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La Procura di Napoli rivela: “L’ospedale San Giovanni Bosco era la base logistica dell’Alleanza di Secondigliano”

Verdi: “Le nostre denunce sono state confermate dalle indagini. Siamo stati sentiti più volte dalla Procura, rivelando le trame delinquenziali e i nomi dei criminali che ci hanno più volte minacciato. Ora bisogna fare in modo che la camorra resti per sempre fuori dalla struttura”

 

 

Napoli, 26 Giugno – “Le dichiarazioni del procuratore di Napoli Giovanni Melillo confermano quanto denunciamo da tempo. Melillo ha spiegato che l’ospedale San Giovanni Bosco era diventato la base logistica del clan Contini che controllava ogni tipo di attività all’interno della struttura. C’era addirittura una base logistica per le truffe assicurative tramite la predisposizione di certificati medici falsi. Le risultanze della Procura aderiscono perfettamente a quanto abbiamo sostenuto circa le infiltrazioni malavitose all’interno dell’ospedale che abbiamo combattuto in modo frontale in questi anni. Per le nostre battaglie siamo stati attaccati e minacciati a più riprese ma, alla fine, i fatti hanno confermato i dati in nostro possesso. A tal proposito abbiamo fornito la massima collaborazione alla Procura, che mi ha sentito in più occasioni, dandomi la possibilità di rivelare i fenomeni di illegalità e i nominativi dei delinquenti che agivano all’interno del nosocomio compresi i parcheggiatori abusivi e le infiltrazioni nella gestione del ristorante e del bar correttamente smantellati dal commissario della Asl Napoli 1”.

Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “L’infiltrazione camorristica nelle attività del San Giovanni Bosco – prosegue Borrelli – era profondissima e radicata. C’era addirittura un boss che era stato regolarmente assunto all’interno della struttura negli anni passati. Tutti ricordiamo l’episodio delle ovazioni su Facebook in occasione della morte di Paolo Di Mauro, come noto ‘O ‘nfermiere, che venne celebrato come un uomo d’onore con tanto di affissioni di manifesti funerari fuori e dentro l’ospedale. Ora bisogna fare in modo che la camorra resti fuori dall’ospedale per sempre. L’opera di bonifica messa in atto dal commissario straordinario dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva ha fatto sì che delinquenti, parcheggiatori abusivi e altri cialtroni finissero fuori dall’ospedale. Continueremo a vigilare che si prosegua lungo questa strada. La nostra battaglia per cacciare camorristi e delinquenti dalla sanità campana non è certo finita e ringraziamo la Procura e le forze dell’ordine per aver smantellato questo sistema criminale”.

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