Comunicati

“Dalla protesta alla proposta”, in isolamento sociale con l’incubo della violenza domestica ecco l’appello/proposta degli Stati Generali delle Donne e la raccolta firme

Puoi firmare qui:

https://www.statigeneralidelledonne.com/dalla-protesta-alla-proposta-la-lettera-per-una-soluzione-definitiva-al-dramma-della-violenza-domestica/

Napoli, 30 Marzo – L’isolamento, la convivenza forzata e l’instabilità socio-economica rappresentano il lato più oscuro in questo periodo di emergenza Coronavirus che può comportare per le donne e i loro figli e figlie il rischio di una maggior esposizione alla violenza domestica. Mentre il “Restare a casa” è fondamentale per la tutela della salute di tutte e tutti, per le donne vittime di violenza la propria abitazione può diventare una trappola. Durante questa reclusione forzata le donne sono esposte a un maggior controllo da parte dell’autore di maltrattamenti, innalzando il rischio per la loro via e incolumità. La chiusura delle scuole da una parte aumenta il carico di lavoro di cura, e dall’altra rende maggiormente problematico l’allontanamento.

In queste ultime settimane di emergenza le telefonate al numero nazionale 1522 sono diminuite e la cronaca purtroppo ci restituisce ogni giorno episodi di violenza domestica che con l’obbligo di restare in casa possono sfociare in tragedie perché le donne sono scoraggiate dal telefonare o recarsi dalle forze dell’ordine.

In un momento così difficile per tutte e tutti non è possibile più perdere tempo, non è più possibile rinviare: occorre potenziare la prevenzione della violenza sulle donne e della violenza domestica ma soprattutto occorre un cambio di paradigma. Questo l’appello/proposta degli Stati Generali delle Donne, da sempre impegnate a sostegno e a fianco delle donne vittime di violenza. In questi giorni di lockdown, imposto nell’emergenza Covid-19, le donne non possono essere lasciate sole e soprattutto non si può restare a guardare. Bisogna adoperarsi per l’attuazione di misure concrete e strutturate come gli allontanamenti civili e le misure cautelari penali, misure che rientrano tra le procedure urgenti e indifferibili che possono/debbono essere attivate anche in questo momento di stretta sull’attività dei Tribunali. Per tali procedure, infatti, i termini non sono sospesi e le udienze si possono tenere. L’allontanare prioritariamente l’uomo violento lasciando la donna e i figli a casa deve essere un imperativo categorico, la soluzione principale sempre. Come Stati Generali delle Donne sentiamo di dove mettere in campo tutto quanto è in nostro potere per costruire tutele nei confronti delle donne per le quali il periodo di quarantena può trasformarsi in un vero e proprio incubo. Sono a disposizione con la piattaforma sociale e solidale www.adottaunalavoratrice.it per richieste di aiuto, di consulenze, che in questi giorni non sono mancati: è possibile inviare una mail o messaggi silenziosi. Inoltrano invitano tutte e tutti a condividere e sottoscrivere l’appello proposta al link:

https://www.statigeneralidelledonne.com/dalla-protesta-alla-proposta-la-lettera-per-una-soluzione-definitiva-al-dramma-della-violenza-domestica/

Salvare le vite è il primo dovere. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà. L’imperativo morale è soccorrere, accogliere e assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

 

Maria Lippiello – Comitato Scientifico degli Stati Generali delle Donne e Coordinatrice della Regione Campania degli Stati Generali delle Donne.

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