Attualita'

ED ORA……SOSPENDETECI TUTTI!

Napoli, 24 Maggio – La Costituzione repubblicana enuclea, all’articolo trentatré, un principio il cui intento principale consiste nel rendere la trasmissione della cultura scevra da ogni vincolo: mi riferisco alla libertà d’insegnamento, la quale, in seguito all’insediamento del Governo c.d. “giallo-verde”, viene ignominiosamente compromessa dalle condotte dispotiche di chi compone – o, peggio ancora, sostiene – il medesimo.

Quanto mi accingo ad esporre quest’oggi, cari Lettori, riguarda due decisioni discutibili assunte, rispettivamente, dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Palermo e dal numero uno dell’USP Catanese, i quali hanno decretato la sospensione di due insegnanti per ragioni a mio dire….squisitamente politiche: le due docenti – un’insegnante di scuola superiore ed una maestra elementare -, a detta dei loro superiori, avrebbero agito un po’ troppo liberamente, spronando i propri studenti a sviluppare il proprio pensiero critico e ad aprire gli occhi ai problemi che, allo stato attuale, stanno affliggendo l’umanità.

Ricordo ancora quel giorno in cui, quando frequentavo la quarta elementare, un’insegnante, venuta a supplire la mia maestra in stato temporaneo d’infermità, stabilì di presentarci il personaggio di Anne Frank, leggendo alcune pagine di quel “Diario” che lei scrisse nel buio dell’alloggio in cui si era rifugiata insieme con i suoi cari per sfuggire dalla morsa dei nazisti; orbene, anche la docente Etnea ha tenuto una lezione su questa ragazza speciale, illustrando ai suoi alunni l’importanza di essere liberi per davvero. 

Anche la professoressa Panormita – la cui platea è composta da adolescenti – aveva intenzione di invitare i discenti a comprendere appieno il mutamento radicale della situazione politica del nostro Paese, incitandoli a lottare contro ogni forma di prepotenza.

Ma, nonostante la liceità delle loro azioni, le due sventurate si son viste notificare un provvedimento, tanto sproporzionato quanto illegittimo, finalizzato a levarle di torno (almeno per qualche settimana): mediante l’esercizio di una libertà sancita dalla Carta Fondamentale, le due alacri insegnanti erano riuscite a dare una scossa ai giovani loro affidati, permettendo loro di prender parte alla battaglia contro gli ideali razzisti promossi dalla coalizione che detiene la maggioranza in Parlamento. 

Oltre a voler sottolineare i motivi squisitamente politici che han spinto i due provveditori ad allontanare le due innocenti donne dall’insegnamento, intendo in questa sede porre in evidenza una serie di angherie cui il nostro popolo, ancorché libero, viene quotidianamente assoggettato: chi “osa” attaccare il signor Salvini – anche mediante l’affissione di striscioni o la diffusione di idee -, rischia di incorrere in sanzioni di una certa entità o di essere preso a manganellate da un plotone di burattini ivi appostato per proteggere il suo Mangiafoco (si ricordi quanto accaduto a Firenze pochi giorni or sono, quando un agente di Polizia ha minacciato una dimostrante di infilarle lo sfollagente nel retto – notizia letta dall’autore su “Repubblica”, ndr).

Il regime gialloverde, cari Lettori, mi ricorda un po’ la Romania dei tempi in cui Niculae Ceausescu, impadronitosi del potere, ha oppresso i propri concittadini, privandoli…..della dignità.

Ci occorre, quindi, seguire fedelmente l’insegnamento di queste due attiviste: i nostri giovani non cedano alle lusinghe di taluni buffoni intenzionati a riscuotere consensi, ma contino – almeno – fino a dieci prima di tracciar la croce sulla scheda elettorale.

Non lasciamoci illudere da chi, dicendo di voler cambiare l’Italia, tenta di sovvertirne a proprio piacimento il sistema giuridico, ma schieriamoci a difesa di quel che i nostri antenati, non senza fatica, hanno costruito. Viva i diritti e le libertà! 

 

Adriano Spagnuolo Vigorita 

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