marietta Mirra, associata adesso al prof. De Luca.

Cosa stai elaborando insieme al prof. De Luca?

Sto completando le 150 ore, necessarie per acquisire tutte le tecniche di insegnamento. Ho scelto l’università, il mio indirizzo è Storia dell’Arte”.

Ti sei mai pentita di questa scelta?

No, non mi sono mai pentita, perché grazie al prof. De Luca, ho imparato ad amare sempre di più la Storia dell’Arte, la mia vocazione è diventare un’insegnante”.

Cosa consigli ai ragazzi che hanno intrapreso questo percorso?

Sicuramente di credere e impegnarsi in quello che a loro piace di più, con grande tenacia e determinazione” conclude la tirocinante Mirra.

Un’altra studentessa pronta a guidarci in questo viaggio è Sarà D’Avino, che ci spiega molto brevemente le tecniche si lavoro utilizzate in laboratorio. Attraverso bozzetti di fotografia, appositamente preparati, si aggiunge una didascalia e un logo personale, per poi approdare alla realizzazione di video, “come ad esempio quello preparato per uno spot dedicato alla violenza sulle donne”, ci suggerisce con aria soddisfatta la brillante studentessa.

 

Per completare il nostro percorso, ci facciamo spiegare le peculiarità principali dell’indirizzo artistico di San Gennaro Vesuviano dal dirigente scolastico Carmine Strocchia. “Il liceo artistico è uno dei tre indirizzi del nostro istituto Caravaggio – ci spiega il preside. –  È l’erede di una grande esperienza che è l’istituto d’arte che a seguito degli ordinamenti, con la legge Gelmini, è diventato liceo artistico. L’’indirizzo artistico ha una valenza anche territoriale, a mio avviso, molto importante. Innanzitutto perché i ragazzi che si iscrivono hanno prospettive di visibilità ed esperienze molto vaste. Questo cammino di allargamento, di contaminazione con il territorio provinciale, e perché no, anche regionale, va implementato sempre di più. Questo è uno degli obiettivi, che io, come nuovo dirigente, mi sono posto”.

Ci può indicare un’esperienza?

“Siamo al terzo anno di esperienza regionale della rete dei licei artistici e quest’anno si chiude con la nostra proposta progettuale”.

Ci può parlare del progetto?

“In breve, –  ci spiega Strocchia –  il progetto si occupa del borgo Casamale di Somma Vesuviana, in una chiesa di questo borgo, c’è un’affresco di una Madonna con un bambino di Pacecco De Rosa, pittore seicentesco del napoletano. Cerchiamo quindi, di rivalutare e presentare a questa rete del liceo artistico, un’esibizione che si terrà a Maggio. Una grande partecipazione di tutti i licei e a dicembre ci sarà, poi,  la chiusura di questa esperienza triennale. Punti di forza notevoli di quest’istituto, sono i tanti inviti riguardo l’indirizzo moda per sfilate, per la parte artistica, partecipazioni a concorsi, e allacciamenti di reti per scambiare esperienze sempre nuove. Abbiamo un corpo docente senz’altro all’altezza, particolarmente versatile. Siamo in possesso – aggiunge Strocchia –  anche un contatto nazionale: un liceo delle  suddivisioni multimediali di Milano che ha promosso una rete tra Mediaset e Rai, con alcuni licei nazionali, tra cui noi, perché vuole attuare un percorso di formazione per docenti. Tutto questo, arricchito da contatti e scambi di cultura e di attività”.

Infine il preside elenca gli indirizzi che vengono incrementati in questo modo: Grafica, architettura e ambiente, Audiovisivo e multimediale, arti figurative.

Lo spazio per le diverse attività da lei elencati è sufficiente per elaborarli?

“Si, – risponde con smorfia alquanto emblematica –  non solo dagli studenti, ma anche dai docenti. Per alcuni indirizzi sono necessari spazi più adeguati, anche dal punto di vista ambientale, coerenti con il liceo artistico, senza fare torto a nessuno. Mi riferisco alle arti figurative, sia il biennio che il triennio, bisognosi di ambienti in cui gli studenti possano esprimere a pieno le loro capacità, le loro enormi potenzialità.

Secondo l’opinione del dirigente scolastico, sia gli studenti che  i docenti, avvertono la necessità di uscire da ambienti ristretti, poco congeniali allo svolgimento delle attività didattiche. “Stiamo adottando ambienti – fa notare il preside Strocchia –  che non sono propriamente consoni a svolgere le attività di laboratorio. In realtà, la situazione strutturale dovrebbe essere diversa, è necessario trovare delle soluzioni”.

 Quali sono le difficoltà che sta riscontrando?

“Le difficoltà sono di natura istituzionale perché, attualmente, le attività didattiche si svolgono su due plessi, uno di proprietà privata, in piazza Margherita, e l’altro di proprietà del Comune, l’ex scuola media. Quello di proprietà privata è occupato dal triennio del liceo artistico. In tutte e due i casi, siamo in aule che ospitano un numero elevato di alunni rispetto alla capienza non solo prevista dalla normativa, ma anche dal normale esercizio delle attività che sono chiamati a svolgere.Bisogna trovare un salvagente per uscire da questa situazione. Il nostro liceo artistico è molto apprezzato, notevoli sono le iscrizioni, possiamo, però arrivare fino ad un certo limite. La nostra prima preoccupazione è il benessere psicofisico degli studenti”.

 Quale giustificazione fa presente ai ragazzi che vorrebbero frequentare la scuola ma che purtroppo non possono per le annose problematiche?

“Ho presentato alla città metropolitana, l’ente locale degli edifici che ospitano alunni di secondo grado”.

Ha avuto risposta? E cosa chiede per risolvere la situazione?

“La situazione è complessa e articolata, ci dovrebbe essere, in questo senso, la volontà politica che indirizza verso la costruzione di nuove scuole o la ricerca di nuove soluzioni. Vorrei che i tempi della politica e dell’amministrazione, fossero più efficaci, tuttavia, non c’è quella tempestività come ad esempio, un dirigente vorrebbe. E’ auspicabile una maggiore presenza degli organi politici, più vicini alla cultura e all’istruzione. Il mio interesse civile, amministrativo e politico –  afferma Strocchia – è ovviamente la possibilità che questo istituto venga valorizzato in tutti i suoi aspetti. Il discorso di una nuova costruzione, di un nuovo istituto, deve essere necessariamente preso in considerazione. Sono un servitore della pubblica amministrazione e non posso dimenticare che  il benessere psicofisico del personale e degli studenti è al di sopra di qualsiasi altra cosa. Grazie al concreto apporto con il consiglio d’istituto, sto valutando una serie di contatti, sia con la Regione che con la Provincia. Ci tengo a sottolineare che la Regione aveva emesso un bando riguardo un finanziamento per la costruzione di nuove scuole e la Provincia aveva deliberato, poi qualcosa è cambiato. In definitiva – conclude il preside –  abbiamo a cuore il nostro  futuro, per capire come dobbiamo muoverci e quale strada percorrere”.

 

 

 

 

 

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